"CASCINA ANTICA" A LE FERRIERE
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Lo scenario che si apre da Colle Gianturco richiama i colori e la serenità di Pregiagna. Il mare è al di là dei monti che come sentinelle vegliano sulla pianura di Paliano. Domina il color giallo oro delle messi, smorzato a fatica dal verde dei boschi e delle vallate.
Conca ha una brutta fama anche da queste parti e i 50 chilometri di distanza dividono due mondi praticamente lontanissimi.
Ancora fagotti, porte che si chiudono, rimpianti per un destino che sembra mutare continuamente di umore e di sorriso.
Il carretto cigola per una stradina fangosa e ruvida fino alla stazione di Segni. Questa volta il treno non solleva meraviglia e ad Angelo, il più curioso, regala dal finestrino aperto una spruzzata di fumo nero.
Da Cecchina il piccolo corteo, con i suoi segreti e le sue speranze, prende la via della Palude. Marietta, 9 anni neanche compiuti, impara presto a non attaccarsi a nulla, dietro a quei passi di bambina di Dio.
I confini tra l'Agro Romano e le Paludi Pontine sono affidati al vento e al tracciato di sentieri dimenticati e traditori.
Dietro a cespugli e stagni affiorano rari casolari ed echi di canzonacce stonate di lestraioli e carbonari.
Su questa terra la storia ha girato pagina: degli splendori dell'antica Satricum solo fatiscenti pilastri sull'Astura, il grande fiume della Palude.
Alcuni insediamenti, con il loro nome così realistico, servono per i bisogni di primissima necessità.
Ne ricordiamo alcuni: Campomorto, Gnif-Gnaf, Carano, Conca e Le Ferriere.
I Goretti e i Serenelli giungono a Cascina Antica all'imbrunire del febbraio 1899. I bambini e gli adulti guardano con stupore le grandi finestre e i muri del casolare. Salgono a fatica gli scomodi 20 gradini, entrano nella cucina e si sistemano nelle varie camere.
I Goretti sulla sinistra e i Serenelli alla destra della porta d'ingresso.
Il criterio di mantenere una certa intimità tra i due nuclei familiari trova così la sua logica soluzione.
Quella prima sera il camino rimane spento: i nuovi arrivati sono invitati a cena dai buoni Cimarelli, anche loro marchigiani e amici dei Goretti fin dagli anni di Corinaldo.
Un benvenuto tra povera gente, fatto di calore e di semplicità, due aspetti che colpiscono profondamente Marietta come gli avvenimenti che narreremo confermeranno.
Ai nostri giorni Cascina Antica all'esterno, dopo le modifiche, non ha molto che possa richiamare il vecchio casolare fine '800.
I ritocchi firmati dall'architetto passionista Ottaviano D'Egidio hanno permesso di creare sapientemente l'angolo della preghiera e quello del ristoro.
Sono moltissime le persone che chiedono di pregare e riflettere tra quelle mura.
All'interno invece tutto è rimasto immutato. Piccole targhette alle pareti ricordano i protagonisti della nostra storia, e alcuni fotogrammi tratti dal film di Genina Cielo sulla Palude riportano il cuore e la memoria a immagini di un tempo che non c'è più.
Anche a Le Ferriere motivi di carattere pratico consigliano l'unione tra i Goretti e i Serenelli.
Luigi Goretti è del parere che Giovanni Serenelli sia la persona adatta per i contatti con il conte Mazzoleni.
Una fiducia che con il trascorrere del tempo il Serenelli ricambierà con deludente correttezza. |