Alle nobili imprese, col divino aiuto condotte felicemente a termine, per la glorificazione della nostra Augusta Donna, Regina di grazie, si deve dunque aggiungere l'erezione d'un nuovo Santuario che sia in maggior rapporto colla dignità della venerata Effigie, colla devozione dei fedeli, e colla gratitudine pei tanti segnalati favori, pubblici e privati in ogni tempo ricevuti.

Ha già dato un bell'impulso all'impresa l'esimio Ing. Architetto Sig. Aristide Leonori, che pregato in proposito, ben volentieri ha eseguito gratuitamente il disegno di un nuovo magnifico Santuario in istile gotico, a tre navate ed a croce latina, sormontato da maestosa cupola, con in prospetto la torre campanaria del medesimo stile.

Lo splendido disegno, riprodotto su cartoline, e su fogli con relative notizie a stampa, verrà quanto prima reso di pubblica ragione, e largamente diffuso, allo scopo di raccogliere offerte dai benefattori per far fronte alla spesa occorrente.

L'opera, non si dissimula, è molto scabrosa e difficile, trattandosi non pur di costruire un nuovo Santuario (che dai calcoli approssimativi importerà la somma di circa lire 100,000) ma di esigere ancora una scogliera e relativo muragliene di difesa dagli assalti del mare, che tende a rodere sempre più il terreno su cui sorge la Chiesa attuale coll'annesso Ritiro de' RR. PP. Passionisti, che l'hanno in custodia.

Ma che non può lo slancio e la generosità dei fedeli per l'eccelsa Vergine, Madre di Dio, segnatamente sotto il dolcissimo titolo, col quale da noi s’ invoca, di Madre delle Divine Grazie? Si ha quindi tutta la certezza, che si faranno sforzi e sacrifici d'ogni maniera per raggiunger cosi nobile scopo.

E non saranno i soli Nettunesi che daran mano all'esecuzione della grande impresa, ma quanti han contezza della cara Immagine, della sua provenienza, del suo mirabile approdo, dei tanti favori, del culto e della venerazione che riscuote, vorranno certo venire in aiuto con generose elargizioni; non consentendo le ristrettezze economiche della popolazione indigena di attuare, da per sé sola, il grandioso progetto.

Possa il presente libriccino capitare in mano di facoltosi e devoti benefattori, da stimolarli a legare il proprio nome ai fasti imperituri della nostra amata Regina, concorrendo con vistose somme all'erezione del suo nuovo Santuario.

Nel mentre però ci adopriamo nell'erigere all'adorata Signora un Santuario più degno di Lei, dobbiamo procurare a tutt’uomo di addivenire noi stessi come tanti santuari viventi, ove possa il Signore abitar colla sua grazia, e la Vergine colla sua protezione, riformando i costumi, e modellando la vita sugli esempi del Redentore e della sua SS.ma Madre.

Prosegua la celeste Tesoriera a spandere copiosi favori sulla sua Nettuno, e su quanti La invocano e concorrono a glorificarla. Si degni anzi tutto, in mezzo agli attuali sconvolgimenti, di mantenere intatto nel cuore degl' Italiani, col suo dolcissimo culto, il tesoro inestimabile della fede, sorgente vivissima di ogni felicità temporale ed eterna.