La veneranda Immagine di N. S. in proporzioni minori del vero, è scolpita in legno con bell' intaglio, ed in devoto atteggiamento. Vedesi assisa su di un seggio che nel 1900 Le fu rinnovato in legno di mogano con miglior gusto ed eleganza. Ha giacente nel grembo il Divin Pargoletto, che sorridendole amorosamente colla destra appigliasi al suo manto, e Le porge colla sinistra un pomo, simbolo delle grazie, di cui l'ha costituita Dispensiera. La Vergine, alla sua volta, sorregge colla destra il Celeste Fanciullo e colla sinistra riceve il simbolico frutto. Ha gli sguardi dolcemente inclinati su chi La rimira prostrato a' suoi piedi. Le balena in volto tale un'aria di maestà insieme e di dolcezza, che in quanti La riguardano, con occhio di fede, produce le più soavi impressioni. Sulla rosea veste si svolge dagli omeri intorno all'augusta persona un manto ceruleo, parimenti in legno, su cui campeggiano 72 stelle, che in origine erano dorate su gesso, ma essendo scomparsa la doratura, nel 1902, dalla pietà dei fedeli, destatasi con emulazione edificante, furono rese di oro effettivo, del valore di L10 ciascuna. I sui pie’ verginali, ogni anno fatti segno di miriadi di baci affettuosi, e però soggetti a consumarsi, fin dal 1770, Le vennero ricoperti con lamina d'argento. Due festosi angeletti Le sorreggono intorno al capo venerando un'aureola di stelle parimenti di argento (1).
Oltre il detto ornamento, la S. Immagine nella ricorrenza della sua solennità, si abbellisce colle corone d'oro, donate dal Rmo Capitolo Vaticano; con gioie offerte dai devoti e sistemate in bell'ordine sul petto della Vergine e del S. Bambino (, con braccialetti d'oro di squisito lavoro (2) e con sovrammanto di seta bianca ondata, recamato stupendamente in oro(3).
Non ostante la sua pregevole antichità, che non si conosce a qual epoca rimonti, il devoto Simulacro conservasi mirabilmente intatto contro le ingiurie del tempo, e quantunque, in varie parti della superficie, presenti delle corrosioni e tarmature, nondimeno nell'interno il legno ha tutta la sua durezza, da sfidar la forza dei secoli futuri. Né sì crede fuor di proposito ravvisare anche in questo un tratto provvidenziale della Bma Vergine, che veglia di certo alla conservazione della venerata Effigie, pegno prezioso di sua speciale predilezione per Nettuno.
Su tale argomento giova notare il funesto incidente, occorso nella processione di venuta della S. Immagine la sera del sabato 9 maggio 1903 (4), Nel cambiarsi di spalla i quattro portatori della macchina, .accadde, che uno d'essi, per involontaria disattenzione, non si trovasse pronto a sobbarcarsi nuovamente al peso, e quindi la macchina stessa ebbe a
dare un terribile tracollo. Non si può spiegare altrimenti, se non per una special provvidenza di Maria SS. come, avendo la macchina, bastantemente greve, perduto d’ improvviso l'equilibrio, si fosse ad un tratto dalle persone circostanti, non preparate a questo movimento, potuta rimettere nello stato normale. Non è davvero un'esagerazione il volere, anche in tal fatto, riconoscere una prova della predilezione di N. S. che non contenta di averci regalata la sua prodigiosa Immagine, ce la conserva ancora in modo così mirabile (5).
Siccome poi le S. Immagini, ricavate dall'originale, sono mezzo assai opportuno per propagare ed accrescere le devozione; cosi molte, in varie epoche, ne furono riprodotte coi vari sistemi, che presenta l'arte. Fra queste va meritamente segnalato il quadro ad olio, eseguito con molta valentia e trasporto d'affetto, nel 1901, dal giovane pittore Sig. Giuseppe Brovelli-Soffredini, nostro concittadino, come quello che più d'ogni altro si accosta all'Originale, e ne ritrae bellamente le celesti fattezze. Si deve al medesimo anche altro magnifico disegno in lapis rappresentante la S. Immagine collocata sulla macchina,. dal quale si ricavarono copie in fototipia di varie dimensioni. Benedica la SS. Vergine il genio del bravo artista, sicché riesca fecondo di altri lavori per la sua glorificazione.
NOTE
{1) Rinnovata in forma più grande, nel 1900, a spese della Signora Duchessa D. Maria Borghese.
(2} Offerti in uno slancio d'amore da varie Signore e Signorine benefattrici nel maggio 1902.
(3) Fu cospicuo dono del R.mo Mons. Can. D. Benedetto Brovelli-Soffredini nel 1900. Costò circa lire 400 e fu lavorato dalle Figlie del S. Cuore del Conservatorio Neofite in Roma.
(4) Stante il tempo contrario, si dovette rimandare la festa alla 2a Domenica di maggio.
(5) Ad impedir che si rinnovino simili inconvenienti sono stati destinati 12 Confratelli dei SS. Sacramento, che con special divisa portino ed assistano nelle processioni la S. Immagine. |