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ALESSANDRO TOFANI

 


GEORG KEIL
“NETTUNO È IL MIO PAESE
IST MEIN ZUHAUSE”

 

GIORGIO PAGLIUCA
ALBERTO SULPIZI

Comune di Nettuno
Istituto Culturale Italo-Tedesco

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La fabbrica di Bolici

Una parte importante della sua vita Georg la trascorre nella fabbrica di arredamenti “Bolici”.
Georg conosce Mario Bolici, il capostipite, ed i figli Giuliano e Paolo, quando abita in via Sila, nel quartiere di San Giacomo. “Giuliano allora insegnava in un istituto tecnico e mi consultava circa il disegno artistico mentre Paolo mi commissionò un quadro dell’Arco muto di Anzio”.
Nel dicembre del 1985 Paolo va in visita da Georg e gli propone di lavorare per lui, nel campo dell’arredamento, nella nuova fabbrica di Lavinio, come libero professionista.
Anni dopo, nel 1993, gli chiede se vuole essere assunto come dipendente e Georg accetta di lavorare part time nel “Made in Italy” della ditta Bolici.
Nel giugno del 2009 Georg smette di lavorare per una serie di motivi legati essenzialmente alla salute ed anche all’età.
Georg: “Gli anni trascorsi da Bolici mi sono stati molto utili sia per la sicurezza economica, sia per le continue soddisfazioni ricevute come artista, nonostante non avessi un titolo di studio adeguato all’attività svoltama fossi un autodidatta”.
In tutti questi anni, racconta Georg, “Paolo Bolici è stato per me un vero amico emi ha lasciato sempre la massima libertà artistica permettendomi, anzi sollecitandomi a dare il meglio delle mie capacità artistiche.” E conclude: ”Paolo è la persona che, più di chiunque altro, ha creduto ed investito nella mia arte e io non mi sono mai “fermato”. Ho lavorato esclusivamente per lui ed ho temporeggiato con quanti mi commissionavano qualcosa.
Non ho fatto nulla per nessuno anche perché per tutto il periodo che sono stato da Bolici stavo sempre facendo un quadro o altre cose per lui”.
E grazie a Bolici, nel 2006, Georg espone sei opere a Dubai. Le avrebbe anche vendute, ma Bolici non era daccordo.


OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
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