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MARIETTA
La piccola-grande storia
di Santa Maria Goretti

di
GIOVANNI ALBERTI

La presente opera si può acqistare presso
il Santuario Madonna delle Grazie a Nettuno
Tel./fax 06 9854011
E-mail: lastelladelmare@libero.it
www.santuarionettuno.it

 

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11 - IL GIORNO DELLA PRIMA COMUNIONE


 

LA SUA PRIMA COMUNIONE

 

"Mamma, quando faccio la Prima Comunione io?".

"Cuore mio - risponde mamma Assunta -come la puoi fare la comunione, se non sai bene la dottrina? Non sai leggere, non ci sono soldi per farti il vestito, le scarpe, il velo e non hai un minuto di tempo libero!".

- "Mamma, ma cosi non la faccio mai!".

- "Ma che ci può fare la sventurata mamma tua, cuore mio?... Tocca vedervi venir su come bestioline".

- "Ebbene, mamma - conclude Marietta - Dio provvederà! A Conca c'è la sora Elvira che sa leggere. Io vi prometto di sbrigar prima tutte le faccende di casa ed il tempo libero voi me lo lasciate per andare a Conca ad imparare la dottrina. C'è pure D. Alfredo Paliani che viene la domenica da Cisterna, lui pure me la insegnerà quando vanno gli altri che si preparano" (17).

Più volte Maria Goretti intavola con la mamma un dialogo simile. Il desiderio di ricevere l'Eucarestia va ben al di là delle attese e dei desideri di una qualsiasi bambina. Molti biografi parlano di un presagio che nel cuore di Manetta ha scritto uno struggente desiderio di fare in fretta, tutto.

La Prima Comunione segnerà uno scatto in avanti significativo nella storia del piccolo fiore di campo.

Marietta vive in modo intenso il suo dialogo con Gesù nell'Eucarestia. A ripercorrere in lungo ed in largo le strade che da Cascina Antica portano a Campomorto, Conca o Nettuno, a considerare la lontananza e le difficoltà logistiche si rimane stupiti e commossi di quello che afferma mamma Assunta:
"Non ricordo sia mai mancata alla S. Messa". Colpisce anche il suo modo di stare in preghiera:
"In chiesa - ricorda Teresa Cimarelli - era molto devota e raccolta, si vedeva che era una figliola tirata su per il Signore" (18).

Anche in occasione della sua Prima Comunione, Marietta si trova dinanzi al problema dell'età. È sempre troppo giovane, un leit-motiv che la Goretti vedrà costantemente intonato nei tanti significativi momenti della sua vita e della sua morte.

È consuetudine di quegli anni ricevere la Prima Comunione solo dopo il compimento del dodicesimo anno di età e Marietta ne ha appena dieci.

Dinanzi alle continue richieste, mamma Assunta non riesce a resistere e dispone le cose in modo tale che Marietta ed Angelo si rechino un giorno si e un giorno no a Conca per il catechismo. Marietta è così immedesimata in quello che impara dalla signora Elvira che a sera in casa, rivelando notevoli capacità comunicative, insegna ai fratellini ciò che ha appreso a Conca.

 

Ricorda il Serenelli:
"Tante volte l'ho vista farsi maestra ai fratellini per insegnar loro le preghiere".

Nonostante le entusiastiche affermazioni della catechista Elvira Schiassi, mamma Assunta, in un eccesso di zelo, porta la piccola Maria a Nettuno dal parroco Temistocle Signori affinchè esamini il suo grado di preparazione.

Il sacerdote interroga la Marietta e rivolto alla madre dice:
"Voi affidatela alla Madonna, mettetela sotto il suo manto, e poi non abbiate paura" (19).

Ci sono state divergenze tra i biografi circa il giorno ed il sacerdote che amministrò la Prima Comunione alla nostra Marietta.

Possiamo affermare con sufficiente attendibilità che il giorno è il 16 giugno 1901, domenica dopo l'ottava del Corpus Domini. Celebra nella chiesina di Conca Basilio Morganti, della comunità dei Passionisti di Nettuno.

Quasi tutte le chiese e le cappelle rurali delle Paludi sono affidate alla cura pastorale dei Passionisti. Vi si recano le domeniche e le feste ad amministrare i sacramenti e per avere un contatto umano, l'unico, con gente che vive ai margini della società.

Storie tra le più disperate, dove la dignità umana è offesa, sono rimaste sepolte nel segreto di questi uomini generosi, angeli delle Paludi, che la storia ufficiale ignora, ma che noi vogliamo ricordare per amore della verità.

Alla presenza dei Passionisti nelle Paludi è legata la prima opera di alfabetizzazione. Rudimentale e limitata ma pur sempre un segno di amore verso i crocifissi di quel tempo, uomini dimenticati e perduti ma figli di Dio. Con un Breve, Pio X il 14 gennaio 1911 confermerà la validità di questa testimonianza.

Mamma Assunta con puntiglio descrive i preparativi per il grande giorno:
"II velo bianco per la circostanza glielo aveva prestato la signora Albertini, colona del Mazzoleni a Campomorto. Il resto del vestito lo avevo preparato io e la ornai con i miei coralli, che poi sono stati rubati, e con gli orecchini che ho ancora la fortuna di portare io.
Anzi, ricordo che, avendo essa perduto i propri orecchini poco dopo la Cresima, ne restò senza fino a quel giorno, tanto che in quella occasione dovetti di nuovo forare le orecchie per applicarle i miei"
(20).

Un'altra signora le regala le scarpe bianche ed un'altra ancora il cero. La corona sul capo è composta con fiori di campo.

D'estate la palude dimentica la tristezza, papaveri e margherite si rincorrono tra le messi. Per il Corpus Domini la ginestra colora la collina del borgo e la strada intorno alla chiesa è un prato dai colori più festosi.

In campagna il Corpus Domini è una festa dal fascino dolcissimo.

Dalle finestre sorridono le tovaglie di lino, mentre la processione avanza con il suo salmodiare mistico e cadenzato. Per l'occasione si festeggia anche la Prima Comunione dei bambini della Palude e la chiesina di Conca, dedicata all'Annunziata, vive il suo giorno più intenso.

"Il giorno avanti la portai a Nettuno per la confessione" (21) riferisce mamma Assunta. La sera gli ultimi ritocchi, mentre la notte alla Marietta sembra interminabile.

Prima di uscire di casa, il piccolo fiore di campo chiede perdono a tutti ed amorevolmente ha la prontezza di spirito di riprendere il fratello Angelo, che anche quella mattina se ne esce con una delle sue.

Intorno all'altare con Marietta ci sono dodici bambine e due bambini. Tra i banchi della chiesa, parenti ed amici, a far da cornice ad una cerimonia sentita particolarmente tra la gente semplice.

"Mi è rimasto scolpito nella mente - dirà poi un testimone presente in chiesa - l'atteggiamento della Marietta, sembrava un angioletto che se ne stava con le mani giunte, tutta compresa della presenza del Signore" (22 ).

La poesia e la santità di quel giorno trovano un terreno disponibile e fertile all'azione di Dio, Marietta prega certamente per il babbo, morto appena un anno prima. Tra i parenti, con i vestiti della festa, c'è anche Alessandro Serenelli.

Al ritorno da Conca c'è grande festa a Cascina Antica, forse l'unico giorno di allegria nel soggiorno della famiglia Goretti a Le Ferriere.

Commenta mamma Assunta:
"Maria fece la sua Prima Comunione proprio come una santa" (23).

Sull'imbrunire di quel giorno, nell'aia inondata di sole, incontrando Teresa Cimarelli, Marietta con il cuore colmo di felicità le dice: "Teresa, quando ci riandiamo?" e teneramente rivolta alla mamma: "Mamma, sarò sempre più buona" (24).

 

NOTE

(17) PROC. INF. f. 98.
(18) PROC. INF. f. 97-157.
(19) PROC. INF. f. 98
(20) PROC. INF. f. 98.
(21) PROC. AP. f. 151.
(22) PROC. INF. f. 62-98 PROC. AP. pag. 542.
(23) PROC. INF. f. 98.
(24) PROC. INE f. 99.





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