dicembre 1943
Una mattina degli ultimi giorni del 1943 un giovane di bell'aspetto si intrattiene in via Olmata con alcune donne venute per macinare il grano nel mulino di Iannozzi. Era presente anche la signora che fungeva da interprete presso il Comando tedesco: Argia Salacca in Tortora. Il giovane le chiese:
- Dica, signora: ha fatto molti danni la bomba caduta in via Sangallo questa mattina?
- Sì, ha fatto molti danni, ma fortunatamente non gravi.
- E' un vero peccato, - soggiunse il giovane - bombardare una città che non ha nessuna importanza strategica ai fini della guerra...
- Ma lei non è del posto? - chiede la signora -.
- No, no sono del posto. Secondo lei di che paese sono?
- Non saprei, forse del nord.
- Può darsi...
E sorridendo e ringraziando si allontana riattraversando l'oliveto dei Brovelli. Sul finire del mese di gennaio del 1944, dopo lo sbarco alleato, la medesima signora Tortora, insieme ad altre persone, viene trattenuta ed interrogata dalla polizia alleata. Il Capitano americano incaricato di questo controllo al vederla le dice sorridendo:
- Signora noi ci conosciamo!
- Non mi pare di conoscerla, - risponde lei.
- Ci siamo incontrati in via Olmata e ci siamo data anche la mano; ricorda? Anzi, devo ringraziarla perchè lei mi ha favorito, rilasciandomi il permesso di soggiorno a Nettuno quando lei era al servizio dei Tedeschi; ricorda ora?
Il giovane di via Olmata era proprio lui... E stava a Nettuno già da alcuni mesi prima della venuta degli Americani! |