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LE CHIESE PERDUTE

di Giancarlo Baiocco

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7 - ORATORIO DEL CARMINE


L'edificio, sede della Confraternita di Maria SS. del Carmelo, fu eretto nel 1612 e occupava un'area sul fianco sinistro della Collegiata.

‘E stato demolito come pericolante nel 1937, insieme ad un gruppo di case medievali, per iniziativa di Aurelio Leoni, Commissario Prefettizio del Comune di Nettuno, per formare l'attuale piazza San Giovanni.

Vi si venerava la statua lignea, scolpita in un unico blocco, della Madonna del Carmine, posta ora nel vano d'ingresso della Collegiata; conservato è anche il Crocefisso dell'Oratorio che la Confraternita portava ogni anno in processione durante la festa patronale.

L'altare dell'oratorio, ricostruito nella cappella centrale della Collegiata, è sormontato da un frontone marmoreo, poggiato su due lesene con motivi floreali, culminanti con due delfini affiancati ad un calice Era stato donato nel 1612 da Giovanni Battista Costaguti, al tempo Foriere Maggiore dei Sacri Palazzi Apostolici dopo essere stato Tesoriere di Nettuno, forse in concomitanza con l'erezione dell'oratorio. Le lesene dell'edicola, i capitellini e l'architrave con teste di angeli alati sono un lavoro degli ultimi anni del Quattrocento, mentre il timpano con lo stemma dei Costaguti ha caratteristiche più tarde. Secondo A. Munoz che visitò l'oratorio nel 1913 è possibile che le parti quattrocentesche dell'edicola derivino da qualche monumento funebre della Basilica Vaticana antica, che si andava demolendo negli anni del loro trasporto a Nettuno. Le due iscrizioni che ricordano l'erezione del sacello, oggi murate nella parete sinistra della cappella, erano in origine nelle basi di sostegno dei pilastrini (1).

 

lasena di sinistra

GLOROSIAE VIRGINI
DEI GENITRICI
REGINAQVAE MVNDI
FVNDITVS ERECTVM
ORNATVMQUAE SACELLVM
PIE AC HVMILITER
OBTVLIT
ANNO DOMINI MDCXII

lasena di destra

IO.BAPT COSTAGVTA
IANVENSIS
PROTH. APOSTOLICVS
S.D.N. PAPAE PAVLI V
EORERIVS MAIOR
OLIM HVJVS TERRAE
THESAVRARIVS
ANNO AETATIS XLII

 


 

AUTORIZZAZIONE CONCESSA DALL' AUTORE GIANCARLO BAIOCCO

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