La piazza dove oggi viene ricollocalo il busto di Segneri e intitolata alle due famiglie che qui avevano le loro case: i Segneri e i Soffredini.
E' stato curioso seguire la vicenda della intitolazione della piazza, così come l'hanno scoperta i nostri ricercatori del gruppo volontario "Il Tridente", nell'archivio storico comunale.
Il 6 febbraio 1907, sindaco-presidente Angelo Combì, il consiglio si riunisce per ascoltare l'interpellanza dei consiglieri Giuseppe Brovelli Soffredini e Giovanni Valeri-Mancinelli.
Quest'ultimo ricorda che in un contratto del 1718 la signora Vittoria Segneri in Nunez, ultima di quella famiglia, e Pietrantonio Soffredini dichiararono che l'area già coperta dalle demolite casupole si dovesse ritenere di comune diritto delle due famiglie Segneri e Soffredini. E ciò per avere il Pietranitonio Soffredini pagato alla famiglia Segneri un corrispettivo in danaro in occasione della costruzione di un fabbricato in quella piazza. "'In relazione a questo fatto - continua la deliberazione consiliare- l'avvocato Calcedonio Soffredini il 23 luglio 1870 fece domanda al consiglio perché in quella piazza si collocasse una epigrafe onde ricordare ai posteri che era diritto acquisito delle famiglie Segneri e Soffredini e loro successori ed eredi, e contemporaneamente chiese che la denominazione della piazza fosse determinata in piazza Segneri-Soffredini". cosa che il consiglio comunale concesse con deliberazione 13 settembre 1871". La targa con l'iscrizione venne poi rimossa di notte da ignoti e in seguito venne sostituita l'iscrizione di ""piazza Segneri". Soffredini e Mancinelli chiedono, dunque, che venga rispristinata la prima iscrizione con doppia intitolazione. Il consiglio approva.
Ma il 2 settembre 1924, il Commissario Prefettizio Giuseppe Bucarelli torna sull'argomento.
''Considerato che detta piazza-delibera il funzionario- fu sempre chiamata unicamente e giustamente "piazza, Segneri", in memoria del più grande oratore secentesco, nato in Nettuno, e che abbia avuto l'Italia. Ritenuto che il motivo addotto alla predetta deliberazione fu quello della comproprietà da parte di famiglie private di una porzione della piazza ove sorgevano una volta, alcune casupole di proprietà Segneri e Soffredini. Ritenuto che tale fatto non può giustificare l'avvenuta arbitraria modificazione del nome originario che è quello glorioso di Paolo Segneri,, al quale si è così accomunato quello modesto della famiglia Soffredini e ciò per erronea valutazione detta importanza che debbono avere le denominazioni delle strade e pubbliche piazze. Osservato che giustamente la cittadinanza di Nettuno da un cinquantennio male sopportò l'aggiunta "Soffredini" al casato del proprio sommo figliolo, che fu vanto nazionale e. che pertanto a varie riprese la lastra di marmo recante l'anacronistico "Segneri-Soffredini" venne rimossa, rilevando l'insofferenza della popolazione. Atteso che -contìnua il Commissario- nella imminenza delle onoranze a Paolo Segneri, nel terzo centenario della nascita, il Comune sta provvedendo al restauro della casa ove Egli nacque, colla sistemazione radicale della piazza, e che in tale occasione ritiene strettamente doveroso di, consacrare unicamente alla memoria del Sommo oratore la piazza predetta, interpretando così l'unanime sentimento espresso al Commissario Prefettizio dalla Cittadinanza Nettunese da vario tempo e in varie forme, delibera di denominare "Piazza Paolo Segneri" la piazza attualmente denominata ''Piazza Segneri-Soffredini".. revocando per questa parte la deliberazione 6 febbraio 1907., n. 24".
E non finisce qui.
Il 31 ottobre 1928 un altro Commissario Prefettizio revoca a sua volta la deliberazione del suo predecessore e ripristina alla piazza la doppia denominazione "Piazza Segneri-Soffredini". come oggi è.
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