L'aver voluto dedicare un intero volume alla sanità della zona di Nettuno, in occasione della ricorrenza del cinquantesimo del "Gonfalone", è un opera meritoria che da luce alla storia di quest'attività. Le opere umanitarie e sanitarie a favore della popolazione di Nettuno, sono state sostenute., fino ad un passato recente, da istituti religiosi che si sono susseguiti e consolidati nel tempo come dimostrato nel tuo libro. Come tu ben scrivi, Nettuno, come altre zone della costa laziale e giù sino a Terracina e Fondi, ha acquistato importanza nella lotta alla malaria, malattia che deve agli studiosi italiani le sue conoscenze eziopatogenetiche e il trattamento imponendosi al mondo intero.
Ma il progresso medico e l'assistenza sanitaria non si sono fermati alla sola malaria. I tempi hanno maturato le leggi e le coscienze cittadine e fatto in modo che l'assistenza sanitaria venga rivolta sia ai malati che ai "fragili" di qualunque età e che sia oggetto di attenzione da parte delle autorità pubbliche oltre che del privato.
La coscienza di effettuare ove possibile questo connubio ha aguzzato l'ingegno per offrire il meglio al "cittadino bisognoso", favorendo la collaborazione tra le autorità competenti locali ed i privati. E' per questo che la città di Nettuno pensa con varie iniziative ai suoi anziani che., con il migliorare delle condizioni di vita, sono in continuo aumento. Da qui scaturisce l'interesse del privato nel territorio che si affianca al pubblico per risolvere i problemi nella solidarietà con un'assistenza adeguata. A tal proposito essi si sono già mossi da tempo creando centri per anziani, case di riposo, residenze sanitarie assistenziale e l'assistenza domiciliare.
Come tu sai, un nostro gruppo di medici e di imprenditori ha voluto anch'esso creare in Nettuno un ambiente accogliente per le persone anziane autosufficienti che trovandosi in particolari condizioni potessero vivere piacevolmente in un'atmosfera tranquilla, serena e protetta ove la solitudine, in mancanza di amicizia e di relazioni interpersonali potessero essere bandite. Questo modus vivendi è stato recepito dalle attuati autorità del Comune di Nettuno, tra le prime il "primo cittadino" e ciò, a me come medico ed agli altri come imprenditori, da forza per procedere su questa strada con un nuovo approccio ai bisogni della popolazione anziana del territorio, popolazione che come altrove è in continuo aumento con le relative problematiche legate a questo periodo della vita.
Credo che questa iniziativa da noi pensata sin dal 1988, possa ora realizzarsi proprio per l'apertura mostrata da chi, nel pubblico è cosciente della realtà degli anziani, conosce i loro problemi e vuole affrontare e risolverli con l'apporto del privato.
Sono certo che queste notizie ti siano già in parte note, ma te le volevo esternare direttamente ringraziandoti anche del supporto professionale che sinora ci hai dimostrato che esso continui nel lavoro comune per il benessere della popolazione nettunense.
Mi congratulo nuovamente con te per aver profuso il tuo impegno nella ricerca e nello sforzo di riportare alla ribalta lo sviluppo e l'assistenza sanitaria nel territorio di Nettuno che è parte integrante della storia della città.
Con amicizia.
Prof. Salvatore Pelargonio
Responsabile "Residenza Benvenuto" Nettuno
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