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RISTRETTO DELLE
MEMORIE STORICHE
DI NOSTRA SIGNORA
DELLE GRAZIE

di
DON TEMISTOCLE SIGNORI

1905

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 V - L'annua festa


La solennità di N. S. delle Grazie, da tempo immemorabile trovasi fissata alla prima domenica di Maggio. Il modo di celebrarla, vale a dire le due imponenti processioni della venuta e del ritorno, le acclamazioni unanimi, fragorose, incessanti, l'entusiastica accoglienza della Sacra Immagine nell'interno del paese, le varie e belle funzioni religiose che si succedono, le cordiali dimostrazioni di affetto, tutto insomma l'assieme imprime alla festa un tal carattere, da doverla a buon diritto denominare un trionfò di fede, di devozione, di amore.

Si premette un triduo di Messe solenni, con analoghe preghiere, celebrato dal Rmo Capitolo nel Santuario (1), e ciò in adempimento del pio Legato, fatto dalla b. m. di Pietro Brovelli, per gli Atti Marucchi Not. e Canc. Vescov. di Albano, sotto il giorno io dicembre 1823.

Terminato il triduo, si estrae dalla nicchia la Sacrosanta Immagine ed abbigliata, come si è descritto al paragrafo II, si colloca sopra di una macchina maestosa, avente la base in forma di nave, galleggiante su mare in burrasca, sorretta da un mostro marino in forma di balena, che sporgendo all'uno de' capi, forma la prua del naviglio. Siffatta configurazione venne ideata, sia per ricordare la prodigiosa venuta di N. S., sia per esprimere con ardimento poetico, l'esultanza dei pesci, quasi godessero di portare in trionfo sul proprio dorso un tanto tesoro. S'innalzano sulla base due grandiose volute, da cui sporgono bracci con candele e che sorreggono una ben ampia corona. Serve di fondo alla macchina una copiosa raggiera, sulla quale campeggia un gruppo d'Angeli, rappresentati con teste alate, il tutto in legno dorato (2).

Situata la veneranda Effigie sul trono descritto, sfolgorante di viva luce, nella sera del sabato precedente la prima domenica di maggio, con decorosa processione, percorrendo le vie principali del paese, fra le continue ovazioni del popolo e le più gaie dimostrazioni di allegrezza, la si conduce nella Collegiata, disposta con vago addobbo a riceverla, e vien collocata sull'ara massima.

Spunta l'alba del dì festoso salutata da allegro sparo di mortari e suono giulivo di sacri bronzi. Alle numerose Messe e Comunioni dei fedeli succede il Pontificale d'un Mons. Vescovo, che si ha cura d'invitare, accompagnato da scelta musica, e tramezzato da Panegirico di valente Oratore. Nel pomeriggio il canto de' secondi vespri, la cara funzione del Mese Mariano, la benedizione del SSmo; e quindi i pubblici giuochi, le vaghe luminarie, i brillanti fuochi di artificio fan degna chiusura alla solennità del giorno.

Fino ai tempi presenti si costumò tenere esposta nella Collegiata la Sacra Immagine per un ottavario e quindi con altra decorosa processione restituirla alla sua sede.

Se non che a secondar lo slancio e la devozione dei fedeli inverso l'amata Signora, si credette opportuno negli ultimi anni di appagarne i pii desideri, col protrarre l'esposizione della cara Immagine sino alla chiusura del Mese Mariano. La prova, ha dato finora dei buoni risultati, in quanto che una vera gara si è suscitata nel popolo, sia col mantenere all'altare il dovuto decoro, mediante le offerte di cera, di olio, di fiori; sia col contribuir l'elemosina per la Messa quotidiana, cantata ad onor della Vergine (3) ; sia coll'affluir numeroso a venerarla, specialmente nel devoto Esercizio della sera, reso più giulivo e commovente dal canto delle Figlia di Maria, che dolcemente inneggiano all'Immacolata Regina {4). Continuando un tal fervore si spera poter definitivamente stabilire la nuova costumanza.

E qui trattandosi dell'annuale ricorrenza di N. S. , torna a proposito far menzione delle sontuosissime feste celebrate in suo onore nel 1900. Cadendo in tal anno il 7. cinquantenario dal faustissimo approdo dell'insigne Simulacro, se ne volle solennizzato l'avvenimento nel miglior modo possibile. Quindi in tutte le domeniche di giugno (5) ebbero luogo solenni Pontificali Panegirici di distinti Oratori, musiche eccellenti, graziose luminarie, pubblici ed allegri divertimenti. Si tennero ancora nella Chiesa Collegiata due brillanti accademie di belle lettere, di suoni e canti. Pose il suggello la prima domenica di luglio coll'ultimo Pontificale, reso più imponente dall'assistenza di S, E. R. il Card. Antonio Agliardi Vescovo Diocesano, e colla magnifica processione di ritorno,che si effettuò nel pomeriggio.

 

NOTE

(1) Per diritto riservatesi dal Capitolo nella Convenzione stipulata coi RR. PP. Passionisti

(2) Incendiatasi per disgrazia la vecchia macchina, (a mattina del 3 marzo 1900, nel mentre su di un carro trasferivasi a Roma, per rinnovarne la doratura, fu subito colle oblazioni dei fedeli ricostruita sullo stesso disegno più elegante e perfezionato, impiegandovisi la somma di L. 1625.

(3) Durante l'esposizione della Sacra Immagine ogni giorno si canta una Messa ad onor di Maria SS. Qualora manchi il benefattore, che offra l'elemosina, il Capitolo supplisce gratuitamente.

(4) Va ricordato a scopo di onore e gratitudine l'egregio Maestro di Musica, Sig. Alessandro Giacchetti, per aver messi in dolcissime note vari canti intitolati a N. S. ed armonizzate in multiformi soavi concenti te sue Litanie. Si abbia dall'augusta Signora condegno ricambio di beneficenze.

(2) Stante l'accennato incendio della vecchia macchina, si dovettero rimandar le feste al mese di Giugno per dar tempo agli artisti di costruire la nuova.





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