La chiesa, in asse con il moderno santuario di Santa Maria Goretti, a due tiri di sasso dal mare , era posta sulla prima pendice dell'altura che limitava a levante il pantano costiero del fiume Loricina; occupava il trivio formato da via dell'Intossicata, da via dell'Eschieto e dal tracciato che aveva sostituito la via Severiana.
Le prime notizie di questa chiesa risalgono alla metà del Millecinquecento; similmente a Santa Maria del Quarto, deve aver preso il posto di una cappellina dedicata alla Madonna, che a sua volta aveva forse sostituito un'edicola pagana nell'antico trivio. Il nome di Icona ed Iconetta dato a Nettuno, come in altre località del Lazio, a queste cappelle è la prova, secondo Rodolfo Lanciani, che la sostituzione deve essere avvenuta nel sesto secolo, quando il greco-bizantino era diventato la lingua ufficiale della chiesa di Roma.
Cona era il nome dell'immagine dipinta sull'altare di questa chiesa; conetta il nome di un'altra cappellina suburbana sulla via di S. Maria, generatrice della moderna chiesa del Sacro Cuore (1937).
La chiesina è presente senza nome nella pianta del 1558, opera di H. von Shoel (1). La cartografia successiva la indica in genere come Chiesa di San Rocco, in concordanza con il nome con cui veniva comunemente indicata dai Nettunesi, ancora conservato come toponimo. Nel Catasto Gregoriano del 1811 è presente come chiesa dell'Annunziata o di San Rocco.
L'edificio giunto ai nostri tempi misurava circa 114 mq; dall'ingresso un piccolo portico immetteva nell'unico vano interno, decorato con stucchi e marmi, e coperto da una volta schiacciata.
La facciata era sormontata da un timpano e limitata da due doppie lesene; al centro del timpano vi fu inserito, in epoca successiva alla costruzione, lo stemma circolare della Compagnia del SS. Sacramento.
L'altare era sovrastato da una nicchia affrescata con una Annunciazione: da un lato la Vergine, dall'altro l'arcangelo Gabriele e nel mezzo lo Spirito Santo sotto forma di colomba; ai piedi della Madonna vi era l'iscrizione: “Questa Cona l'ha fatta fare Mastro Cicco”.
Alla chiesa erano annessi cinque vani: due per la sacrestia e tre per il custode che aveva anche l'uso di una piccola vigna.
Dalla prima metà del Cinquecento fu sede della Confraternita di San Rocco a cui si deve, forse in occasione del Giubileo del 1550, l'acquisto delle tre statue lignee di San Sebastiano, di San Rocco e della Madonna delle Grazie, poste nell'unica nicchia che sovrastava l'altare.
La tradizione sulle circostanze della venuta a Nettuno delle statue, raccolta in forma scritta nel 1718, deve essere accettata in ordine alla comune origine inglese ed al tempo.
Anche il loro trasporto per mare e lo sbarco sulla riva prospiciente il fiume Loricina trova una certa conferma nella situazione commerciale di Nettuno, dove l'inagibilità dei porti romani di Astura e di Anzio, e la scarsa funzionalità successiva del Porto Innocenziano hanno sempre obbligato il carico e lo scarico delle navi con questa modalità.
La modestia e l'essenzialità delle linee architettoniche non contribuiscono a fissare una sicura datazione dell'edificio; gli elementi stilistici del corpo originario inducono tuttavia a confermare alla metà del XVI secolo la data della sua erezione. Nel 1616 il patronato della Chiesa passò alla più ricca Confraternita del Sacramento che ne tenne la cura per duecentotrentadue anni.
Provvide, fra l'altro, ad installare due velette per le Campane (1628), e a restaurare e decorare la nicchia con stucchi (1693): in questa occasione venne ritrovato l'affresco absidale dell'Annunciazione.
Restauri abbastanza radicali alle strutture furono eseguiti negli anni 1718-20; contemporaneamente fu sostituito l'altare. Nel 1728 venne affrescato il soffitto con un'Annunciazione. Nell'aprile del 1884 la chiesa ed il terreno annesso furono ceduti in uso perpetuo dalla Congregazione del SS. Sacramento ai Padri Passionisti, che vi costruirono un piccolo convento (1889).
Negli ultimi interventi, eseguiti dai Padri Passionisti, furono affrescate le pareti e la volta dove furono sostituite le pitture del 1728.
La chiesa fu chiusa al culto l'8 settembre 1908 ed abbattuta il 2 aprile 1909.
Nel 1904, a ricordo del martirio di Santa Maria Goretti, vi era stato eretto un monumento in marmo di Carrara, eseguito dallo scultore Raffaele Zaccagnini.
Alla spesa si provvide con una sottoscrizione dei lettori del settimanale romano Vera Roma . L'epigrafe fu proposta e pubblicata dallo stesso settimanale cattolico (2).
(1) La pianta, risalente al tempo del dominio della famiglia Colonna e nella quale è presente la chiesa di San Rocco, è stata falsamente datata al 1538 in una riproduzione ottocentesca.
(2) ALL'EROICA FANCIULLA - MARIA GORETTI - CHE IL 5 LUGLIO 1902 - DODICENNE - MORIVA IN DIFESA DELLA SUA ONESTA' - IL POPOLO CRISTIANO - PLAUDENDO A TANTO EROISMO - PER LA COMUNE ESULTANZA - QUESTO MONUMENTO ERIGEVA - IL 10 LUGLIO 1904
L'epigrafe venne modificata una prima volta dopo la traslazione dal cimitero di Nettuno delle spoglie della Martire (1929), ed in modo definitivo in occasione della loro sistemazione nella cappella del nuovo santuario. A
S . MARIA . GORETTI
CHE . A . DODICI . ANNI . IL . 5 . LUGLIO . 1902
SOCCOMBEVA . MARTIRE . DELLA . SUA . PUREZZA
IL . POPOLO . CRISTIANO . QUESTO . MONUMENTO . ERESSE
DAL . 1929 . AL . 1943
QUI . RIPOSARONO . LE . SPOGLIE
ORA . VENERATE . NELLA . NUOVA . CAPPELLA
ALLA . NOSTRA . GIOVENTÙ . PARLI . ELOQUENTE
L'EROICO . ESEMPIO
Nel cimitero cittadino, sul luogo della prima sepoltura, il Comune di Nettuno aveva posto alla base di un piccolo monumento l'iscrizione:
6 LUGLIO 1902
QUI RIPOSA LA SALMA VIRGINALE
DELL'EROICA MARIA GORETTI DODICENNE
IN ATTESA DI LEGALE AUTORIZZAZIONE
PER ESSERE TUMULATA
NEL SANTUARIO DI N. S. DELLE GRAZIE
OVE SORGE IL MONUMENTO
La colonna spezzata sulla quale è posata una colomba, poggiata sulla lastra sepolcrale, proviene da una tomba vicina, e vi fu collocata in occasione del suo inglobamento in quella della famiglia di Massimo Baiocco (1970).
La serie delle iscrizioni dedicate alla Santa si chiude con quella posta all'esterno della cappella eretta nel 1957, sormontata da un grande stemma di Pio XII.
SACELLUM
SACRI . CORPORI . DIGNE . ASSERVANDO
B . MARIAE . GORETTI . V . M
SODALES . A . CRUCE . ET . PASSIONE . JESU . CH
ASPICE . PIUS . XII . PONT . MAX
EREXERUNT . ANNO . SACRO . MIML
documentazione fotografica : esterno in V. Cerri, op.cit.; esterno , monumento S. Maria Goretti in A. Cempanari, op. cit. |