La purezza, oggi, non ha una buona letteratura, l'eroismo ha perso il suo smalto e l'agiografia è totalmente screditata. Tuttavia Giovanni Alberti scrive questo nuovo libro su Maria Goretti.
Evidentemente egli crede che dare il sangue per le buone ragioni di Dio deve pure significare qualcosa nella confusa etica contemporanea e il no di una ragazzina gridato in faccia all'aggressore che gioca con l'inferno potrebbe essere ancora scioccante.
I pochi documenti a disposizione sono stati più che sufficienti per dare sostanza al racconto, già asciutto per scelta formale dell'autore, il quale con indubbia capacità di sintesi ricostruisce un'attendibile cornice storico-ambientale per collocarvi dei rari ritratti della Martire, dei suoi genitori, del suo assassino, togliendoli definitivamente alle enfasi facili degli agiografi passati e futuri.
E' un'appassionata rivisitazione che dà all'oscuro fatto di sangue del lontano 1902 la forza dell'attualità e fa nuova Maria Goretti, che pure gode di una copiscua stampa patinata di un culto ormai vasto quanto l'universo cattolico.
Non è un caso che nel 2003 s'imponga un'altra edizione di questa fortunata biografia, che continua a fare di questa bambina una nostra contemporanea, malgrado il secolo trascorso, il rapido cambiare delle mode e qualche tentativo di svilirne il martirio ed offuscarne l'immagine.
Tito Amodei |