IL FIUMETTO DELLA MOLA Al disotto dei rastrelli passava il fossato, che aveva due sbocchi marini: uno alla parte di levante e l’altro a ponente, dai quali riservansi le acque del fiumetto della Mola, le quali, passando sotto l’angolo rientrante del palazzo Camerale, verso tramontana, giungeva alla acina pubblica, situata nell’interno del paese.
Il fiumetto passava da Via Napoli, percorreva via Durant de La Penne (viale Matteotti) e poco dopo il buco di via del Quartiere, costeggiando l’attuale bar Volpi, passava sotto le mura, scendeva per via Colonna, girava per Piazza Colonna dove si accumulava in una grande cisterna, in fondo alla quale una saracinesca aperta al momento, dopo un salto di l0 metri metteva in moto le macine della mola pubblica. 12 GIUSEPPE BROVELLI SOFFREDINI, “Neptunia”, ristampa 1993.
IL FIUMETTO DELLA MOLA
L’ENIGMA DI DONNA OLIMPIA E’ risolto l’enigma della frase pronunciata fino a pochi anni fa: “Donna Olimpia butta l’acqua”. Indicava l’apertura del serbatoio di Piazza Colonna per immettere l’acqua nella mola che produceva un rumore riconoscibile con effetto rimbombante nei vicoli del Borgo.
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