NETTUNOCITTA.IT

 

Progetto grafico ed impaginazione
ALESSANDRO TOFANI

 


GEORG KEIL
“NETTUNO È IL MIO PAESE
IST MEIN ZUHAUSE”

 

GIORGIO PAGLIUCA
ALBERTO SULPIZI

Comune di Nettuno
Istituto Culturale Italo-Tedesco

HOME - OPERE

 

L'artista

“La mia carriera da artista inizia con i primi disegni di antichi velieri che solcano un mare irrequieto e sempre protagonista”, dice Georg.
Poi racconta: ”Questa passione per il mare risale praticamente ai miei primi tentativi di disegno quando iniziavo a frequentare la scuola ed ero considerato in disegno il migliore di tutti gli alunni delle quattro prime classi.
Non so se fu la lettura di libri di viaggi intorno almondo su navi a vela che accese lamia fantasia. Personalmente credo che potrei anche essere un lupo di mare reincarnato in questa vita, purtroppo sulla terraferma.
In quegli anni lontani sognai di entrare in marina per abbracciare il destino di uomo di mare sbattuto sui mari della terra. Ma, come spesso succede con le passioni giovanili, ho dovuto rassegnarmi al diverso corso della mia vita. Comunque nella mia mente continuo a navigare sotto vele di ogni epoca e mi accontento della conoscenza teorica di ciò che non mi è possibile praticare”.
In Austria, già nella scuola elementare emergono chiaramente la sue inclinazioni e passioni creative, ed innegabilmente quindi le sue qualità artistiche. Nel Kepplergymnasium di Graz, è ormai chiaro a tutti che in quel bambino riservato e gracile si nasconde un artista, è chiaro specialmente ai professori che fanno regolarmente “sparire” i suoi disegni.
Georg è sempre stato un osservatore, forse anche per questo è un “lupo solitario”. Il suo modo di “spüren und sehen”, sentire e vedere, è un modo tutto suo, come lo è forse per tutti gli artisti che hanno un loro modo di percepire la realtà che li circonda.
A Nettuno, appena arrivato, nel 1954, inizia a fare qualche quadro “a tempo perso”. Sono quadri a tema e comincia a farne anche su ordinazione, quasi continuando ciò che ha fatto a Roma con i paralumi. Poi, come tutti i pittori che si rispettino, inizia a fare qualcosa a tema libero con l’inchiostro di china, metodo che in seguito utilizzerà di preferenza, riuscendo a raggiungere risultati spesso strabilianti.
Comincia quindi ad affinare la tecnica dell’inchiostro di china con leggere colorazioni a matita. All’inizio solo su carta, poi su tela. La sua è ormai la sicurezza tecnica dell’artista che riesce ad esprimere il suo sentire, da artista
appunto: ed iniziano le mostre.
Nel 1957 la Mostra di Pittura d’Arte Contemporanea organizzata nel palazzo Borghese a Nettuno. Sono di quel periodo i numerosi disegni a china che accompagnano le varie pubblicazioni del Santuario di Nettuno.
Nel 1959 una collettiva a piazza Colonna, nell’ex palazzo Baronale, insieme ad artisti nettunesi come Filippo Treglia e Gripaudo, il più vecchio.
La sua passione per il mare, i velieri al vento e le battaglie navali, si sposano con i suoi temi liberi e con l’utilizzo della china. Con l’inchiostro di china Georg sembra muoversi nella sua materia. Non conosce limiti di espressività, né nei
paesaggi, né nei volti, né nelle cruente battaglie navali o nelle tempeste marine.
Nel 1961 partecipa con altri pittori locali ad una mostra collettiva organizzata nella sala delle esposizioni in piazza Garibaldi a Nettuno.
Nel 1963 organizza, grazie ad un conoscente di Roma, una sua prima mostra personale nei locali dell’Università Gregoriana di Roma con un “discreto successo”.
E come tutti gli artisti che cominciano ad affermarsi arrivano le prime richieste. Ai velieri si aggiungono paesaggi di una Nettuno ancora incontaminata, “più vera e spontanea”, una Nettuno in parte sparita. E poi i ritratti di bambini ed adulti. E’ di questo periodo la serie di disegni sulla storia dell’approdo della Madonna delle Grazie sulla costa davanti San Rocco.
Nel 1971 ottiene la medaglia d’oro (“che ho perso”) nel concorso di Pittura e Scultura “La Papessa”, a Roma. E sempre a Roma partecipa, con buoni risultati al “Premio Cepi”, nel gennaio del 1972.
Nel 1973 a Scacciapensieri una personale di Giorgio Keil, il pittore delle battaglie navali, raccoglie numerosi consensi per le sue trenta opere esposte.
E’ dell’agosto 1984 la partecipazione ad una mostra organizzata dal Comune di Nettuno nei locali dell’allora Presidio Militare in piazza Mazzini.
Numerosi i quadri di Georg su una Nettuno “che ora non c’è più, oppure è cambiata”. Il pensiero di Georg va subito alla costa di Nettuno, così come l’ha conosciuta lui e come l’ha dipinta, prima che “nascesse” quel porto. Poi quel porto è nato, amato da pochi, perché usurpa il posto del precedente “porto di tutti”, dove tutti potevano andare, da dove era possibile mettere in acqua una barca, dove nessuno ti diceva niente se te ne andavi a passeggio sulla terra battuta, e dove Totozzo faceva il guardiano alle barchette dei nettunesi.



OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
"100 LIBRI PER NETTUNO"
AUTORIZZAZIONE CONCESSA DAL COMUNE DI NETTUNO
E DAGLI AUTORI DEL LIBRO

Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta e trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti.