Conservavo nel mio piccolo archivio un logoro fascicolo di quasi sassant'anni fa contenente alcune mie note di guerra buttate giù tra il 1939 e il 1945. Non era un diario vero e proprio; vi avevo notato solo i fatti più degni di rilievo.
Rileggendo un po' in fretta dopo tanti anni, ho avuto la tentazione di darlo alle fiamme. Quando stavo per farlo, un'idea mi è balenata alla mente: e se di queste note, rivedute e corrette, ne facessi un piccolo dono ai miei amici Nettunesi?
Detto, fatto. Ho scartato tutto ciò che mi è sembrato inutile ed ho lasciato l'essenziale. Ne è venuto fuori questo diario dal titolo NETTUNO IN FIAMME, le parole che mi colpirono di più mentre ascoltavo la radio il giorno dopo lo sbarco degli Americani.
Spero che gli Amici, ai quali lo dedico, la gradiscano e lo facciano leggere ai propri figli e nipoti, perchè anch'essi abbiano sempre in odio le sopraffazioni e le guerre.
Don Vincenzo Cerri |