Nei 300° anniversario di Segneri, il 24 dicembre 1924. lo scienziato nettunese Luigi Trafelli da per l'occasione alle stampe un suo volumetto "P. Paolo Segneri s.j. riforma contro la ragion di stato''
". . .la sorte ti fece nascere privilegialo d'intelligenza -scrive Trafelli- in quella piccola terra di Nettuno che sembra eccezionalmente conformata e destinala ad accogliere, entro un orizzonte ampolissimo e magico, gli elementi più delicati all'addio commisti ai motivi più orridi della, tragedia. Tu certo dovevi avere anima di poeta, perché sei nato ed hai passato la, tua infanzia in quel minuscolo paese, semplice e onesto (com'era tre secoli fa, sicuramente), situato tra la solitudine solenne de" campi e delle selve, da una parte, e il misterioso infinito del mare, dall'altra essendo tutto il cielo liberamente visibile dalla casa tua, che dominava le altre più umili circostanti. L'intelligenza e la vergin coscienza si sviluppavano e riplasmavano sotto le impressioni di quell' ambiente singolare, entro cui Natura manifesta particolari incanti di serenità e di dolcezza e pur tutti gli orrori delle tue tempeste: tra accordi e disaccordi di luci e di colori; tra contrasti e sfumature ineffabili di chiarori e dì ombre, sul mare, cosi come di vita lussureggiante e di squallore, sulla terra: lungo tutto il panorama che si presenta dalle due bande della linea, che segna il profilo del golfo, dalla Torre dei Frangipane (nella punta di Astura ) ai ruderi del Porto di Nerone (nella punta di Anzio). Allora, le rive del golfo erano sguarnite delle ville, grandi e piccole, che oggi richiamano alla mente ricchezze ed ozi, e solo rari gruppi di capanne e di umili case di pescatori imprimevano segno di vita alla silenziosa costa, che dal paesello si stenderà da una parte e dall'altra. E io ti indovino fanciullo vivace e curioso, accompagnato e vigilalo dall'amorosa, e colta mamma donna Guendalina nelle passeggiate e ne trastulli sulla libera e salubre spiaggia interrogar quella e ascoltarla attento, pensoso, spesso restando commosso alle sue parole ".
Luigi Traffelli nasce a Nettuno il 7 Giugno 1881. da Giovanni Trafelli e Teresa Mariani, secondo di cinque figli. Dopo aver frequentato a Roma il Ginnasio Terenzio Mamiani e il Liceo Nazareno. si iscrive nel 1899 alla Facoltà di Scienze dell'Università di Roma. dove nel marzo 1903 consegue la laurea in matematica con il massimo dei voti, discutendo la tesi sul ''Problema d'inversione degli integrali definiti", Relatore il professor Vito Volterra. Vincitore di una borsa di studio della Fondazione Corsi all'Università di Roma, compie nel 1903-1904 un anno di perfezionamento in fisica matematica presso lo stesso maestro Volterra: contemporaneamente segue i corsi di lezioni ed esercitazione e sostiene tutti gli esami occorrenti al conseguimenento della laurea in fisica.
A Liegi. presso l'Istituto Monlefiore dell'Università. diretto dai prof. Eric Gerard, si dedica ai suoi studi preferiti di ingegneria elettrotecnica. All'estate del 1905 risale il suo geniale lavoro giovanile inerente all'invenzione di quel "nuovo tipo di dinamo unipolare a corrente continua" che rappresenta quanto di più perfetto si sia fatto nel campo. Questa invenzione è oggetto di una brillante tesi sperimentale di laurea in fisica, sostenuta con il massimo dei voti nell'Università di Pavia nel marzo 1906 {relatore, il professor Salvioni) ed è subito dopo brevettata in Italia ed in Ungheria (congiuntamente all'amico ingegnere Antonio Trua). Seguono, negli anni successivi, una serie di importanti pubblicazioni sull'argomento, alcune delle quali sono riportate nel volume "Argomenti di scienza pura e applicata", distribuito nel 1938 a varie Università Italiane. Si spegne a Nettuno il 10 Dicembre 1942.
Un'ampia raccolta dei suoi scritti è stata donata al Comune di Nettuno dalle pronipoti di Trafelli, Carla e Franca Podo. Luciana e Maria Teresa Vncovich ed è conservata nello speciale fondo "100Libri per Nettuno. |