Il Bosco si estende interamente sulla formazione geologica denominata Duna Antica. Questa formazione costituisce una fascia pressoché continua compresa tra due recenti, verso il mare, e altre formazioni più antiche verso l'interno e si estende lungo le coste toscane, laziali e anche campane spingendosi all'interno per estensioni variabili, fino a 10 km.
La Duna Antica, chiamata anche Duna Continentale, è costituita da serie di dune sabbiose che si sono originate in età tardo - pleistocenica tra 120 e 50 mila anni fa. È formata da sabbie quarzose rossastre di origine eolica e presenta una granulometria da fine a grossolana con una presenza variabile di argilla, vi si trovano frequenti minerali vulcanici provenienti dall'attività del Vulcano Laziale.
Viene anche chiamata " duna rossa " per la sua colorazione che è data da ossidi di ferro e dall'argilla derivante dal disfacimento dei vicini affioramenti di pozzolana e tufo litoide, ricchi pirosseni
La formazione geologica denominata Duna Antica o Duna Continentale, è costituita da un terreno superficiale sabbioso a contaminazione vegetale, seguito da un terreno alterato da sabbie argillose limose marnose. La successione stratigrafica prosegue con sabbie mediamente addensate a sabbie molto addensate fino ad arenarie, seguite da sabbie grigie conchigliari addensate e da argille limose, per finire con il Macco, la calcarenite fossilifera del Pilocene medio superiore.
Dott. Claudio Tamburino
SUOLI E CORPI D'ACQUA.
I suoli che si sono sviluppati su questa unità geologica sono suoli sabbiosi, profondi, dilavati e poveri di nutrienti.
È importante rilevare che la Duna Antica presenta numerose piccole depressioni interdunali; le piscine, caratterizzate dal fondo poco permeabile, dovuto all'accumulo di sedimento fine ( limo, argilla); questo consente la raccolta dell'acqua meteorica e la formazione di falde idriche sospese che nella stagione più calda evaporano, prosciugandosi del tutto o quasi.
In corrispondenza delle piscine si osservano suoli più ricchi di nutrienti e una vegetazione che predilige gli ambienti più umidi rispetto al resto del bosco. La presenza delle piscine è importante per la vegetazione perché, pur essendo temporanee, consentono a molte specie di superare la stagione critica che è quella estiva a causa delle scarse precipitazioni, e quindi rendono possibile la loro sopravvivenza nonostante l'aridità.
L'abbondanza e la varietà dei corpi d'acqua presenti all'interno del bosco tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera creano le condizioni ottimali per la riproduzione di un buon numero di specie di anfibi: non è infatti raro osservare deposizioni di Rana dalmatina in acque poco profonde sin dai mesi di gennaio o di febbraio; negli stessi corpi d'acqua viene rinvenuta anche la rana verde
Hyla arborea
Rana esculenta complex
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( Rana esculenta complex ) che compare però all'inizio della primavera con 4-6 settimane di ritardo rispetto a R. dalmatina. La raganella ( Hyla arborea ), una piccola rana dalle abitudini tipicamente arboricole e dalla colorazione molto vivace, anch'essa presente nel Bosco di Foglino, può essere rinvenuta con un po' di fortuna in prossimità dei corpi d'acqua durante il suo periodo riproduttivo. Molto più frequenti sono invece gli incontri con il rospo comune ( Bufo bufo ), capace di compiere notevoli spostamenti alla ricerca di cibo, sia nelle vicinanze dell'acqua che in altri punti del bosco.
Tra gli Urodeli, è da segnalare la presenza del tritone punteggiato ( Triturus vulgaris) in diversi siti del Bosco, mentre il tritone crestato italiano ( T. carnifex), molto meno frequente , è stato sporadicamente rinvenuto in soli tre corpi d'acqua. |