Nettuno primi novecento, serie azzurrina del fotografo Valeri - Mancinelli |
Il Millenovecento è un periodo indelebile nella nostra memoria per
tutto quello che alla nostra città è accaduto, nel bene e nel male, nei
grandi eventi o nei fatti di tutti i giorni. Sono stati cento anni segnati
da due guerre mondiali, da un diffuso degrado dell’ambiente naturale,
ma sono stati anche i cento anni che hanno portato le più rapide e
significative trasformazioni della società, nel lavoro, nelle scienze, nell’arte
e nella tecnologia. Un secolo in cui uomini e donne di grande
valore, ci hanno tramandato l’orgoglio di identificarci con loro, la fierezza
dell’appartenenza a questa terra, il desiderio di partecipare alla
costruzione del futuro.
Stabilimento Vittoria. |
Tanti sono stati i protagonisti di un secolo che
ha cambiato il volto di Nettuno, la sua forma urbana e i suoi riferimenti
culturali, il tessuto produttivo e il sentimento religioso: cambiamenti
che hanno prodotto la più forte crescita demografica, economica
e sociale mai conosciuta, nonostante le sottrazioni d’ampie zone del
territorio comunale che il paese ha dovuto subire per consentire la
nascita di un’altra provincia, Latina, dopo i tagli già subiti nel secolo
precedente nella parte dove è nato il comune di Anzio. Protagonista
del Novecento anche la gente comune, volti e nomi non scritti nei
libri, né immortalati nelle foto e nei filmati, tutti coloro che hanno
semplicemente vissuto, lavorato e sofferto su questa nostra terra.
Borgo medioevale, primi ‘900. |
Il primo gennaio del Novecento, Nettuno è un paese di cinquemila
abitanti, venti anni prima ne contava poco meno di tremila, quasi tutti
contadini, sparpagliati nella sua vasta campagna, ma con una gran
voglia di svilupparsi. L’apertura del Poligono militare, sul finire
dell’Ottocento, il più moderno ed attrezzato d’Italia, darà un notevole
contributo a questo sviluppo, costituendo per l’economia e la società nettunese dell’epoca, ancora legata alla vita rurale, motivo d’incremento
demografico e motore di crescita economica.
Piazza Umberto I. |
Il cuore pulsante del paese è il borgo, ricco di palazzi signorili ma
anche di case semplici costruite attorno alla chiesa madre dedicata ai
Santi Giovanni Battista ed Evangelista: ne è parroco l’arciprete don
Temistocle Signori. A lato della Collegiata vi è ancora l’oratorio del
Carmine, di fronte il palazzo baronale, già Colonna. Dietro la chiesa il
bel Palazzo Sègneri, su Piazza Colonna il Palazzo Doria – Pamphilj,
costruito sul villino Cesi di epoca seicentesca. Fuori del borgo, verso
Anzio, nella villa Borghese abitano il principe Paolo Borghese, la
moglie Elena Appony ed il figlio Rodolfo, ultimi eredi di antiche e
nobili tradizioni. Sindaco di Nettuno è Angelo Combi, la sede del
municipio è ancora nel palazzo baronale di fronte la chiesa di San
Giovanni.
Nel 1900, il primo marzo, la città è raggiunta dalla luce elettrica. Le
antiche lampade a petrolio, che al declinare del giorno vengono accese
lungo le vie, sono sostituite nelle piazze e lungo le strade del paese
dalle lampadine elettriche, anche se fino al 1906, si vedrà ancora circolare
il “lampionaio” Isaia Restante originario di Cori, con scala,
canna e stoppini catramati per accendere i lampioni a petrolio ancora
disseminati lungo e fuori il borgo.
1° marzo 1900: Nettuno è raggiunta
dalla luce elettrica. |
Nel 1901, il Ministro dell’Interno, Giovanni Giolitti, concede al
Comune di Nettuno l’uso della bandiera: un telo quadrato di seta
celeste e verdemare, con l’asta blu, sormontata dal dio Nettuno.
Per difendere la propria purezza, alle Ferriere di Conca, al tempo
territorio di Nettuno, viene gravemente ferita la piccola Maria Goretti;
muore il 6 luglio 1902, cristianamente perdonando il suo assassino:
verrà proclamata santa e nostra compatrona.
Risale al 1902 l’inizio dei lavori di costruzione del nuovo palazzo
municipale su via Generale Durand de la Penne, oggi viale Giacomo
Matteotti.
Il Municipio di Nettuno in costruzione. |
Nel marzo del 1903, con una brillante tesi sul “Problema
d’inversione degli integrali definiti”, si laurea in Matematica il nettunese
Luigi Trafelli, nato il 7 giugno 1881 da Giovanni e Teresa Mariani.
Nel marzo del 1902, il pittore Paul Klee visita Anzio e Nettuno;
nelle lettere scritte alla futura moglie, la pianista Lily Stumpf ed ai
familiari, il ventiduenne Klee documenta minuziosamente le tappe
del suo soggiorno italiano e l’impatto con una civiltà artistica e musicale,
fondamentale per la sua formazione.
Nel 1903, Gabriele D’Annunzio, durante un soggiorno a Nettuno,
scrive “La figlia di Jorio”, tragedia pastorale, in soli trentatré giorni,
dall’8 luglio al 29 agosto; è ospite presso la villa Borghese, in compagnia
della figlia “Cicciuzza” e di Eleonora Duse.
Contemporaneamente cura anche una seconda edizione della“Francesca da Rimini” ed in autunno completa il Ditirambo IV
dell’Alcyone ed i “Sogni di terre lontane”, comprendenti il canto al
fiume Loracina ed il celebre “ Settembre, andiamo, è tempo di migrare…”.
Gabriele D’Annunzio
in una cartolina d’epoca. |
Quattro anni dopo, nel 1907, durante una delle sue permanenze
estive a Nettuno, vorrà stilare la lapide all’amico Alfredo Nardini,
per la sua immatura morte.
Nettuno è meta turistica per il bel mare, i bagni di sole, l’aria salutare,
come affermato in alcune pubblicazioni edite da illustri medici,
dapprima il dottor Giulio Petraglia e poi il medico condotto-ufficiale
sanitario, dottor Norberto Perotti. Ci restano di questo anche testimonianze
letterarie, come si può leggere nell’epistolario fra Gabriele
D’Annunzio ed il suo amico ed editore Giuseppe Treves, e come
riportato da Luigi Pirandello nella novella “Va bene” del 1904, nella
quale narrando di vacanze si ispira a quelle trascorse alcuni anni
prima a Nettuno.
Panorama di Nettuno primi ‘900. |
Il 15 luglio 1904 muore fra’ Orsenigo, fondatore dell’Ospedale
Fatebenefratelli. Il sanatorio entra in un periodo di crisi; sopravvivrà
come Casa della Salute e Padre Benedetto Menni, fondatore delle
Suore Ospedaliere del Sacro Cuore, ne continuerà l’attività di accoglienza.
In seguito, venduto al Vaticano, prenderà il nome di “Casa
della Divina Provvidenza”, e della sua gestione si occuperà il
Comitato Romano di Previdenza ed Assistenza Sanitaria affidandolo
alle suore del Piccolo Cottolengo.
Nel gennaio dello stesso anno, il poeta dialettale Cesare Pascarella
soggiorna nel nostro litorale, come attesta una fitta corrispondenza
costituita da splendide cartoline spedite alla principessa Teresa di
Venosa; negli anni trenta un altro grande poeta romanesco, Trilussa,
frequenterà il forte Sangallo, ospite del barone Fassini.
Nel 1906, il poeta crepuscolare Sergio Corazzini, nato a Roma il 6
febbraio 1886, viene ricoverato in grave stato febbrile presso l’ospedale
Fatebenefratelli di Nettuno per l’aggravarsi della tubercolosi. Dal
sanatorio inizia una corrispondenza con Aldo Palazzeschi, nel maggio
del 1907, per il peggioramento ulteriore del suo stato di salute e vista
l’inefficacia delle terapie alle quali si sottopone, torna a Roma nella
sua casa di via dei Sediari dove muore di tisi all’età di soli ventuno
anni. La poesia crepuscolare è piena di cose, avvenimenti, personaggi
modesti, di “buone cose di pessimo gusto”, come le definisce
Gozzano, “povere piccole cose” come le chiama Corazzini, che nel
sanatorio di Nettuno vede e descrive: corsie di ospedali, monachelle,
fiori finti, animali imbalsamati, amori adolescenziali.
Il 27 agosto 1910, si inaugura la tramvia elettrica della ditta
Andreucci – Allegri & C. che unisce il centro di Nettuno a quello di
Anzio fiancheggiando il tragitto della linea ferroviaria. Le vetture partono
da entrambi i capolinea ogni venti minuti e coprono in 12 minuti
i circa tre chilometri di percorso.
Arrivo del treno da Roma
in una cartolina anni dieci. |
Il treno arriva a Nettuno il 23
marzo del 1884, ad opera della Società Anonima “Ferrovia Albano –
Anzio – Nettuno “. Il tratto che va da Anzio a Nettuno corre costeggiando
la strada carrozzabile affacciata sul mare e termina all’altezza
del forte Sangallo. Il fabbricato viaggiatori è situato nella piazzetta
generale Francesco Rogier, oggi largo Bruno Buozzi.
Il 12 dicembre 1912, si inaugura ufficialmente la nuova sede
municipale del comune di Nettuno, opera degli ingegneri Talenti e
Serri, condotta a termine con una spesa di 400.000 lire. L’ingegner
Talenti, oltre che progettare il nuovo municipio, viene ricordato per
altri villini costruiti a Nettuno in quell’epoca; uno stile il suo, che diviene addirittura un nome per il quartiere Talenti che a Roma è “firmato” dalla
sua famiglia.
Foto del municipio da poco inaugurato |
Dal 1915 al 1935, il Municipio ospiterà la sede delle
Scuole Femminili, tenute dalle maestre pie Filippini. Negli anni dieci,
Nettuno è annoverata fra le più significative località balneo-marittime
dalla Guida del Lazio per la scelta delle località climatiche e balneari.
Il paese, riferisce la Guida del 1913, presenta acqua abbondante e buonissima,
stabilimenti per bagni, posta, telegrafo e telefono, nonché
medico, farmacia e veterinario. Sono presenti bigliardi, caffè e liquorerie,
e due casa di salute (Fatebenefratelli e Stella Maris). Passeggiate
in piano ombreggiate e località di caccia nelle vicinanze. Un albergo,
il Sangallo, munito di tutto il conforto necessario, più appartamenti e
camere mobiliate sia in inverno (a lire 30) che in estate (a lire 60).
E’
presente una fabbrica di acque gazzose. Il pane costa 0,35/0,45 al kg,
per un litro di latte occorrono 40 centesimi, mezza lira per un litro di
vino, una lira per comperare dodici uova. Per un paio di polli occorrono
quattro lire e mezza; da 0,60 ad 1,20 lire per un kg. di carne
(manzo o vitello), da uno a tre lire per un kg. di pesce appena pescato
ed infine per un kg. di formaggio 2,40 lire.
Nel 1914, per tenace volontà dei Padri Passionisti e con l’aiuto determinante
di Papa Pio X, viene inaugurato il nuovo Santuario dedicato a
Nostra Signora delle Grazie. L’edificio sacro, eretto in località San
Rocco, all’epoca desolata periferia del comune alla foce del Loricina,
darà un cospicuo impulso allo sviluppo edilizio del lungomare.
San Rocco, 1914. |
Il Poligono militare istituito il 24 giugno 1888 come Scuola Centrale
di Tiro di Artiglieria dal re Umberto I, occupa circa 1500 ettari di terreni
ceduti dall’Università Agraria, lungo la costa da Cretarossa a
Valmontorio. Nel 1915 vi viene istituita una Sezione Esperienze per il
controllo ed il collaudo delle armi e delle munizioni.
Alle esercitazioni
di tiro, assiste quasi ogni anno il re Vittorio Emanuele III accompagnato
dal Ministro dell’Interno, dal Ministro della Guerra e dal Capo
di Stato Maggiore dell’esercito, come documenta il libro delle
Memorie Storiche custodito dalla Direzione del Poligono fin dal 1901.
Interno Poligono militare. |
Nel 1915, anche Nettuno partecipa alla prima guerra mondiale:
venticinque i caduti e fra questi la medaglia d’argento al valor militare,
il capitano Umberto Donati, caduto nei pressi di Gorizia, fra il 5 e
6 settembre del 1917, durante un’eroica azione. Alla loro memoria
viene eretto un monumento, sulla triplice terrazza del Belvedere,
opera dello scultore Cesare Bazzani.
A ricordo di ogni nettunese caduto nella Grande Guerra, il sindaco
Edoardo Renza fa piantare un albero di leccio in un giardinetto di via
Santa Maria, subito dopo il ponte della ferrovia: è il Parco della
Rimembranza, ora del tutto dimenticato.
Monumento ai Caduti di Cesare Bazzani. |
Il 20 settembre 1919, muore a Nettuno Monsignor Temistocle
Signori, qui nato nel 1850 da Antonio e Virginia Ottaviani. Colto e di
nobile animo è anche autore di numerosi componimenti letterari.
Assiste nelle ultime ore di vita la piccola Maria Goretti.
Casa della Divina Provvidenza. |
Intorno agli anni venti, periodo in cui la malaria e la tubercolosi attanagliano
anche la popolazione di Nettuno, l’ospedale Fatebenefratelli trasformato
in Sanatorio ospita al suo interno la prima farmacia di Nettuno,la cui licenza giunge fino ai nostri giorni; attualmente è sita su piazza dei
Cavalieri di Vittorio Veneto.
Nel 1920, giunge a Nettuno per iniziativa dell’Istituto Superiore di
Sanità, allora Rockefeller Foundation, il dottor Giovanni Vucovich,
nato in Dalmazia nel 1888, esperto in malaria. Oltre ad assistere i
malati di malaria, presta opera nella cura dei bambini presso la Divina
Provvidenza. Nel 1921 sposa Anna Trafelli, da cui ha due figlie
Luciana e Maria Teresa. La lotta contro la malaria che per secoli infesta
le Paludi Pontine sarà vinta definitivamente con la bonifica integrale
(idraulica, agraria, sanitaria e sociale) degli anni trenta, opera
dell’allora Capo del Governo, Benito Mussolini. In quegli anni, grandeè l’impegno e la dedizione di alcuni medici: dai coniugi Anna ed
Angelo Celli, a Giulio Petraglia da Norberto Perotti a Guido Egidi.
Nel 1921, all’età di cinquantotto anni, il maestro e compositore di
musica Angelo Castellani, allora a Valdagno, su richiesta
dell’Amministrazione Comunale di Nettuno viene a dirigere la banda
cittadina. Il suo podio, ogni giovedì e domenica d’estate, è in piazza
Umberto I, oggi piazza Mazzini, davanti alle folle di villeggianti che
raggiungono Nettuno da Roma.
Nel 1924, in occasione del terzo centenario
della nascita dell’oratore gesuita Paolo Segneri, esegue un“Inno al Padre Paolo Sègneri” da lui stesso composto.
Il 22 ottobre 1922 a Nettuno viene inaugurata la sezione dei Fasci di
Combattimento ad opera di Filippo Mancini che ne diviene anche il
primo segretario.
Il 10 febbraio 1923, Giuseppe Brovelli Soffredini (16 maggio 1863 –
26 novembre 1936) pubblica il volume “Neptunia”, fondamentale studio
sulla storia locale. Pittore valente, alcuni dei suoi quadri si conservano
presso la sede del Comune di Nettuno, oltre l’autoritratto, un’
effigie di Paolo Sègneri e la grande tela raffigurante la prima rappresentazione
dell’Alceo dell’Ongaro, tenuta alla corte di Marcantonio
Colonna nell’anno 1581.
Il 2 ottobre 1924, Nettuno commemora con
grandi feste il terzo centenario della nascita dell’oratore Paolo Segneri.
Il 20 luglio 1925, all’interno del forte Sangallo, il capo del governo
Benito Mussolini sottoscrive il Trattato fra Italia e Jugoslavia che regola
le condizioni degli italiani in Dalmazia.
Nello stesso anno a Nettuno viene fondata la Scuola Pratica di
Malariologa che si occupa dello studio e delle cure della malaria.
Nel 1928, soggiorna a Nettuno Luigi Pirandello, presso la pensione
Neptunia; di questa presenza rimane traccia in alcune lettere inviate
all’attrice Marta Abba.
Viene demolito, nel 1929, il mercato in ferro per la vendita di verdure
e pesce detto Gabbione. Notevole struttura in ferro stile
Umbertino, situato in via Durand de la Penne, lungo le mura castellane,
sotto lo Steccato. Copre un’area di cento metri quadrati, ed è opera
dell’Ing. P. Talenti e del prof. B. Jezzi.
Alla fine degli anni venti, sorge a Nettuno lo stabilimento della
Distilleria Lombardi. Il fondatore e proprietario Giuseppe Lombardi
proviene da Pozzuoli. All’inizio la fabbrica è solo un piccolo laboratorio, assume
operai stagionali, alcuni sono di Napoli altri di Nettuno; alcuni contadini del posto portano lì la “vinaccia”, quello che resta dopo la bollitura
del mosto, traendone l’alcool. Situata al termine di via Vittorio
Veneto, è l’unica industria che riesce a sopravvivere alla guerra e, dopo
il conflitto, riesce a potenziarsi fino a diventare una grande distilleria.
Parte da Fregene, l’appassionante contesa del II Circuito Aereo del
Lazio, il 22 giugno 1930, con atterraggio a Nettuno, prima tappa, dopo
che su Anzio avviene il lancio di messaggi. Alla manifestazione assistono
il Duce che dà il via ai piloti partecipanti, italiani e stranieri ed
il Ministro dell’Aviazione Italo Balbo che visita gli apparecchi.
Nel 1931, la Regina Maria di Rumenia, accompagnata dalla principessa
Ileana e da un numeroso seguito, soggiorna a Nettuno ospite
del Barone Fassini presso il forte Sangallo; in suo onore la banda cittadina
esegue un programma musicale diretto dal maestro Angelo
Castellani.
Nello stesso anno, l’11 luglio, il “Mattino Illustrato” riporta in
copertina l’incontro fra Benito Mussolini ed il Segretario di Stato per
gli Affari Esteri degli Stati Uniti d’America Stimson, avvenuto nelle
azzurre acque del nostro golfo.
Mussolini e il segretario di Stato per Affari Esteri
degli Stati Uniti d’America, Stimson.
Interno forte Sangallo, Benito Mussolini nel 1925
vi firmerà il Trattato per gli Italiani in Dalmazia.
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Il medico chirurgo Guido Egidi (10 luglio 1883 – 31 ottobre 1949), primario
degli Ospedali Riuniti di Roma, presidente della Società
Lancisana e della Scuola Ospedaliera, assessore nella giunta municipale
capitolina ma anche appassionato navigatore, nel 1933 vince la
Coppa Tirrenia Challenger, con la barca Mizar. L’anno seguente pubblica
il giornale di bordo, con il titolo “Da Anzio a Napoli via Rodi, 2000
miglia in una barca di m. 10,50”. Il ricavato delle vendite è devoluto
all’Asilo per gli orfani dei marinai di Anzio. Lascia settantadue pubblicazioni
su vari argomenti di chirurgia ed alcune di tecnica marinaresca.
E’ del 1931 il sonetto che Gabriele D’Annunzio dedica al suo amico, il
marchese Arturo della Scala Signore di Nettuno…”Se manchi, qui non
ti rimpiazza alcuno/nipote di Can Grande della Scala/te felice che vivi,
ora a Nettuno/comprando il fresco pesce sulla cala…”
La nuova stazione ferroviaria, nella sede attuale, più centrale della
vecchia collocazione, è inaugurata il 18 giugno 1934: è un classico
esempio di architettura razionalista. Da Roma a Nettuno si contano
cinquantanove chilometri e centoventi metri. L’anno successivo, il 21
agosto, tutta la linea viene elettrificata e si percorre con le moderne littorine
in soli quarantacinque minuti.
La nuova stazione ferroviaria,
inaugurata nel 1934. |
Il 24 aprile 1933, viene emessa una serie di francobolli per la
Crociera di propaganda del Dirigibile Zeppelin in Italia con validità
solo per il trasporto delle corrispondenze inoltrate con il dirigibile
durante la Crociera Italiana del 29 e 30 maggio che prevede il sorvolo
su Nettuno ed il lancio di posta. Dal 1901 al 1931 la popolazione di
Nettuno passa da circa cinquemila a quasi diecimila abitanti, molti dei
quali vivono nelle frazioni: Poligono, Armellino, Tre Cancelli,
Valmontorio, Conca e Ferriere.
Dirigibile Zeppelin. |
Nel 1934, con R.D.L. n° 1682, si dispone che la zona del comune di
Nettuno, comprendente le frazioni Acciarella, Conca e Ferriere, sia
aggregata al Comune di Littoria di nuova fondazione. Il territorio
comunale perde circa settemila kmq.
Nel 1936, sulla collina di Santa Barbara, il Ministero della Guerra
costruisce la caserma Piave per ospitare la Scuola di Tiro di Artiglieria
con la specialità di artiglieria trainata a cavallo, cui si aggiungerà successivamente
una sezione contraerea. Dopo la seconda guerra mondiale,
il reparto a cavallo viene trasferito a Bracciano e nel 1941 la contraerea
va a Sabaudia.
Interno Caserma Piave. |
Molti sono i nettunesi che partecipano come volontari prima alla
guerra d’Etiopia poi alla guerra di Spagna. Il 26 novembre 1936,
muore lo storico, pittore, letterato Giuseppe Brovelli Soffredini; più
tardi il ramo nettunese della sua antica e nobile famiglia si estinguerà
con la morte del fratello Pietrantonio.
Nel Novembre del 1936, a seguito di numerose mareggiate viene
distrutto il superbo stabilimento balneare “Lido”. Costruito su palafitte
di castagno e piloni di cemento armato, copre una superficie di
circa duemila metri quadrati. Ubicato in asse dell’allora monumento
dei caduti si può ammirare dalla triplice terrazza del Belvedere.
Comprende una sala ristorante, un salone per il ballo, parrucchieri
per uomo e donna con annessa manicure, due stand con articoli da
mare, veranda adibita a Caffè concerto, cinema / teatro ed oltre cento
cabine; è frequentato dalle migliori famiglie romane.
Nel luglio 1938, in seguito all’introduzione del Processo Apostolico
che si svolge nella diocesi di Albano Laziale per il riconoscimento del
martirio della Serva di Dio, si procede alla ricognizione canonica del
corpo di Maria Goretti, come richiesto dalle leggi della Chiesa. I dottori
Vincenzo Monti e Giovanni Vucovich prestano gentilmente l’opera
di ricognizione medica. Dopo il giuramento si procede all’apertura
dell’urna estraendo i resti della dodicenne fanciulla che sono distesi
ed esposti sopra un candido lino per l’omologazione e poi collocati in
una nuova urna.
Sull’esempio di numerosi lavori di riassetto urbano voluti dal
Fascismo in grandi città, anche Aurelio Leoni, Commissario Prefettizio
del Comune di Nettuno, intraprende eccezionali opere di ristrutturazione
urbanistica. Tra il 1937 ed il 1938 vengono demolite le case antistanti
la chiesa di San Giovanni nel borgo medioevale, si realizza piazza
San Giovanni, vengono demolite nella piazza fuori dalle mura le
casupole del cosiddetto “isolotto”, ricavando l’attuale piazza Mazzini.
Si realizza piazza San Giovanni |
Si demolisce inoltre, l’antico oratorio del Carmine a lato di San
Giovanni risolvendo certamente annosi problemi di igiene abitativa,
ma nel contempo cancellando tracce significative della storia della
città.
Viene edificata la nuova stazione della ferrovia che, elettrificata,
collega Nettuno a Roma in 45 minuti. Gli impianti vengono progettati
per un futuro proseguimento verso Littoria sfortunatamente mai realizzato.
Questa linea ferroviaria affonda le sue origini ben più lontano:
viene proposta a Pio IX già nel 1846, anche se viene costruita come già
detto nel 1884 quando sostituisce la diligenza per Roma istituita nel 1832.
Sempre nel 1938, sono ultimati i lavori di sistemazione del lungomare, dal
municipio al Santuario della Madonna delle Grazie, con la costruzione
di un muraglione, una balconata e due scalinate che scendono a mare;
diventerà in breve la passeggiata preferita da tutti i nettunesi.
Lungomare gen. Durand de la Penne. |
Nel 1937, viene aperta al culto la chiesa del Sacro Cuore, voluta da
Monsignor Nicola De Franceschi per l’assistenza religiosa della popolazione
della periferia e delle campagne; la cura delle anime è affidata
ai frati francescani minori, primo parroco padre Agostino
Fioravanti.
Sacro Cuore,1937. |
Dal 1939, una moderna filovia lunga oltre quattro chilometri sostituisce
la vecchia tramvia collegando le nuove stazioni ferroviarie di
Anzio e Nettuno ai rispettivi centri abitati e questi tra loro.
Piazza Umberto I, capolinea del tram,
il palco della musica (a sin.). |
Dal 1939 al 1945, le città di Anzio e Nettuno sono riunite in un solo
comune denominato Nettunia. Questa unione amministrativa dura
fino al 3 maggio 1945. Il Duce si ispira al nome usato da Dionigi di
Alicarnasso che indica Nettunia come termine d’Italia.
Secondo lo scrittore Paolo Senise, intorno al 20 luglio del 1943, giorno
dopo il bombardamento alleato di San Lorenzo a Roma e cinque
giorni prima della caduta del Fascismo, arriva a Nettunia una troupe
cinematografica da Roma: attori famosi, mondanità del tempo si preparano
ad un gran film, girato nel sublime teatro naturale della Villa
Borghese. Ambientato nel settecento, regia di Nino Giannini, supervisione
e sceneggiatura di Roberto Rossellini, metafora dell’avvenuto
sbarco in Sicilia, simbolo di resistenza ad oltranza per il regime, il film “L’Invasore” ha protagonisti eccezionali per l’epoca: Amedeo Nazzari,
Miriam di San Servolo, Osvaldo Valenti, quest’ultimo sacrificato, forse
inutilmente, nel tragico epilogo e conseguente resa dei conti della guerra
partigiana. Alla caduta del fascismo, il set si volatilizza ed il film uscirà
un po’ rabberciato, con aggiunte prese probabilmente dal film tedesco“Kolberg, La cittadella degli eroi” di Veit Harlan e, dopo una breve
apparizione nella stagione 1949/1950, riposto nell’oblio. Ritenuto perso,è stato recentemente rintracciato in Canada e riproposto a Nettuno
presso il forte Sangallo, con vasta eco nel mondo cinematografico, nel
corso delle manifestazioni dell’estate nettunese 2008, testimonianza di
come Nettuno sia da sempre nella sua storia, set cinematografico prediletto
dai migliori registi non solo italiani.
Dopo lo sbarco di truppe britanniche presso Taranto e presso
Salerno, l’8 ed il 9 settembre del 1943, le truppe tedesche si ritirano a
nord di Napoli. A Nettunia, i Tedeschi che controllano il paese, dopo
alcuni scontri con i soldati del Regio Esercito, ne ordinano lo sgombero.
Gli abitanti prevalentemente si disperdono nelle campagne circostanti
e nella pineta della Campana.
Nettuno durante gli eventi bellici
della seconda
guerra mondiale |
A Montecassino, sulla linea
Gustav, durante tutto l’inverno i tedeschi riescono a contrastare gli
assalti degli Alleati. Per tentare di aggirare le posizioni e tagliare i
rifornimenti tedeschi provenienti dal nord ed anche per indebolire le
forze germaniche in Russia e Normandia, il 22 gennaio 1944 il VI
Corpo d’Armata americano, al comando del generale John Porter Lucas, sbarca
sulle spiagge di Anzio e Nettuno dal 1939 unite sotto il nome di Nettunia.
Lo sbarco di Nettunia, 22 gennaio 1944. |
Il fronte di Nettunia sarà teatro di aspri combattimenti dopo lo
sbarco del 22 gennaio 1944. Gli eserciti Alleati sbarcati su di un’ampia
fascia costiera, occupano un territorio che va da Tor San Lorenzo, oggi
frazione di Ardea, fino a Torre Astura, nel territorio comunale di
Nettuno. Lo sbarco si protrae fino al 31 gennaio, quando approdano leultime unità anglo-americane, circa centomila uomini con una grande
quantità di materiale bellico. I tedeschi, colti di sorpresa, iniziano a
reagire energicamente solo tre giorni dopo l’inizio dell’azione, quando
si è già costituita una solida testa di ponte attorno a Nettunia e zone
limitrofe.
“Quei giorni a Nettuno”. |
Nelle prime ore di quel 22 gennaio 1944, i paracadutisti
americani ed i Rangers, infiltrati in città, procedono all’eliminazione
dei pochi tedeschi presenti a Nettunia con compiti di presidio, durante
questa bonifica si verificano alcuni crimini che la memoria collettiva
rimuoverà: le insensate uccisioni di Bramante Pagliaro, del carabiniere
Salvatore Pitruzzello ed in seguito della diciassettenne Giulia
Tartaglia (22 febbraio 1944). L’obiettivo di una rapida conquista della
Capitale, che ha spinto gli Alleati a progettare lo sbarco, non viene raggiunto.
Roma situata a poco più di cinquanta chilometri viene liberata
solo quattro mesi e mezzo dopo, il quattro giugno 1944. Circa sessantamila
soldati, alleati, tedeschi ed italiani vengono uccisi o feriti nei
quattro mesi di sanguinosi combattimenti intorno a Nettunia. Durante
la guerra, presso la villa Donati, i dottori Ciro e Pietro assistono malati
e feriti nelle grotte della loro villa, trasformata in una sorta di primo
pronto soccorso fino all’aprile del 1944, quando anche la famiglia
Donati verrà trasferita da Nettuno.
Finita la guerra, a memoria dei tragici
eventi, l’American Cemetery and Memorial ospita nel suo parcosacrario
7862 caduti americani della Campagna d’Italia, dalla Sicilia a
Roma di cui 492 persone non identificate e 12 donne, crocerossine ed
ausiliarie. La definitiva sistemazione del cimitero avviene nel 1956. Il
sacrario comprende una cappella ed una sala museo, inseriti in un
peristilio dove si erge il monumento ai “Fratelli in Armi”, una scultura
che simboleggia il soldato ed il marinaio americano; all’interno
della cappella, sulle pareti di marmo sono incisi i nomi dei 3094
dispersi, sopra l’abside, infatti, è scolpito: “Qui sono registrati i nomi
degli americani che hanno dato la vita al servizio del loro Paese e che
riposano in tombe sconosciute”. Il Museo dello sbarco alleato, all’interno
del forte Sangallo, raccoglie fotografie di “quei giorni”, nonché
documenti e materiale bellico reperiti nel corso dei decenni successivi
sul territorio nettunese.
“Fratelli in Armi”, interno cimitero americano. |
Si può deporre un fiore e ricordare i caduti della Seconda guerra
mondiale, anche presso il Campo della Memoria, inaugurato il 28
marzo 1993. Nasce da un’ idea del guardiamarina Alessandro
Tognoloni, Medaglia d’oro al valor militare, con lo scopo di raccogliere
proprio a Nettuno, città simbolo di libertà e riscatto per tanti giovani
combattenti, i caduti della Decima Mas dispersi in tutta Italia.
Nel 1999, il Campo della Memoria viene inserito per la prima volta
nelle cerimonie ufficiali di commemorazione dei caduti in guerra, e
nel 55° anniversario dello sbarco, i sindaci di Anzio e Nettuno rendono
omaggio ai caduti della Repubblica Sociale Italiana recandosi ufficialmente
al Campo della Memoria. Il 16 giugno 2005, con solenne
cerimonia militare vi vengono trasportati i resti di sessantacinque
caduti della Decima Mas tra cui il capitano Umberto Bardelli,
Medaglia d’oro al valor militare. Il 22 gennaio 2007, una delegazione
di ufficiali della marina Britannica rende solennemente omaggio in forma ufficiale ai caduti della R.S.I. sepolti a Nettuno, ed infine l’8
maggio 2009, cinquecento Penne Nere dell’Associazione Nazionale
Alpini si ritrovano al Campo della Memoria per una suggestiva cerimonia
in onore dei caduti della R.S.I., presenti anche dei rappresentanti
delle truppe da montagna spagnole; un picchetto della Brigata “Taurinense” in assetto di guerra presenzia alla manifestazione in
occasione dell’82° Raduno Nazionale degli Alpini a Latina.
Si possono
commemorare presso il Cimitero di Guerra Britannico in località
Falasche (Anzio) le 2.298 salme britanniche e dell’Impero, all’ingresso
spicca il simbolico blocco marmoreo della Pietra del Ricordo ed
anche in un secondo cimitero militare inglese situato nei pressi del
cimitero civile della città neroniana. A Pomezia è invece situato il
Cimitero Militare Germanico, il secondo per grandezza fra quelli realizzati
in Italia, dopo quello della Futa nel comune di Fiorenzuola.
Complessivamente vi riposano 27.443 caduti germanici di cui 3.770
sono senza nome. I lavori di ampliamento e sistemazione dell’area
cimiteriale, che impegnano l’Ente privato Tedesco per la cura e la
manutenzione dei cimiteri militari all’estero, dalla metà alla fine
degli anni cinquanta, si concludono con l’inaugurazione del sacrario
che avviene il 6 maggio 1960.
A soli 61 anni, nel 1942, muore lo scienziato Luigi Trafelli; è nato a
Nettuno il 7 giugno 1881.
Quattro anni dopo in via Gabriele
D’Annunzio, oggi Cristoforo Colombo, scompare il pittore nettunese
Salvatore Valeri, fondatore della scuola di Belle Arti di Costantinopoli.
Salvatore Valeri: natura morta. |
Negli anni 1946/1947, con il trasferimento della Scuola di Tiro di
Artiglieria a Bracciano ed a Sabaudia, la caserma Piave viene ceduta
al Ministero dell’Interno, che la trasforma in Scuola di Pubblica
Sicurezza, con una speciale sezione cinofila. Successivamente diventerà
Scuola per Allievi Guardie di Pubblica Sicurezza, e nel 1969 Scuola
Sottufficiali di Pubblica Sicurezza.
Nel 1983, si trasformerà definitivamente
in Istituto per Sovrintendenti e di Perfezionamento per
Ispettori di Polizia. Oggi è una delle più moderne ed attrezzate scuole
di Polizia, in particolare per le attività sportive, dove eccellono in
molte specialità gli atleti delle Fiamme Oro.
Il 26 giugno 1948, vengono ultimati i lavori delle nuove Sirene
volute dal cavalier Domenico Dotti, originario di Torri in Sabina.
Sostituiscono il primo stabilimento distrutto da un bombardamento
nel corso degli eventi bellici del 1944; gran festa il giorno dell’inaugurazione
con l’orchestra diretta dal maestro Ferroni e con un giovanissimo
Claudio Villa che canterà “Le Sirene di Nettuno”.
Le nuove Sirene. |
Nel mese di ottobre del 1949 si spengono a poche settimane di
distanza: il maestro di musica Angelo Castellani ed il chirurgo Guido
Egidi, primario degli Ospedali Riuniti di Roma.
Sul finire del 1949, Alberto Moravia su “Il Tempo” pubblica “La
morte al mare”, racconto ambientato a Torre Astura, ispirato ad un
fatto di cronaca, in “Racconti dispersi” per le edizioni Bompiani.
Nel giugno 1950, Pio XII, in Piazza San Pietro, canonizza Santa
Maria Goretti davanti a 500.000 fedeli, il 30 agosto del 1953 Pio XII la
dichiara compatrona particolare di Nettuno.
Nel 1950, inizia la costruzione del “Villaggio dei Bagnanti”, che
sarà ultimato nel 1957; occupa un’area di un ettaro e comprende una
ventina di villini ed un palazzo.
Dopo la guerra, il ritorno alla vita normale sprigionerà nuove forze
ed entusiasmo nella popolazione. Inizia un periodo intenso, ma faticoso
nella storia italiana e nettunese. Nettuno apre le sue porte a chi
ha aiutato le nostre famiglie sfollate in Calabria ed in Sicilia durante
la guerra e diviene meta di una consistente immigrazione dal
Meridione. Con una popolazione di circa quattordicimila abitanti, già
nel 1951 è uno dei comuni più grandi della provincia di Roma e del
Lazio.
Nettuno, panorama anni’50.
|
E’ prevalentemente un grande centro agricolo, piuttosto arretrato
culturalmente ed economicamente. Nettuno conta solo sessantuno
laureati (0,5 % contro una media provinciale del tre per cento), un
quinto della popolazione è senza titolo di studio. La popolazione nettunese
per un terzo è impegnata in agricoltura; realtà poco significative
sono la caccia e la pesca. Un nettunese su dieci è impiegato nell’industria,
mentre un quinto della popolazione è impiegato nella pubblica
amministrazione, il doppio della media nazionale. Rilevante infine,
il dato della popolazione attiva nel settore delle costruzioni quasi il
22%, più del doppio della media nazionale. Il dato testimonia il cambio
di orientamento dell’economia del territorio e della cultura stessa
dei nettunesi: la proprietà fondiaria viene rapidamente frazionata e
trasformata in lotti edificabili avviando a far diventare Nettuno una
città del mattone prima e del cemento poi, priva quel che è peggio, di
un valido piano regolatore.
Nel 1951, la locale squadra di baseball diviene per la prima volta
Campione d’Italia. Questo sport è introdotto dai soldati americani nel
1945, e nel 1950 il Nettuno United State Military Cemetery partecipa
al primo campionato italiano di serie A. La prima squadra è guidata
da Horace Mc Garity, sovrintendente del locale Cimitero Americano
ancora in costruzione ed è composta prevalentemente dagli operai
che vi lavorano.
Nel 1952, il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, visita in
forma ufficiale il comune di Nettuno.
Il 29 novembre 1953 viene inaugurata
la Casa di Riposo G. Tosi, realizzata in via Romana, su un terreno
acquistato dal Comune l’anno prima. Nel corso degli anni cinquanta
si amplia il nuovo Santuario della Madonna delle Grazie e si
realizza nel contempo l’attuale complesso religioso. Il comune di
Nettuno vi coopera con la concessione di una quota pari a 100.000 lire.
Nel 1954, il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, quasi alla
scadenza del suo settennato, si reca in visita a Nettuno ricevendo
festose accoglienze dalla cittadinanza e dal sindaco Ennio Visca; quest’ultimo,
il 7 dicembre dello stesso anno, muore in un grave
incidente automobilistico sulla via Pontina.
Il Presidente Luigi Einaudi a Nettuno |
Nel 1955, si inaugura l’acquedotto di Carano, alimentato dalle sorgenti
scoperte nel 1929 dai fratelli Scavizzi a loro spese e su loro terreni.
L’acqua, proveniente da Carano, zampilla nella fontana del dio
Nettuno: i lavori di costruzione dell’acquedotto sono completati dal
Consorzio, costituito fin dal 1935 tra i comuni di Anzio e Nettuno con l’Università Agraria.
Si inaugura l’acquedotto di Carano. |
Il 1956 è per l’Italia in genere, l’anno di memorabili
nevicate che non risparmiano la città del tridente, l’insolito evento
meteorologico è immortalato in numerose e suggestive foto d’epoca,
il 15 febbraio di quell’anno, e si ripeterà, anche se in forma minore,
negli inverni 1971, 1985 e 1993.
Nel 1956, si apre la nuova sede delle Poste in piazza San Francesco,
una struttura molto grande ed efficiente per la Nettuno di allora.
Nell’estate del 1957, Joe di Maggio, mito per tanti appassionati di
baseball e marito di Marylin Monroe, giunge con una jeep da Roma
dove è in vacanza per una visita lampo al vecchio stadio del baseball
di villa Borghese dove il Nettuno sta giocando, suscitando entusiasmo
e forti emozioni.
Joe di Maggio visita Nettuno nell’estate ‘57. |
Qualche anno prima, un altro mito, questa volta del
cinema, visita Nettuno ed il Santuario di Nostra Signora delle Grazie:
l’attore Humphrey Bogart.
Humphrey Bogart, esterno San Rocco,
metà anni ‘50. |
Nel 1957, terminano i lavori del moderno stabilimento della società
Colgate – Palmolive in località Padiglione sulla Nettunense, dove
trovano lavoro molti cittadini sia di Anzio che di Nettuno. L’anno
dopo, la Società vi affianca una nuova fabbrica: il tubettificio del
Tirreno la cui produzione è complementare a quella della grande
azienda chimica.
Nel luglio del 1961, il commendatore Ugo Barracchia inaugura
nella piazza antistante la stazione di Nettuno il cinema – teatro Roxy.In quel periodo Nettuno che ha già visto i fasti del glorioso cinema
Sangallo, vanta come sale cinematografiche anche l’Arena Capitol, il
Giardino e tante arene estive, tutte lentamente destinate, purtroppo,
ad un inesorabile declino e chiusura.
Nel censimento ISTAT del 1961, l’incremento demografico del
paese ormai prossimo ai diciannovemila abitanti risulta evidente, ma
il ritardo culturale e formativo è ancora notevole, a causa dell’assenza
sul territorio comunale di istituti d’istruzione superiori pubblici; scarsa è anche la qualificazione professionale degli occupati. Due settori,
edilizia e pubblica amministrazione, assorbono a Nettuno la metà
della popolazione.
Il 22 ottobre 1958 alle ore 12,55 nei cieli di Nettuno avviene il tragico
scontro tra un aereo militare italiano ed un quadrimotore civile
inglese che causa la morte di 31 persone tra passeggeri ed equipaggio. La cittadinanza nettunese, pur sconvolta da tale tragedia, si impegna
per dare aiuto ai soccorsi portati sulla zona del disastro. In questa circostanza
viene sottolineato il positivo intervento dei cani del Centro
di Allevamento e Addestramento di Nettuno. Venticinque cani con i
rispettivi conduttori, per tre giorni attuano un accurato servizio di
ricerche e sorveglianza. Sarà il pluridecorato cane poliziotto Bero, della squadra
cinofila della polizia di Nettuno a ritrovare la scatola nera dell’aereo.
Nel 1960, il sindaco di Nettuno Bruno Lazzaro, conferisce la medaglia
d’oro a suor Eletta Barattieri per aver dedicato tutta la vita all’assistenza
sanitaria dei nettunesi.
Il primo maggio del 1961 esce in edicola il primo numero del quindicinale
il “Tridente del Tirreno” progenitore di tutte le testate locali
oggi in edicola. Proprietario, direttore e fondatore il professore Antonio Pagliuca da Rovere di Roccadimezzo (AQ), autore di molteplici
studi tra questi, “Imperatori Germanici nell’altopiano delle rocche”
e di vari racconti, tra i quali segnaliamo il romanzo storico, “I
corsari di Torre Astura”, edito nel 1978 ed arricchito da una bella
copertina disegnata da Guido Barattoni. E’ coadiuvato nel lancio della
rivista dal commendatore Umberto Porfiri, dal maestro Giovanni Di
Paolo e da tanti appassionati collaboratori; viene stampato in via
Sangallo, 32, presso la tipografia di Felice Allievi, pioniere nell’arte
della stampa locale.
L’11 luglio 1969, il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat,
presiede alle celebrazioni per il 117° anniversario del Corpo di Polizia.
Lo stesso anno, il 14 settembre, papa Paolo VI saluta la folla nella visita
al Santuario Basilica di Nostra Signora delle Grazie.
Paolo VI con Monsignor V. Cerri. |
Dopo il primo decennio di ricostruzione postbellica, negli anni sessanta
e settanta, Nettuno conosce un nuovo grande sviluppo edilizio e
demografico. Il Comune decide di dotare la città del primo Piano
Regolatore generale attraverso un concorso nazionale e affida l’incarico
all’architetto Sandro Benedetti ed all’ingegnere Pietro Samperi.
La
popolazione, negli anni settanta, passa a poco meno di venticinquemila
abitanti con un aumento di cinquemila unità in un decennio. Tra le
realizzazioni più rilevanti del periodo segnaliamo l’impianto del porticciolo
di IV classe e la costruzione del grattacielo, simbolo del complesso
residenziale Scacciapensieri a Cretarossa.
Il Porticciolo anni ‘70. |
Quest’ultima opera iniziata
nel 1964 viene portata a termine solo dieci anni più tardi. A dare l’input
alla nascita del popoloso quartiere sarà certamente la costruzione
del grattacielo Scacciapensieri su terreni un tempo regno delle costruzioni
abusive. Voluto dal ragionier Giuseppe Ottolini, che acquista il
lotto per cento milioni di lire, questo colosso, opera dell’architetto
Eugenio Rossi, dell’ingegner Oberdan Sbarra e del professor Riccardo
Moranti, raggiunge i 74 metri d’altezza dominando il nuovo quartiere.
Dall’inizio degli anni settanta, sindaco Antonio Simeoni, il Comune
pone in atto un intenso programma di opere per colmare i bisogni
della Città. Vengono costruiti edifici scolastici di ogni ordine e grado
nelle zone centrali e nelle frazioni, eliminando finalmente i doppi e
tripli turni; successivamente l’Istituto Tecnico Trafelli e l’Istituto
Commerciale Amari. Vengono costruite nuove strade, un tratto della
circonvallazione, nuove piazze, il Parco pubblico del Loricina, i parchi
di San Giacomo e Cretarossa, i giardini di Via Borghese e viene aperta
al pubblico una parte della Villa Borghese su via Olmata. Sono
approvati numerosi piani attuativi per il recupero delle zone cittadine
e numerosi insediamenti di alloggi popolari anche attraverso interventi
di cooperazione soprattutto nelle zone di Cretarossa, San
Giacomo e Loricina. Viene costruito il depuratore generale della città,
nuove fognature (36 chilometri) in tutto il territorio comunale, comprese
le zone esterne di Tre Cancelli, Cadolino e Piscina attraverso i
fondi dello Stato e della Regione. Sono realizzati numerosi impianti
sportivi in Via Lombardia, Tre Cancelli, Cretarossa, San Giacomo,
Sandalo ed inoltre il Palazzetto dello Sport, gli impianti di Santa
Barbara ed il Bocciodromo comunale.Il Porticciolo anni ‘70.
Il 12 luglio 1972, Giovanni Leone, Presidente della Repubblica, oltre
a presiedere alle manifestazioni per il 120° anniversario del Corpo di
Polizia, visita ufficialmente il palazzo comunale.
Il 6 ottobre 1973, i sindaci di Nettuno e del comune tedesco di
Traunreut, Antonio Simeoni e Franz Haberlander, celebrano solennemente
il gemellaggio fra le due città atto a favorire in ogni campo gli
scambi culturali e turistici tra i loro abitanti.
Traunreut. |
Nettuno è gemellata da oltre dieci anni anche con la cittadina francese
di Bandol in Provenza, dal maggio 2005 con Corinaldo, città natale
di Maria Goretti, dal 1994 con la città americana di Van Buren
nell’Arkansas e dal 2009 con quella irlandese di Ardee, nella Contea
di Louth, a nord di Dublino e con il popolo Saharawi.
La città gemellata di Bandol. |
Nel 1973 si celebra la Woodstock italiana, il primo festival rock
d’avanguardia. L’11, 12 e 13 agosto il disc jockey Ben Jorillo, riesce nell’impresa
di portare al parco di Villa Borghese il meglio del pop e del
rock anni settanta. Ricordiamo tra gli altri: gli Osanna, Battiato, Ivano
Fossati, Alan Sorrenti, Edoardo Bennato, le Orme, Frank Zappa.
Quindicimila presenze, tanti hippies con le loro tende ed i loro fuochi
come tante stelle nel buio della notte, illuminano Nettuno nel segno
dell’amore e della tranquillità.
Negli stessi anni tanti cittadini e studenti di ogni ordine e grado
possono frequentare una ben fornita biblioteca privata, riconosciuta
pubblica dal Comune, che il signor Umberto Porfiri apre nello stabile
sito in prossimità della stazione ferroviaria all’inizio di via Cavour, e
che rimarrà per oltre un decennio l’unico punto di riferimento culturale
per la nostra cittadina.
L’11 aprile 1974, Nettuno dedica ai Cavalieri di Vittorio Veneto, i
veterani della Grande Guerra, una nuova piazza, presso l’ospedale
Barberini, ottenuta con la demolizione di vecchi edifici compresi nel
quadrilatero, via Olmata, via S. Barbara, via Isonzo e via Sangallo.
Il 5 maggio 1974, dopo novecento anni, un Abate di Grottaferrata,
nella persona del Rev.mo Padre Paolo Giannini, torna nella chiesa
madre di Nettuno per una solenne celebrazione in rito greco – bizantino
in occasione delle feste del maggio nettunese. Da rammentare che
gli abati del monastero di San Nilo a Grottaferrata, sono tra i primi
feudatari di Nettuno, intorno al 1100; il Padre Giannini, negli anni
della sua giovinezza, vive a Nettuno con la sua famiglia.
Il 6 giugno 1974, viene presentato ufficialmente, presso la nuova
sala consiliare, il libro sulla storia di “Nettuno e la sua Collegiata”,
scritto da monsignor Vincenzo Cerri. L’opera offre un notevole contributo
alla conoscenza della storia, della cultura e delle tradizioni locali
risvegliando forti sentimenti di appartenenza da troppo tempo sopiti.
Il 22 dicembre 1974, il Comune ricorda il maestro Angelo Castellani
nel 25° anniversario della morte; lo stesso anno viene costituita, da un
gruppo di appassionati, la Corale Città di Nettuno che otterrà nella
propria storia lusinghieri successi.
Il 24 maggio 1975, viene inaugurato
il monumento a Paolo Segneri realizzato dal Comune nella ricorrenza
del 350° anniversario della nascita dell’illustre concittadino. La
statua è opera dello scultore Giovanni Gianese. Nell’occasione il Comune provvede alla ristampa del ”Quaresimale” a cura del prof.
Morucci. L’illustre concittadino viene commemorato dal prof. Mira,
rettore della Pro Deo.
Monumento a Paolo Segneri, 1975. |
Lo stesso anno, il 4 luglio, il generale Mark Clark visita il Cimitero
Americano.
Il 5 dicembre 1976, il comune di Nettuno riceve dal Parlamento
europeo la bandiera europea, riconoscimento ufficiale per l’intensa
attività svolta dalla città per la diffusione del progetto di Europa unita.
Dopo la guerra, il bunker, costruito dai tedeschi sulla Riviera Guido
Egidi, tra Anzio e Nettuno, non viene demolito, ma per iniziativa dei
Lions Club Anzio-Nettuno, nel 1976 viene trasformato in un
Monumento alla Pace Universale. Ne è autore lo scultore Amerigo Tot.
Nel periodo 1975/1976 il comune di Nettuno acquista dal Vaticano
il complesso della Divina Provvidenza per alloggiarvi scuole, uffici
sanitari e associazioni locali.
Il 31 gennaio 1978, muore il principe Steno Borghese, personaggio
significativo del Novecento per la dedizione e l’amore mostrato per
Nettuno sia nei momenti del dolore che in quelli di gioia.
Nel 1979, dieci anni dopo la visita di papa Paolo VI, un altro pontefice,
Giovanni Paolo II si reca in pellegrinaggio a Nettuno nel
Santuario di Nostra Signora delle Grazie.
Giovanni Paolo II al Santuario
di N. S. delle Grazie. |
Nel 1979, il 4 novembre, anno dell’ottantesimo anniversario della
sua fondazione, la Cassa Rurale fa realizzare dallo scultore Bruni e
dona al comune di Nettuno la copia del monumento ai Caduti della
Grande Guerra, statua in bronzo raffigurante la Vittoria Alata, che
sostituisce l’opera originale di Cesare Bazzani, situata inizialmente
nella balconata del Belvedere, scomparsa durante gli eventi bellici
della seconda guerra mondiale.
Monumento ai Caduti dello scultore Bruni
copia dell’opera originale di Bazzani. |
A Nettuno dove è presente come
recettività alberghiera solo lo storico albergo Astura, apre il nuovo
albergo Scacciapensieri, seguito nel 1991 dall’hotel Marocca e nel 1993
dal Neptunus. All’inizio degli anni ottanta, l’Amministrazione
Comunale con l’ assessore allo sport, turismo e spettacolo Carlo
Eufemi, attualmente sindaco di Ardea, lancia Nettuno come città
spettacolo. Nettuno per quasi un decennio ospiterà il meglio della
musica e del teatro.
Si concretizzerà il teatro al borgo e nei giardini di
via Cavour; spettacoli si avvicenderanno anche all’interno degli spazi
di villa Borghese. Edmonda Aldini, Paolo Ferrari, Franca Valeri, Mario
Carotenuto, Lando Buzzanca, Renzo Montagnani, Lina Sastri, Paola
Gassman ed Ugo Pagliai tra gli ospiti maggiormente applauditi; ma
due nomi portano Nettuno alla ribalta non solo nazionale, il flautista
Severino Gazzelloni ed il cantante e musicista Stevie Wonder.
Rinasce,
inoltre, il carnevale nettunese con carri allegorici e gruppi folkloristici
e nella ricorrenza del quarantennale dello sbarco nasce la manifestazione “Americana” dai notevoli contenuti culturali, uno fra tanti, il
premio letterario “Forte Sangallo”.
Seguono i grandi concerti di
massa: Tony Esposito, Tullio de Piscopo, Pino Daniele, Vasco Rossi,
Claudio Baglioni, Antonello Venditti, i Pooh, gli Spandau Ballet,
Zucchero, Eros Ramazotti, Luca Carboni, Marco Masini, Enrico
Ruggeri. Vengono realizzate importanti manifestazioni per la valorizzazione della storia locale, organizzati i concerti dell’accademia di
Santa Cecilia al borgo medioevale, il festival internazionale di chitarra
con artisti come Elliot Fisk, Joaquin Rodrigo, Manuel Barrueco,
David Russel.
La danza ed il balletto: Renato Greco ed il teatro
dell’Opera.
Dall’11 al 14 giugno 1981 si svolge a Nettuno la settimana
bavarese: sul piazzale del porto viene installato un tendone da cinquemila
posti per una grande festa popolare.
Viene presentato a Palazzo
Barberini in Roma una nuova opera su Andrea Sacchi, pittore nettunese,
a cura Antonio D’Avossa.
Il censimento del 1981 registra per Nettuno una popolazione di
quasi trentamila abitanti e la definitiva trasformazione del Comune
in città urbanizzata e residenziale con evidente calo della popolazione
dedita ai lavori agricoli. Si attenua il ritardo formativo e culturale
del paese, notevole è in quest’ultimo decennio la crescita del tasso dei
diplomati che passa da poco più del cinque all’undici per cento, ancora
inferiore alla media della provincia.
Un altro illustre concittadino ci lascia nell’agosto 1981: il pittore
Lamberto Ciavatta.
Il pittore Lamberto Ciavatta
con il dottor Gianni Cappella. |
Iniziano i lavori per la rete del Gas ed il Comune
approva il progetto per procedere all’esproprio per pubblica utilità del forte Sangallo quale sede per museo, pinacoteca e biblioteca.
Diventerà definitivamente di proprietà del Comune il 5 luglio 1990.
Nel 1983, dopo una lunga trattativa con il Ministero della Difesa, il
Comune ottiene di entrare a Torre Astura. Per i nettunesi è l’accesso a
circa 22 ettari di pineta e l’uso di 13 ettari di spiaggia, nei mesi di
luglio-agosto.
La pineta di Torre Astura. |
L’accordo, inoltre, permette di procedere alla demolizione
dei fabbricati fatiscenti della ex “Caserma Donati” realizzando
l’attuale piazzale Berlinguer.
La città viene dotata di un nuovo e grande
acquedotto da Carano-Giannottola che rifornirà anche le zone periferiche.
Il 15 dicembre 1984, viene celebrato con particolari iniziative del
Comune il centenario della linea ferroviaria Roma – Nettuno. Un
treno storico a vapore parte da Roma con noti personaggi dello spettacolo
e dell’arte facendo tappa in tutte le stazioni.
Il 31 luglio 1985, dopo 121 anni di attività educativa nella scuola
materna ed elementare, le Suore Figlie della Croce, dette “Francesi”,
lasciano Nettuno. Vi giungono nel 1864 dietro invito della principessa
Teresa Borghese che, fino al 1890, oltre all’uso gratuito dei locali, da
loro un generoso contributo mensile. Curano l’educazione religiosa e
civile dei ragazzi nettunesi e della gioventù femminile in un laboratorio
interno di taglio, cucito e ricamo. Anche per loro merito si svilupperà
la tradizione degli “angioloni” e dei “paggetti” nell’annuale processione
della Madonna delle Grazie.
Bruno Conti, campione del mondo di calcio nel 1982, è nativo di
Nettuno, l’anno dopo diventerà campione d’Italia vincendo il secondo
scudetto della storia calcistica della Roma.
Bruno Conti campione del mondo, 1982. |
Dagli americani, Nettuno eredita la passione sportiva per il baseball
e ne diviene la patria con 17 titoli nazionali (un torneo d’oro a
quota mille, imbattuti), sei coppe dei Campioni, tre coppe CEB, tre
coppe Italia ed infine due Supercoppe CEB. Nel 1988, Nettuno ospitai Campionati del Mondo di baseball e la nazionale italiana si classifica
al quarto posto, miglior risultato in assoluto.
Nel 1986, il 2 agosto, viene inaugurato il porto turistico che offre
oltre 800 posti barca con servizi, un moderno centro commerciale ed
un attrezzato cantiere navale. La società “Marina di Nettuno” lo realizza
in soli due anni e mezzo completando la struttura preesistente.
Fiore all’occhiello della città, potenziale volano del suo sviluppo turistico,
per la mancanza d’adeguate strutture e di più idonee azioni promozionali,
non s’integra nel contesto cittadino, né offre ai nettunesi,
cui ha peraltro tolta la mai dimenticata marciaronda, tutti quei benefici
che l’opera potrebbe consentire.
Porto turistico di Nettuno. |
Nel 1987 riceve la “bandiera blu”
riconoscimento della Foundation for Environmental Education in
Europe per quelle strutture che coniugano validità del servizio con il
rispetto dell’ambiente e, negli anni, è al centro d’eventi sportivi di
rilievo come il campionato del mondo offshore, la Venezia –
Montecarlo, il giro d’Italia a vela.
Nel dicembre del 1988, lasciando molti rimpianti ed un profondo
vuoto culturale chiudono la loro attività di fotografi ed artisti i fratelli
Guido ed Elfo Barattoni. Qui era giunto nel lontano 1915 il padre
Guido Barattoni proveniente da Sant’Arcangelo di Romagna con la
mamma Carlotta.
Nel 1924 il “forlivese”, autentico mago della fotografia,
sposerà Matilde Milita di Cori. Primo studio fotografico in via
dello Steccato, poi in via Santa Maria ed infine nella storica sede di Via
Durand de la Penne; sono stati per quasi un secolo la memoria fotografica
del paese immortalando la Nettuno classica, quella turistica,
ma soprattutto tanti angoli oramai scomparsi o profondamente trasformati.
Il 28 maggio 1989, il presidente degli Stati Uniti, George Bush
(padre), visita la città, per l’occasione blindatissima, suscitando qualche
malumore: celebra il Memorial Day nel cimitero militare americano
e riceve la cittadinanza onoraria, riconoscendo il ruolo che Nettuno
ed Anzio hanno svolto in occasione della guerra per la conquista di
Roma. Tra gli organizzatori del Memorial Day vi è il colonnello
Franco Bartolini che per quasi un ventennio dirige e coordina tale
evento; ci lascia nell’ottobre 1991.
George Bush, interno forte Sangallo. |
Nello sport, a distanza di diciassette anni dall’ultimo scudetto datato
1973, il Nettuno – Baseball, sponsorizzato SCAC, battendo il Rimini
riporta in riva al Tirreno il tricolore che nel corso degli anni novanta
sarà conquistato altre quattro volte, insieme a trofei internazionali,
segno tangibile della ritrovata supremazia verde-azzurra. Nella notte
del 4 novembre 1990 vi sono diecimila persone in piazza ad attendere
la squadra di ritorno da Rimini. Il Comune costruisce un nuovo stadio
di baseball per poter ospitare importanti eventi europei e mondiali.
Nell’ottobre del 1991 il sindaco Antonio Simeoni, ormai prossimo
a festeggiare le nozze d’argento con la carica di primo cittadino di
Nettuno, lascia l’incarico e la leadership che dalla sua prima elezione
alla massima carica cittadina in poi non è mai stata messa in discussione.
Incide profondamente sullo sviluppo e sulla crescita della città.
Viene anche eletto alla carica provinciale nel 1990.
Nel 1992, l’11 gennaio, esce il numero uno del “Granchio” settimanale
destinato a diventare tradizionale compagnia, lettura ed informazione
per molti cittadini di Anzio e Nettuno; ne è direttore Ivo
Iannozzi.
Il 3 giugno 1994, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
presenzia alla commemorazione dei soldati caduti durante la seconda
guerra mondiale. Alla cerimonia sono presenti: il presidente degli
Stati Uniti Bill Clinton e Silvio Berlusconi in qualità di Presidente del
Consiglio in carica; a far gli onori di casa, il sindaco Giuseppe
Monaco, scomparso recentemente.
Bill Clinton con il sindaco Giuseppe Monaco. |
Al mai dimenticato Steno Borghese presidente onorario del
Nettuno baseball negli anni d’oro ed a capo della Federazione italiana
sino al 1961, viene dedicato lo stadio del baseball nel 1996.
Nello stesso anno chiude definitivamente l’Istituto San Francesco
d’Assisi, scuola media, ginnasio e liceo classico, diretto mirabilmente
dai frati francescani per circa mezzo secolo; ad essi subentrerà la breve
gestione di Comunione e Liberazione, ultimo atto prima della vendita
dell’intero complesso edilizio a privati.
Dal 18 al 21 maggio 1995, Nettuno ricorda l’oratore Paolo Segneri
nel trecentesimo anniversario della morte (1694 -1994). Nell’occasione
il prof. Rocco Paternostro, docente della facoltà di Lettere
dell’Università La Sapienza di Roma, organizza un Convegno
Internazionale di Studi: “Paolo Segneri, un classico della tradizione
cristiana”.
Paolo Segneri
“Un classico della tradizione cristiana”. |
Per celebrare i quattrocento anni dalla nascita del pittore Andrea
Sacchi (30 novembre 1599 – 21 giugno 1661), dal 21 novembre 1999 al
15 gennaio 2000 la città di Nettuno organizza una mostra completa
delle sue opere, provenienti da raccolte private e musei italiani ed
esteri. Con questa iniziativa, che ha un eco profonda nel mondo artistico
e culturale, l’Amministrazione Comunale inaugura una stagione
feconda per l’esaltazione dei valori posti alla base dell’identità culturale
di ogni comunità locale: la propria storia, le origini, le tradizioni.
Celebrazioni nascita pittore Andrea Sacchi. |
Inoltre nasce, da una felice intuizione di Benedetto La Padula con la
collaborazione dello staff del sindaco Vittorio Marzoli il Fondo “100
libri per Nettuno” che grazie ad acquisizioni mirate, ritrovamenti e
donazioni porterà in pochi anni alla raccolta di un patrimonio di circa
novecento testi inerenti il nostro territorio.
Vengono anche pubblicati interessantissimi studi su personaggi ed
avvenimenti legati al nostro territorio nella serie “Le edizioni del
Gonfalone”.
Contemporaneamente va segnalata la nascita del sito www.nettunocitta.
it, cinquemila pagine di storia, immagini, pubblicazioni e
video dedicate a Nettuno realizzato dal grafico Alessandro Tofani e
punto di riferimento per studiosi ed appassionati di storia locale.
Il 22
dicembre 1999, mentre il XX secolo si avvia alla chiusura, il Consiglio
Comunale di Nettuno proclama il Duemila Anno della Famiglia. L’anno Duemila, a cavallo di due secoli, assume un valore emblematico
per riaffermare nella coscienza civile della popolazione il valore
fondante della famiglia; un monumento alla Famiglia, dello scultore pisano Alvaro Torti, viene collocato all’ingresso del Palazzo
Municipale di Nettuno.
Anche nel ciclismo Nettuno diviene un punto di riferimento
importante ospitando nel 2001 il giro d’Italia, con le tappe Avellino –
Nettuno e Nettuno – Rieti, e ben quattro volte il giro del Lazio, per la
gioia dei numerosi cicloamatori presenti sul territorio.
Il 3 agosto 2001, scompare a Londra Giovanni Aquilecchia, uno dei
massimi esperti del Rinascimento italiano, di Giordano Bruno e
dell’Aretino; era nato a Nettuno il 28 novembre 1923, figlio di un ufficiale
in servizio presso il Poligono militare.
Nel 2003, il ventiquattro febbraio, Carlo Azeglio Ciampi conferisce
a Nettuno il titolo onorifico di “Città”.
Nel settembre 2007, il poliziotto nettunese Francesco D’Aniello si
laurea campione del mondo di tiro a volo, specialità double trap, nell’individuale
con 191 centri su 200 ed a squadre insieme ai colleghi
delle Fiamme Oro, titolo mondiale individuale confermato anche nel
2009; rappresenta Nettuno e l’Italia ai giochi olimpici di Pechino vincendo
la medaglia d’argento nell’individuale.
La medaglia d’argento olimpica di Pechino,
Francesco D’Aniello. |
Nel luglio del 2007 ci lascia anche il dottor Gianni Cappella, nato a
Nettuno nel 1923, medico specializzato in Gastroenterologia e
Reumatologia, dapprima ospedaliero fino al 1958 poi medico di famiglia.
Per sintetizzare la sua opera fatta di professionalità, capacità ma
soprattutto umanità, basta parafrasare un suo libro di ricordi che
lascia come testimonianza nel 2005, semplicemente: “Ho fatto il medico
a Nettuno”.
Il 17 dicembre 2008, la pioggia che alle 21,30 riprende a cadere
incessantemente su Roma e circondario sommerge tutto, a Nettuno,
per la seconda volta nella sua storia, esonda violentemente il Loricina
allagando parte del lungomare e del piazzale San Rocco anche se in
misura minore di quanto accade mezzo secolo prima quando con il“pattino” si può, causa analogo se non maggiore evento, navigare sul
lungomare.
Esondazione del Loricina anni ‘50,
l’evento si ripeterà nel dicembre 2008. |
Dall’aprile 2008, Alessio Chiavetta, appena trentenne, è l’undicesimo
sindaco di Nettuno del dopoguerra, viene eletto con larga maggioranza
sul candidato di centro destra Ugo Minchella. Succede, nell’ordine,
a Mario De Franceschi primo sindaco dalla fine della seconda
guerra mondiale, quindi Ennio Visca, Giuliano Cibati, Riccardo
Gatti, Bruno Lazzaro, Antonio Simeoni (sindaco dal 1970 al 1991)
Arnaldo Serra, Giuseppe Monaco, Carlo Conte e Vittorio Marzoli.
Il Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta. |
Eredita dai Commissari, subentrati alla disciolta amministrazione
Marzoli, una città in crisi economica generale, con strade malridotte,
scarso decoro urbano e servizi ridotti al minimo. Con fiducia, ma lentamente,
la città si prepara a ripartire.
Nel settembre 2009, Nettuno che il 21 giugno a Barcellona è tornata
sul tetto d’Europa vincendo la sesta Coppa dei Campioni, ospita
presso lo stadio Steno Borghese, le finali del Campionato Mondiale di
baseball.
La città, che oggi conta oltre 40.000 abitanti, sfiorando i 100.000
nella stagione estiva per l’afflusso di turisti e bagnanti, presenta inquesti anni una notevole trasformazione: infatti il paese si evolve sia
nel tessuto socio-economico che culturale verso il settore terziario,
abbandonando le vecchie prevalenti occupazioni agricole, ma stenta
comunque a svilupparsi nel frattempo, in modo definitivo, quello che
potrebbe essere uno dei settori di principale sviluppo per l’occupazione
nel territorio, il turismo, unico settore in grado di avvalersi delle
notevoli bellezze naturali e artistiche presenti nel paese, delle tradizioni
folcloristiche e storiche, senza dimenticare una non indifferente
tradizione enogastronomica. |