Una bella istantanea di piazza Umberto I, come si chiamava nel 1919. Sulla sinistra: la pizzicheria Berardi, il negozio di tessuti di Sora Ermelinda e all'inizio di via Santa Maria: l'oreficeria e l'orologeria di Corsetti col Caffè Mancini, ai piedi del palazzo merlato. Sullo sfondo: il palazzo comunale.
la chiamavano i ragazzi) e il mare ai primi tepori della stagione estiva. A protezione dei passanti, una lunga stecconata che mal si addice, in verità, all'armonia delle linee architettoniche dell'edificio sovrastante.
Un altro angolo di Piazza Umberto I (1920).
A sinistra l'emporio Valeri, quindi la strada per piazza Colonna e piazza San
Giovanni. Al centro: la drogheria di Gaetano Ottolini e ai piedi del palazzo di
destra una vetreria. In primo piano: una donna, sette uomini, un ragazzo e un
signore che giunge da piazza Colonna. Siamo forse sul finire del mese di aprile: gli
alberi mettono le prime foglie e il Comitato della Festa i primi pali dell'illuminazione.
C'è aria di festa in questa foto che mostra l'arco per piazza Colonna e la torre del palazzo baronale. Gruppi di persone in attesa... Un uomo sembra tenere in mano un'asta con avvolta una bandiera. In alto: gente che si affaccia. La presenza del palo deirilluminazione fa pensare alla Festa di maggio come nella foto precedente.
Strada Vittorio Emanuele III che collega Nettuno con Anzio. Sulla sinistra: il ristorante Telemaco con giardino interno. Il sole dardeggiava anche settant'anni fa se le donne si riparavano con l'ombrello.
Serena e maestosa panoramica di Ponente. Il Forte Sangallo mostra ancora parte della roccia su cui è basato. Il muro di cinta sarà costruito più tardi. Qui siamo ai primi del secolo ventesimo.
La cartolina è stata spedita il 9/8/1913 da Emma Chiodelli alla signora Silvia Grassi - via delle Terme di Tito, 94 - Roma, con un francobollo da 5 centesimi.
L'isolotto in piazza Umberto I rimasto in piedi fino al 1937. A destra la drogheria e la cartoleria di Tersigni. A sinistra abitazioni private e la bottiglieria di Tomassino Di Pietro.
Piazza Umberto I nel 1900 - Sindaco: Angelo Combi.
Giornata di festa, come testimoniano i pennoni issati ai lati della strada e i crocchietti sparsi qua e là o seduti sulle panche sotto gli alberi. Solo un carrettino disturba la tranquillità dei cittadini; ma forse è la pianola a manovella che invita a visitar il bar Mennella (dietro le tende).
Siamo al 1910 - Abitanti 5500 circa
- Sindaco: Principe Don Fabrizio Colonna (senatore).
Gli scogli sono sempre lì a testimoniare antiche costruzioni corrose dall'invadenza del mare e, con molta probabilità, anche il luogo dove era situato il porto Cenone volsco.
In primo piano: i coniugi Cremona.
II palazzo Ottolini in piazza. Umberto I.
A destra in alto il campanile della chiesa San Giovanni senza la Croce. Al centro
della piazza il palco per la banda musicale diretta dal maestro Angelo Castellani.
Mennella ha messo fuori i tavolini;
ma pochi pochi sono gli "inquilini".
1925 (quando la piazza era riservata ai pedoni...). Questo grande assembramento non offusca la luminosità e non turba la tranquillità di questa piazza ancora dedicata ad Umberto I - Sindaco: Filippo Mancini.
Bella questa foto e molto descrittiva. Caratteristiche le bancarelle all'angolo della piazza. La carrozza su cui viaggia, forse, un ufficiale dell'esercito, a giudicare dal cappello dell'epoca, passa quasi inosservata.
Simpatici quei due che parlano con tanta serietà dei problemi del giorno. E quel ragazzo in primo piano che si è fermato a guardare il fotografo...
No, non ero io; non c'ero ancora nel 1900.
Qui siamo sulla via di San Rocco verso il 1920, con i pali allineati per i pennoni della Festa di Maggio.
A sinistra, in primo piano, sembra il signor Camerota; dietro di lui, ma più avanti nella foto, la signora Olivieri Illuminata; a fianco del ragazzo poggiato al palo, a giudicare dalla sagoma, forse il dottar Battoli, colui che operò Santa Maria Goretti; a destra in basso, l'immancabile venditrice di frutta e verdure.
I vecchi Nettunesi giurano che il castello medioevale era più bello e suggestivo quando era baciato dal mare. I giovani invece dicono che...forse hanno ragione. Questa splendida cartolina è stata spedita il 23 dicembre 1903 con un francobollo da due centesimi, da Fernando Bello, di cui mostriamo qui appresso la scrittura veramente bella.
C'era una volta...
- no: non racconto una favola. Dico che tanti, tanti anni fa, a scuola, i maestri insegnavano a scrivere con limpidezza ed eleganza.
Corre voce che il parlamento europeo, tra non molto, farà obbligo ai medici di scrivere così!
Le mura castellane di Nettuno intorno all'anno 1910.
Il tram sta per rientrare all'autorimessa guidato dal conducente Archimede. Sedie e tavolini fuori del bar Mennella. - Due somarelli verso la campagna. Una trentina di persone in movimento in giorno feriale. Che pace!
La cartolina è stata spedita il 5 aprile 1929 con francobollo da venti centesimi. Podestà: Alfredo Duranti.
L'angolo della piazza della Sgrillara che immette su via Veneto, com'era nei primi del secolo.
1921 - La Caserma Donati (ora demolita) in via Santa Maria. Era dedicata alla memoria del Capitano Umberto Donati, Nettunese, Medaglia d'argento al valor militare, due volte promosso per meriti di guerra. Poco più in là, nella foto, l'autorimessa da cui è uscito il tram elettrico.