II porto di Astura è frutto di un'avanzatissima tecnica largamente sperimentata e codificata dal grande architetto Vetruvio nel suo trattato elaborato tra il 10 e il 31 a.C. Le dimensioni dovettero richiedere altissimi costi economici, eccessivi per l'esigenze di uno scalo privato per questo la presenza di un porto di queste dimensioni è la prova che la villa, almeno da un certo momento, era possedimento imperiale.
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