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NETTUNO IN FIAMME
Note di Guerra 1939 - 1945

di
DON VINCENZO CERRI

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13 - Lo sbrco visto da un
corrispondente di guerra


La Gazzetta del Mezzogiorno
La Gazzetta di Puglia - Corriere delle Puglie

il 25 gennaio 1944 pubblicava:
"Lo sbarco a Nettuno - A Roma si ode il cannone."

" Non v'è operazione più interessante dal punto di vista tecnico e tattico, della costituzione di un'importante testa di sbarco. Essa rappresenta l'immediato irrompere di un complesso di forze dallo stato potenziale a quello della battaglia. Chi si fosse spinto con noi nella zona in cui si svolse l'azione, avrebbe visto la superficie del mare pullulare di chiatte d'assalto, di motopescherecci, di vedette, di tutte le speciali imbarcazioni costruite per operazioni del genere, e il cielo ricoperto come da un ombrello impenetrabile per gli aerei che in gran numero proteggevano lo sbarco."

Si allarga la testa di sbarco

" I commandos muniti delle loro armi automatiche per l'assalto, sono discesi dun balzo sulla spiaggia pronti ad eliminare le prime resistenze per consentire alle fanterie di prendere terra. Ma l'urto è mancato per effetto della sorpresa che ha colto in pieno il nemico. Solo qualche colpo di fucile si è udito qua e là, fra le tenebre, da parte dei pochi uomini della vigilanza costiera. Sbarcati i primi battaglioni, gli alleati hanno raggiunto quelle località della costa che dovevano costituire i primi limiti della base d'arrivo. Poi nuove forze e mezzi sono stati fatti scendere dai pontoni e l'organizzazione della testa di sbarco ha avuto inizio. Ora le truppe stanno aprendosi a ventaglio per aumentare l'ampiezza di questa testa, mentre pattuglie vengono spinte innanzi, in direzione della via Appia.

Primo risultato dell'azione è stato l'occupazione di Nettuno, la cittadina della Rocca degli Orsini, che domina il tratto di costa tra la foce del Tevere e il Capo Circeo. Essa ci è apparsa in un quadro di azzurro e di sole, diversa da ogni altra cittadina o paese finora investito dalla terra. Qui i Tedeschi, sorpresi, non hanno avuto il tempo di effettuare distruzioni. A tergo del suo ridente abitato, si estende la pianura, a macchia e a pascolo, che giunge a Littoria e a Cisterna con un raggio di circa 20 chilometri Un' agevole strada diretta verso il nord, si spinge nei pressi del lago di Albano ad incontrare la via Appia che porta a Roma e che già a tiro delle artiglierie alleate.





OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
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