1880: disegno di Piancastelli.
In primo piano: il palazzo comunale in costruzione
- Sindaco: Gaetano Ottolini. Strada di San Rocco.
In alto a sinistra è ben visibile a fianco della chiesina la strada che conduceva al Poligono, distrutta in seguito dalle forti mareggiate. Al centro: Bagni Massarelli. La cartolina è indirizzata il 3 luglio 1910 alla signora Maria Marcovaldi - via Cadorna 22 - Roma, da Elena Guendalina.
La chiesina di San Rocco che accolse la Statua della Madonna delle Grazie nel 1550 dopo il naufragio della nave che la trasportava a Napoli. A quel tempo, nel territorio di Nettano, vi erano altre nove chiesine come questa, oltre la Collegiata di San Giovanni: l'Annunziata a Torre Astura; San Biagio; San Bartolomeo (ora San Francesco); Santa Maria del Quarto (al Cimitero); Santa Croce (a sinistra del ponte in via S,Maria, tuttora visibile); San Nicola; l'Oratorio del Cannine (a fianco della Collegiata); il SS.mo Sacramento (a Piazza Colonna); un'altra a Capo d'Anzio officiata dai sacerdoti di San Giovanni.
In primo piano nella foto: i capricci del fiume Loracina che, respinto dalle onde del mare, sfociava or qua or là mutando la "mappa topografica" locale.
Il vuoto a fianco del Forte Sangallo, riempito poi dal Palazzo e dalla Mensa degli Ufficiali residenti a Nettuno.
Spiaggia senza gente; scogli senza ragazzi; stabilimento senza bagnanti; municipio senza volto; campanile senza croce; mare senza barche; Nettuno...senza vita. Tutti dormono ancora. Solo il fotografo veglia verso le 8 del 15 agosto 1910 a far compagnia al mare che ride al vento. La cartolina è stata inviata alla signora Muratori Giulia - via dei Canestrari n.8 - Roma - e dice: Saluti dallo scolaro Ricci Alberto).
Il palazzo comunale situato ai margini dell'abitato (1914). Da quel punto in qua: la vignacela e il terreno che ospiterà in seguito l'albergo Astura, l'istituto Santa Lucia Filippini e il villaggio Dotti.
E chi ricorda quando i Nettunesi potevano fare la doccia in casa con le onde del mare?
II castello medioevale dominato dalla Chiesa di San Giovanni. - Insabbiati sul fondo marino, sono stati rinvenuti diversi capitelli marmorei e colonne appartenenti certamente al tempio dedicato al dio del mare.
Aerofoto degli anni venti Quando Nettuno e il mar facean l'amore.
Il tratto di mare su cui si specchia Nettuno un tempo era cosparso di numerosi scogli o di natura rocciosa o rovine di antichissime abitazioni. I vecchi Nettunesi ricordano lo scoglio Orlando, quello Criccane, le Vaschette,ecc. E' assai probabile che il Porto Cenone distrutto dai Romani fosse situato proprio da queste parti.
Stampa del 1600 - disegno di Wan Wittel. L'originale si conserva nell'archivio degli eredi di Calcedonio Brovelli Soffredini.
In primo piano: un uomo a cavallo si immette nella strada che sovrasta la spiaggia (distrutta dalle forti mareggiate). Il campanile è quello dell'antica chiesa dedicata alla Vergine Assunta in Cielo, demolita nel 1700 perché troppo angusta e in cattivo stato.
Quella nuova, realizzata su disegno dell'architetto Marchionni nel 1748, fu dedicata ai Santi Giovanni Battista ed Evangelista, titolo ereditato dalla Cattedrale di Albano (dopo che essa scelse quello del martire San Pancrazio) perché erede dell'antica Diocesi anziatina soppressa e incorporata a quella di Albano nel secolo
VII.
Pittura a tempera eseguita nell'anno 1880 nell'archivio dell'Abbazia di Grottaferrata i cui monaci furono i primi feudatari del territorio e del castello di Nettuno intorno all'anno 1100. Dopo quasi 900 anni un Padre Abate di Grottaferrata nella persona di padre Paolo Giannini, invitato dall'Arciprete Parroco Mons. Vincenzo Cerri, tornerà nella chiesa madre di Nettuno il 5 maggio 1974 per una solenne celebrazione in rito Greco-Bizantino. Il reverendo Abate padre Paolo nella sua giovinezza è vissuto a Nettuno dove sono nati alcuni suoi fratelli, fra i quali Filippo, divenuto sacerdote e Vescovo ausiliare della Diocesi di Roma.
La processione della Madonna delie Grazie nel 1890, essendo arciprete parroco Mons. Temistocle Signori.
Dalla chiesa di San Giovanni la sacra Immagine viene riportata al suo Santuario percorrendo la strada più diretta, passando davanti ali*emporio Valeri e quindi immettendosi sulla via del Santuario.
Una delle terrecotte appartenenti al tempio del dio Nettuno rinvenute nella Chiesa di San Giovanni insieme ad un frammento finemente lavorato, raffigurante una donna che trascina un cinghiale. Altre terrecotte sono state rinvenute nei pressi della stessa Chiesa.
Stampa del 1600.
Leggiamo insieme:
Monte Girello (Circeo);
Pauola ( lago di Paola);
loglano (lago di Fogliano);
Fui (Foglino);
Astura;
Pantano;
Netuno;
Porto d'anso (Porto d'Anzio);
Torre de anso (Anzio);
Strada romana;
Piaza e Palazo;
Guardia.
L'importante è farsi capire.
Lo straniero che ha disegnato questa carta c'è riuscito: siamo a Nettuno.
Siamo intorno all'anno 1920 - Sindaco: Edoardo Renza.
Dalla piazza grande a San Rocco, solo il palazzo comunale e il villino Silvestri. Il lungomare è ancora allo stato primordiale. Dovranno trascorrere una trentina di anni prima che questa strada diventi uno dei più stupendi lungomare della costa tirrenica e che costituisce, oggi, la più incantevole ricchezza della città.
La nuova chiesa di San Rocco. Il 2 aprile 1909, demolita la vecchia chiesina lesionata da ogni parte, furono iniziati i lavori per la costruzione del nuovo tempio che si vede in questa fotografia del 1914, l'anno della sua inaugurazione. L'opera fu condotta a termine soprattutto per il costante interessamento dei Padri Passionisti che, tra l'altro, ottennero il validissimo aiuto del Papa San Pio X, il vero mecenate che con le sue cospicue offerte può dirsi il realizzatore di questo Santuario da lui stesso dichiarato di diritto pontificio.
Torre Astura.
Costruita dai Frangipane intorno all'anno 1200 a difesa della costa. La torre che sorge nel mezzo del mare, collegata alla terraferma da un ponte, è considerata un caposaldo nella storia delle fortificazioni. Il castello che circonda la torre pentagonale fu eretto nei secoli successivi ed è una testimonianza viva dei drammatici avvenimenti che si sono svolti in questa parte della terra di Nettuno (foto Zannelli).
Presso la Torre di Astura Cicerone possedeva una sontuosa villa; ne descrive la bellezza e l'amenità nelle sue lettere ad Attico. Furono suoi ospiti illustri anche Augusto, Tiberio e Caligola.
Inizio della strada Vittorio Emanuele III che porta alla Capitale. A sinistra sono ancora in piedi alcune case formanti un isolotto, che saranno demolite nel 1937 per dare luogo alla piazza attuale.
La cartolina è timbrata 7 febbraio 1928. E' noto che anche in pieno inverno Nettuno gode di un clima dolce e di giornate primaverili che invitano ad una gita sul placido mare, su cui si rispecchia il castello medioevale.