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RISTRETTO DELLE
MEMORIE STORICHE
DI NOSTRA SIGNORA
DELLE GRAZIE

di
DON TEMISTOCLE SIGNORI

1905

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 VII - Il nuovo Santuario


Fu annunziato già nel programma delle solenni feste del 7° cinquantenario dall'approdo della taumaturga Statua di N. S. celebrato, come si è detto, nel 1900 ; che si sarebbero chiuse con una funzione del tutto singolare, qual’era la posa della prima pietra di un nuovo Santuario, Provocava una tal impresa il Santuario esistente, che sebbene costruito e decorato con una certa eleganza, tuttavia oltre l'essere piuttosto angusto, avea incominciato da qualche tempo a presentare delle lesioni, che fecero rimarcare la poca consistenza della fabbrica, non troppo bene fondata e malamente costruita.

Non competendo, a giudizio dei periti nell'arte, por mano a restaurarla, si pensò alla erezione di un nuovo Santuario da costruirsi dietro l'attuale, più dignitoso, e meglio corrispondente alla devozione dei fedeli. Quindi nel giorno seguente alla processione di ritorno, il 2 Luglio, sacro alla Visitazione, intitolato in altri termini " festa di N. S. delle Grazie, per il cumulo delle grazie, che la SS. Vergine recò colla sua visita alla Casa di S. Elisabetta, la sullodata Eminenza Sua Rma Card. Antonio Agliardi, Vescovo Diocesano, compiva, colla prescritta solennità del rito, la funzione della posa della prima pietra, firmandone insieme alle Autorità locali, Ecclesiastica e Civile, ed al Padre Passionista Rettore del Ritiro, la relativa pergamena racchiusavi dentro insieme a medaglie commemorative.

L'essersi peraltro poco appresso avanzato di molto il mare, e l'aver pregiudicato assai quel lembo di terra, su cui poggia il vecchio Santuario, fece sì, che venisse riputato atto di prudenza il sospendere l'impresa, sia per osservare il procedimento dell' onde sia per ponderare posatamente il da farsi. E difatti col tempo si è potuto meglio constatare la forza delle correnti marine, che tendono piuttosto ad avanzarsi in quel punto, come anche la crescente debolezza della fabbrica della Chiesa, che nell'ultima stagione invernale, si è dovuta chiudere alcuni giorni per precauzione e quindi assicurarla dalla parte di mare con saettoni, o puntelli.

Risulta dalle cose esposte 1' estrema urgenza di attuare il progetto della costruzione di un nuovo Santuario, in posizione più sicura dall' irruenza del mare. E siccome in questo lungo tratto di sponde bagnate dal Tirreno, le più prossime a Roma, non havvi un decoroso Santuario, che sorga ad onore dell'augusta Regina, mistica Stella del mare, faro di salute, porto dei naufraganti, qual degno monumento alle sue glorie e qual testimonio perenne delle sue beneficenze e della gratitudine del popolo cristiano ; così è bene che il Santuario da innalzarsi assuma la dovuta importanza, colmi un tal vuoto, e gareggi almeno per la struttura, con altri magnifici edifizi, eretti all' eccelsa Madre di Dio, dei quali fa bella pompa la nostra Italia da Lei singolarmente prediletta.





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