Nettuno, giustamente compiaciuta d'aver ottenuto il 24 febbraio dell'anno scorso il titolo di città, sta mostrando grande interesse a riscoprire i personaggi che nel corso dei secoli le hanno dato lustro e può già vantare un ricco ventaglio di iniziative, tese a valorizzare il suo patrimonio culturale e le sue antiche vicende storiche. Questo vivo interesse l'ho potuto sperimentare personalmente già l'anno scorso, quando il pomeriggio del 12 aprile il Sindaco, avvocato Vittorio Marzoli, volle mettermi a disposizione la Sala Consiliare del Palazzo Municipale perché vi commemorassi la figura del mio confratello fra Orsenigo, che meritò di divenire cittadino nettunese.
L'interesse agli avvenimenti del passato mi rallegra profondamente, non solo perché con esso ci accostiamo al modello ineguagliabile di Colei che sapeva custodire gelosamente dentro di sé il ricordo di tutto ciò che le era accaduto (cf. Lc 2, 51), ma soprattutto perché ogni volta che scrutiamo le vicende passate, anticipiamo l'eternità. Le vignette sul Paradiso, un po' puerilmente, usano mostrarci le anime pizzicare l'arpa su qualche nuvoletta, ma sarebbe davvero tediosa un'eternità marcata unicamente dal quieto trillo delle corde. Al contrario, il Paradiso è un tuffo al cuore, struggente ed interminabile, all'incontrare Colui che ci ha amato fin dal primo istante. Tutto il nostro essere vibrerà in perpetuo di quest'incontro e di questa scoperta. Il tempo si fermerà ed una sola delle facoltà che avevamo nella vita terrena, potrà essere ancora esercitata: la memoria. Ripercorreremo con essa ogni istante della nostra vita terrena, ma con lo sguardo di Dio, che ci permetterà di comprendere quanto Egli fosse presente nella trama quotidiana delle nostre vicende, perdonando i nostri sbagli e dandoci forza per superarli. Quell'esercizio di memoria darà sapore e intensità al nostro rapporto d'Amore con Dio.
Mentre stiamo su questa terra, il nostro sguardo al passato non può avere la stessa profondità, però quel tanto che riusciamo a scoprire, ci anticipa, sia pur pallidamente, la visione che un giorno alimenterà la nostra gioia senza fine.
Se proviamo a guardare alla Storia di Nettuno con gli occhi di Dio, probabilmente scopriremo che una delle più importanti vocazioni di questa città fu di diventare faro al mondo con la figura di Santa Maria Goretti. Più studieremo, più scopriremo la lunga trama che preparò la santità della Goretti. Una trama che ha il suo primo anello importante in don Temistocle Signori, che chiamò a Nettuno i Passionisti ed i Fatebenefratelli. Gli uni avrebbero assicurato quel ministero capillare nelle campagne che avrebbe raggiunto la piccola Goretti. Gli altri, grazie allo zelo di fra Orsenigo, avrebbero fondato a Nettuno quell'ospedale, il cui cappellano avrebbe aiutato la fanciulla a coronare col perdono l'epopea del suo martirio. Ben vengano dunque ulteriori studi sui personaggi chiave della vicenda gorettiana, uno dei quali può essere considerato fra Orsenigo. Abbiamo provato a tracciarne la sua prima biografia documentata, ma il campo rimane aperto ad altri ricercatori e proprio in tale ottica chiudo queste mie pagine con la lista delle voci bibliografiche che ho rintracciato su di lui, affinché essa costituisca il punto di partenza di future più accurate biografie.
Aggiungo a postilla il mio sentito grazie ai tanti che mi hanno aiutato dall'Europa a rintracciar dati, in modo particolare: il dottor Agostino Appiani, in Brianza; la dottoressa Lucia Sandri nell'Archivio di Firenze; Fabrizio Pagani nell'Archivio Diocesano di Milano; padre Giuseppe Zane nell'Archivio Diocesano di Albano; Margot Carbacho Reguera nell'Archivio dell'Ordine in Granada; Chiara Donati nell'Archivio Generalizio dei Fatebenefratelli in Roma; il segretario di Redazione della rivista milanese "Fatebenefratelli", Elvio Frigerio; l'attuale cappellano di Perugia, fra Bartolomeo Coladonato, il collega medico fiorentino, dr. Sergio Baratri e gli amici romani ingegner Gaetano Perrone e Clodio Fatello Orsini, per le ricerche condotte nelle Biblioteche delle loro città.
Ed infine un sentito grazie al Sindaco di Nettuno, che mi ha ripetutamente incoraggiato a scrivere questa biografia, e ad Alessandro Tofani, che l'ha diffusa in anteprima, inserendola per intero nel sito nettunocitta.it. |