9 settembre 1944
Anche la venerata statua della Madonna delle Grazie dovette essere trafugata nel dicembre del 1943 per sottrarla alle rapine e alle devastazioni. Fu prima trasportata a Roma nell'oratorio della Scala Santa e poi nella basilica dei Santi Giovanni a Paolo officiata dai Padri Passionisti.
Rientrata la maggior parte della popolazione, si pensò subito al ritorno della Madonna. Una commissione a ciò delegata si recò a Roma per i preparativi e il giorno 9 settembre, alle ore 17,il venerato simulacro giungeva sull'ampio piazzale della basilica di Santa Teresa accolta da una grande folla. Si formò un imponente corteo tra la commozione generale. L'immagine fu portata a spalla dagli uomini di Anzio fino al confine con la città di Nettuno e quindi dai Nettunesi fino al Santuario.
La Vergine delle Grazie, sempre invocata quale unica speranza nei lugubri rifugi tra lo schianto delle bombe e nei lunghi giorni del tristissimo esilio, tornava tra i suoi figli maternamente sorridente.
A predisporre gli animi dei cittadini di Nettuno al ritorno della Madonna delle Grazie, i sacerdoti avevano diffuso il seguente volantino:
"CITTADINI DI NETTUNIA, ESULTIAMO! Mentre l'immagine fratricida guerra che da anni impervasa sul mondo getta, forse, gli ultimi sinistri bagliori di odio e di sangue, la Vergine Santissima delle Grazie, Patrona di questa città, si appresta a ritornare fra noi.
Esultiamo! Rasciughiamo le lacrime che ancora non hanno cessato di cadere, il sangue che ancora gronda dalle ferite aperte. E' vero; la guerra è passata devastatrice su queste ridenti e fertili contrade, ma a differenza di tante altre città e villaggi rasi al suolo, Nettunia per un mistero di amore operato certamente dalla Vergine delle Grazie, sorride ancora baciata dal sole, cullata dal suo mare e protetta dalle sue Chiese anch'esse risparmiate miracolosamente dall'uragano della guerra.
Esultiamo! Non più il fragore dei cannoni, non più le rabbiose raffiche di mitraglia o l'esilio in ignoti paesi, ma il dolce sorriso della Madre celeste - che ritorna tra i suoi figli - ci allieterà e ci sarà propizio nella dura ripresa del nostro cammino materiale e spirituale. Esultiamo ancora una volta, ma nello stesso tempo prepariamo i cuori e gli animi a rendere alla Vergine delle Grazie un'apoteosi d'amore, di dedizione, di sacrificio.
CITTADINI
Mentre Maria ritorna fra noi, cerchiamo di renderci sempre più degni della sua celeste protezione. Non più bestemmie, non più peccati, non più offese a Dio, ma una rinnovata vita cristiana ci accompagni nelle nostre ascenzioni verso l'eterno destino.
Sabato 9 settembre - alle ore 5 pomeridiane: ricevimento della venerata Immagine. Andremo a porgerLe il primo saluto sulla via di Roma, poco oltre la città di Anzio, per accompagnarla fino al Santuario dove, dopo brevi parole di circostanza, riceveremo la sua materna benedizione.
Domenica 10 settembre - Dalle prime ore del mattino saranno celebrate al Santuario delle Messe piane e distribuita ai fedeli la Santa Comunione.
Alle ore 10 avrà luogo la Messa solenne di ringraziamento, celebrata dal sacerdote novello Don Antonio Baiocco, salesiano, amatissimo nostro concittadino, che nella esuberanza del suo fervore giovanile dirà alla Vergine santa tutta la nostra gratitudine, la devozione nostra profonda, affettuosa , perenne. Stringiamoci tutti intorno al nostro novello levita, nella più perfetta unione di spirito, affinché il ringraziamento sia veramente degno e gradito alla nostra Celeste Patrona.
nel pomeriggio, alla ore 5.30, solenne TE DEUM di ringraziamento e discorso di circostanza. La benedizione eucaristica chiuderà la bella, indimenticabile giornata."
I Revv. di PP. Passionisti
e i Parroci di Nettuno
( Tipografia G. Tofani - Nettuno) |