ENRICO COLEMAN
(Roma, 1846-1911)
Toro nella Campagna Romana
Acquerello su carta, (cm 36x25),
firmato in basso a sinistra e datato (1876)
Collezione privata
E. Coleman fu considerato il "capogruppo" tra gli artisti della Campagna Romana, la sua opera è infatti interamente dedicata agli aspetti grandiosi, a volte cupi, di questo territorio. L'alta qualità con cui ritrasse questi paesaggi e l'intimo sentimento che da essi traspare rileva la sua acuta osservazione e la sua bravura tecnica. Sono ambientazioni in cui la presenza degli ammali (cavalli, bufali, tori..), spesso affiancata dall'immagine dei butteri, colti nella loro quotidianità, è predominante. Anche il quadro qui esposto impone la massiccia presenza del toro, in primo piano, affiancato dagli altri in lontananza. L'animale è ritratto con amorevole naturalezza ma anche con acuta osservazione. Coleman è stato giustamente considerato l'interprete più suggestivo di questi desolati e malinconici paesaggi.
Bibl.: P.ANDREA DE ROSA cit.
Sìlvia Marigliani