10-11 settembre 1943
Insolito movimento di pezzi di artiglieria. Le truppe motocorazzate tedesche occupano la caserma e bloccano le principali vie esterne di comunicazione con Roma, mentre pochi soldati, armati di bombe a mano e di fucili mitragliatori montano la guardia sui punti strategici della città.
Alle ore 8.30 fatta urlare la sirena d'allarme viene imposto alla popolazione di andare nei rifugi: i soldati tedeschi mitragliano il palazzo del Comando militare. Salgo sul campanile della Chiesa di San Giovanni per rendermi conto della situazione; ma per poco non pagai molto cara questa mia curiosità: una grande quantità di pallottole mi fischiarono intorno. Ridiscesi tremando...
Padroni ormai della situazione i Tedeschi presero a saccheggiare i negozi, ma la popolazione, intuito il grave pericolo, si fece minacciosa. Come per incanto sbucarono fuori da ogni parte ufficiali, soldati, civili tutti armati e in breve si appostarono su tutte le finestre e le terrazze sovrastanti le strade principali della città. poco dopo echeggiarono i primi colpi. Era la guerriglia.
La situazione era insostenibile. I Tedeschi, a differenza dei Nettunesi, avevano armi in abbondanza e un Comando ben organizzato. Per non moltiplicare il numero delle vittime si giunse a trattative. I Tedeschi invitarono i cittadini a deporre le armi presso la caserma dei carabinieri, se non volevano assistere al bombardamento della loro città.
Le armi furono consegnate e l'esercito tedesco fece da padrone. Durante la guerriglia ci furono vittime da una parte e dall'altra.
|