La vecchia stazione nata nel 1884 e sostituita da quella nuova nel 1934.
Si è realizzato un nuovo tracciato spostato nell'entroterra e posto in galleria ed in trincea per non interferire nello sviluppo urbanistico della cittadina. - Sindaco: Giovanni Colozzi.
Questa è del 1905. - Sindaco: Angelo Combi. Quasi disabitato il lungomare di ponente, se si eccettua la parte più prossima al centro cittadino. A destra: la Casa Divina Provvidenza, da poco costruita. In alto, tra gli alberi: villa Costaguti (Villa Borghese).
Giornata di festa a Nettuno durante la stagione fredda. Gli alberi sono senza chioma. Quasi tutti gli uomini in piazza con tanto di giacca e di cappello, ma senza la cravatta. L'uso di questa specie di abbigliamento che i Francesi tolsero ai Croati nel secolo XVII quando andarono a guerreggiare in Francia, non era ancora conosciuto a Nettuno. E le donne? Le donne erano tutte in cucina: mancava poco all'ora di pranzo.
Il palcoscenico è sempre quello: piazza Umberto I. Cambia la scena: una botticella tra una cinquantina di persone. E' mezzogiorno. Ai tavoli del bar Mennella : nessuno.
A destra il premiato Forno elettrico. Non ricordo il nome di quel signore biancovestito col suo bastone tra le mani, nel mezzo della scena.
Il Forte Sangallo affossato tra la pietra arenaria, costruito probabilmente attorno ad una torre isolata preesistente.
Lo Stabilimento Massarelli sulla spiaggia di San Rocco.
La scena è dell'estate 1927.
Al Santuario manca ancora il campanile, che sarà costruito nel 1930.
Anche questa è interessante. Mostra sullo sfondo l'antica chiesina di San Rocco e, dietro, la zona del Poligono d'artiglieria. I pali per l'illuminazione posti già in fila fanno pensare prossima la Festa di maggio.
La Mensa Ufficiali della Scuola di Tiro di Artiglieria, demolita dalla guerra nel 1943. Era situata a lato del Palazzo degli Ufficiali, alle spalle del Forte Sangallo, a confine con la strada per Anzio.
Un'istantanea di via San Rocco del 1913. Giornata di sole estivo; l'uomo sul carro è senza giacca e la donna si reca al mare riparandosi dai raggi del sole, c'era già l'energia elettrica, come dimostrano le lampade appese sulla strada. - Sindaco: Gio. Batt. Nanni.
1913 - La Processione del Corpus Domini, superata la piazza Umberto I, si avvia a San Francesco percorrendo via Conte di Torino. Porta il Santi ssimo 1 ' Arciprete Temistocle Signori. In quel momento passa nel cielo un bel Caproni che vira per meglio osservare, e passeggia in punta di ... ruote per non disturbare.
Nessuno se ne accorge.
I primi due Confratelli che sorreggono l'asta del Baldacchino sono Pietrantonio Brovelli (a sinistra) e Amedeo. Combi (a destra).
Due bellissime ville costruite sui ruderi degli antichi palazzi romani a ponente del castello medioevale (foto del 1907).
Spiaggia non bella, in verità. C'era un tempo in cui le forti mareggiate, a delizia dei ragazzi, ammucchiavano sulla spiaggia enormi quantità di alghe, segno di vita e di prosperità. Oggi non più... C'è chi ne da la colpa alla Centrale Nucleare di Sabaudia.
1912 -Alla stazione vecchia è arrivato il treno: poche persone, grossi bagagli... e tanto sole. Il tram fa l'ultima corsa prima di mezzogiorno, passando a fianco dell'alloggio degli Ufficiali Scuola di Tiro.
Il tram elettrico, giungendo da Anzio, gira davanti al palazzo degli Ufficiali per raggiungere il capolinea. Ha percorso circa tre chilometri in dodici minuti. In basso, a destra, la pasticceria di Giorgini.
Questa ci riporta al 1914, dopo l'inaugurazione del palazzo comunale, ancora privo del marciapiede. Si vedono delle baracche nel luogo dove ora sorge il monumento ai caduti. A sinistra una rustica stecconata delimita la strada dal mare. Le donne che vestono con la moda del tempo, forse tornano dalla spiaggia sul mezzogiorno, più stanche di quando ci sono andate, così bardate come sono...
ma in giorno di festa vestivano così!
Le caprette nel borgo medioevale?
Sì, escono dall'ovile sito in piazza Segneri, di proprietà dei Brovelli. Molte case del borgo medioevaìe, in quel tempo (1900) avevano al piano terra stalle e ripostigli di attrezzi agricoli e le stradine ingemmate di prezioso stallatico.
La foto è prima del 1914; si stava costruendo il palazzo municipale, situato provvisoriamente alla periferia del paesello. A sinistra: alcune Suore fanno il gioco della pazienza con gli alunni del loro Istituto.
Sempre bella questa piazza, da qualsiasi parte la si guardi. La foto è dell'immediato dopoguerra (1946). La palma, qui ancor giovane, ha raggiunto oggi l'altezza delle case vicine.
Panoramica del 1903. Si vedono ancora i resti della collina rocciosa che in questo punto, anticamente, sporgeva ben dentro al mare formando, con l'altra situata più a sud, un'ampia insenatura livellata col tempo dall'irruenza dei flutti. Forse era situato proprio qui l'antico porto Cenone, distrutto dai Romani per pro strare gli Anziati nella fonte della loro ricchezza e della loro forza: la flotta.
Cavalli, carrozze e diligenze militari in partenza per il Poligono di artiglieria; l'unico traffico stradale di cui i Nettunesi spesso non si accorgevano. Non c'era neppure il rischio di essere travolti dal tram che non esisteva ancora. Tempi felici!
La caserma del Poligono di artiglieriacreato dall'Esercito italiano per la sperimentazione, i controlli e i collaudi di materiali e munizioni di tutti i tipi e di ogni calibro. L'unico centro in Italia dotato delle più moderne attrezzature e degli apparecchi costruiti dalla tecnica più avanzata. La tecnica che fabbrica più soldi e più cimiteri di guerra.
Lo stabilimento Massarelli proprio ai piedi del palazzo comunale. La cartolina è dei tempo in cui il francobollo raffigurante il Re Vittorio Emanuele III costava 15 centesimi.
La Fortezza Sangallo prima della costruzione del muro di cinta. Era già vecchia anch'essa, poverina: aveva 425 anni...