Andrea Sacchi è pittore e architetto, iniziatore e massimo esponente della pittura classica a Roma nella prima metà del secolo XVII.
La tradizione lo vuole nato a Nettuno, da un pittore di modeste qualità, Benedetto Sacchi. Ma Ann Sutherland Harris (1), che nel 1977 ha pubblicato una completa biografia del pittore, ricava dal suo testamento che il vero padre sarebbe un certo Niccolo Pellegrini da Fermo. Benedetto Sacchi sarebbe, quindi, solo il suo padre adottivo. La data della sua nascita è fissata al 30 novembre 1599.
Secondo Giuseppe Brovelli Soffredini (2), il padre sarebbe Giacomo. Il 29 ottobre del 1608 -scrive Brovelli Soffredini- Giacomo Sacchi, padre di Andrea, con istromento del Notaio Ferdinando De Battisti nominava un tal Domenico Banconi esecutore testamentario e lasciava un censo annuo di scudi sette a favore del Convento e Chiesa di San Francesco in Nettuno, ove il detto Giacomo aveva una cappella gentilizia nella quale i religiosi, ogni anno, dovevano celebrare una messa secondo la volontà del testatore. Il legato è descritto in una lapide posta nella parte destra della Chiesa suddetta e, per primo, figura scritto il nome di <Giacomo Sacchi di Nettuno>".
Il padre lo mandò a scuola di Giuseppe Cesari, detto il Cavalier D'Arpino, dove imparò l'arte del dipingere, copiando le opere di Raffaello, di Polidoro da Caravaggio, le statue e i marmi antichi. Poi passò alla scuola del bolognese Francesco Albani, che lo introdusse nell'ambiente dei fratelli Agostino, Annibale e Ludovico Carracci, innovatori della pittura del seicento emiliano e romano.
Le sue opere principali sono il "Miracolo di San Giorgio" (cappella Clementina di San Pietro in Vaticano), il "Miracolo di San Gregorio (Roma, Museo Petriano); il "Transito di S.Anna" (Roma, S. Carlo ai Catinari), il "Miracolo di S. Antonio (Roma, Chiesa dei Cappuccini), la "Allegoria della divina sapienza" (Roma, palazzo Barberini), il "Noè ebbro" (Berlino, Kaiser-Friedrich Museum). E poi affreschi in Palazzo Sacchetti di Castel Fusano, il "Caino e Abele" (Roma, Galleria Barberini), la "Purificazione della Vergine" (Perugia, Pinacoteca), un gruppo di tele per il Battistero Laterano, la "Visione di San Romualdo" (Pinacoteca Vaticana). Una pala del Sacchi con una "Madonna di Loreto con Bambino" sovrasta l'altare di San Francesco a Nettuno.
In architettura conosciamo un progetto di ristrutturazione del Convento della Minerva a Roma e il Battistero di Costantino in Laterano.
Andrea Sacchi morì a Roma il 21 giugno 1661. Il suo allievo Pier Paolo Naldini gli dedicò il monumento funebre in S. Giovanni in Laterano.
Ricorrendo i quattrocento anni della nascita, il Comune di Nettuno gli ha dedicato una straordinaria mostra delle sue opere più celebri, nel Forte Sangallo dal 20 novembre 1999 al 16 gennaio 2000.
BENEDETTO LA PADULA
NOTE
1 - Ann Sutherland Harris, Andrea Sacchi, Oxford, 1977, 100Libri per Nettuno, inv. 031. Per un maggior approfondimento, vedi anche Bianca Tavassi La Greca (a cura di), Vite di Andrea Sacchi, di Giovanni Pietro Bellori (1615-16969) e Giovanni Battista Passeri (1610-1679), Anzio 1999, 100Libri per Nettuno, inv. 051; Rocco Paternostro, Dilettevole inganno e ingegnosa meraviglia - Studi su Antonio Ongaro, Andrea Sacchi, Paolo Segneri, Nettuno 2003, 100Libri per Nettuno, inv. 372; Antonio D'Avossa, Andrea Sacchi, Roma 1985, 100Libri per Nettuno, inv. 070; Comune di Nettuno-Regione Lazio, Andrea Sacchi, Catalogo, Roma 1999, 100Libri per Nettuno, inv. 062
2 - Giuseppe Brovelli Soffredini, Neptunia, Roma, 1923, pagg. 124 e segg., 100Libri per Nettuno, inv. 047 |