Il Cinquecento è per Nettuno il secolo in cui nasce la Fortezza dei Borgia.
Da ora in poi sarà anche ricordato come il secolo dello Statuto: due fatti importanti, fondamentali per una collettività umana, ma anche due simboli, due segni, sopravvissuti al tempo, che rappresentano la dignità e la fierezza di questa popolazione.
Il Forte Sangallo rappresenta la difesa del territorio dagli assalti per mare, la sicurezza dei cittadini e dello Stato, la ricchezza economica del territorio.
Lo Statuto rappresenta le garanzie dell'ordinamento, l'organizzazione dello Stato, la certezza del diritto.
Territorio, popolazione e ordinamento sono i tre valori costitutivi dello Stato. Lo Statuto di Nettuno fu firmato da Marcantonio Colonna II, figlio di Ascanio e di Giovanna d'Aragona. Il tempo è quella fitta trama di chiari e scuri propri del sedicesimo secolo, fatto di guerre interne e internazionali, intrighi di corte e tradimenti, di Riforma e Controriforma, ma anche un secolo di grande fermento culturale e artistico, il secolo del Rinascimento, il trapasso dal Medioevo all'Età Moderna.
La pubblicazione dell'antico Statuto di Nettuno è un risultato raggiunto, è il coronamento di un'aspirazione, coltivata fin dall'inizio della nostra ricerca e raccolta di documenti e libri, ma è anche un punto di partenza per nuove ricerche storiche. E un merito che riconosco al personale dei miei uffici di staff ed è anche un merito che voglio riconoscere all'amico Vincenzo Monti, il quale collabora con noi ogni giorno, che condivide con noi l'emozione di un ritrovamento, che generosamente arricchisce il nostro fondo bibliotecario "l00Libri per Nettuno" con tante donazioni. L'ultima è stata proprio questo Statuto, che da tempo stavamo cercando.
Ho riconoscenza anche per il nostro gruppo di volontari de "Il Tridente", che svolgono pazienti e attente ricerche nell'Archivio Storico Comunale al Forte Sangallo. E infine, ma non per ultimi, sono grato ai numerosi collaboratori Pietro Cappellari, Maria Luisa Del Giudice, Enzo Franza, Luigi Galieti, Massimo Iacopi, Fabrizio Salberini, Alberto Sulpizi, che Benedetto La Padula è riuscito a coinvolgere intorno a un progetto molto ambizioso e realizzato abilmente in pochissimo tempo.
Questa pubblicazione è destinata ai miei concittadini e ai giovani di Nettuno, nel rispetto di tutti, senza avere pretese accademiche, né storiografiche. E' una prospettiva che si apre, non un discorso che si chiude. Auspico che altri, ricercatori, cultori di storia patria, studenti superiori e universitari, mossi dalla nostra stessa passione, possano trovare qui stimolo e spunti per approfondire, ampliare, sistemare con metodo scientifico le ricerche su Nettuno. Confido anche che le diverse Università frequentate dai nostri studenti vogliano affidare specifiche tesi di laurea, mirate all'approfondimento degli studi sul territorio.
Questo libro è la coltivazione dei nostri sentimenti di appartenenza al territorio. Esso costruisce, con le oltre trenta pubblicazioni delle Edizioni del Gonfalone, l'identificazione di un popolo con i suoi valori fondanti, perché esso li riconosca sempre vivi, anche nel fluire del tempo, li difenda con dignità e li promuova con orgoglio.
Su questo percorso, il 24 febbraio 2003, Nettuno ha ottenuto dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il conferimento del titolo di Città e il 17 aprile 2004 il conferimento della Medaglia d'oro al Merito Civile, per il suo tragico coinvolgimento nella seconda guerra mondiale, con lo Sbarco degli Alleati del 22 gennaio 1944. Le ricerche e gli studi, che si sono moltiplicati in questi ultimi anni, grazie all'impegno e collaborazione di Università, Centri Studi, ricercatori privati fanno riemergere ogni giorno dalla dimenticanza centinaia di informazioni e notizie, che arricchiscono la nostra identità di popolo. In questo modo la memoria storica di Nettuno si fa identità di una popolazione.
E doveroso, infine, ma lo faccio anche con piacere, ringraziare la società Colgate -Palmolive, per la sponsorizzazione di questa iniziativa editoriale, nel segno di una ricercata e apprezzata collaborazione tra pubblico e privato per la crescita sociale della nostra comunità.
Nettuno, giugno 2005
VITTORIO MARZOLI |