In Europa squadre dilettantistiche di baseball d'oltre oceano fecero alcune partite dimostrative alle Olimpiadi di Stoccolma nel 1904 e ancora, durante le Olimpiadi dì Berlino nel 1936, due squadre degli Stati Uniti disputarono un incontro, sempre dimostrativo. Nel 1937, in occasione dell'Esposizione Mondiale di Parigi, si svolse, tra alcune nazioni europee, un torneo che fu vinto dalla squadra olandese.
L'Olanda, il Belgio e la Spagna, sono le squadre europee dove il baseball si gioca da più tempo. In Olanda venne importato nel 1910, stranamente, dall'Inghilterra dove si gioca in realtà pochissimo. Ad Amsterdam per opera di J. Grace, professore di inglese in questa città, che aveva conosciuto il baseball in America, nacque nel 1911 il primo "baseball club" ed altri ne sorsero ben presto. La prima guerra mondiale arrestò quasi completamente lo sviluppo di questo gioco. L'Olanda venne invasa dalle truppe tedesche; alcuni prigionieri canadesi furono internati vicino l'Aja e proprio loro diedero impulso al gioco in questo paese. Organizzarono infatti una squadra che si incontrò spesso con quella del luogo; il loro famoso lanciatore "Eddy", che ancora oggi viene ricordato, fece vincere alla sua squadra due incontri memorabili: uno per 50 a O, l'altro per 60 a O! Dopo la guerra, sorsero numerosi clubs; nel 1934 ad Haarlem si disputò la prima partita internazionale europea: Olanda contro il Belgio. L'incontro vide vinci-trice la prima per 21 a 12. Da allora le due squadre si incontrarono regolarmente tutti gli anni fino al 1939, quando scoppiò la seconda guerra mondiale. Nel dopo-guerra il baseball olandese ebbe una nuova, forte ripresa, tanto che la Nazionale è considerata una delle più forti squadre europee.
In Belgio il gioco venne introdotto nel 1923 dai marinai giapponesi che, per qualche tempo, rimasero di stanza nel porto di Anversa. In quello stesso anno nacque la prima società, l'"Anversa B.C." seguita in breve da molte altre. Nel 1939 venne creata la "Belgian Baseball Federation", sciolta poco dopo dai tedeschi che invasero il paese. Dopo la guerra il baseball rinacque e ad Anversa venne costruito il primo campo da gioco europeo: il "Giants Stadium". Oggi anche in Belgio si gioca un baseball di buona qualità.
In Spagna si gioca invece da oltre 50 anni e nei primi tempi venivano disputate partite soltanto a Barcellona tra squadre di questa città; poi il gioco si diffuse tanto che la "Federacion Espanol di Pelota Base", intorno agli anni '50, contava una cinquantina di squadre. Il primo campionato nazionale si disputò nel 1944; da quell'anno e per molti anni di seguito, la lotta per il titolo fu sempre tra Madrid e Barcellona. Le loro forti compagini (Real Madrid, Atletico, R.C.D. Espanol, C.F. Barcellona) hanno dato vita a partite memorabili, giocando un baseball ad alto livello, anche se non va negato che l'ottima preparazione tecnica raggiunta da questo sport nella penisola Iberica, è buona parte dovuta all'apporto efficace di numerosi studenti sudamericani, cubani, portoricani, panamensi che hanno dato il loro contributo in esperienza, in metodo di allenamento, in entusiasmo.
Soltanto dopo la seconda guerra mondiale, tra alcune nazioni europee dove il baseball viene praticato (Olanda, Belgio, Francia, Svezia, Danimarca, Germania, Cecoslovacchia, Inghilterra, Italia}, si disputano regolari campionati a livello nazionale ed europeo. Nel 1953 venne fondata la F.E.B. (Federazione Europea di Baseball) che ha raggruppato alcune di queste nazioni; il 29 aprile, a Parigi, il Congresso elesse presidente il principe Steno Borghese che presiedeva la Federazione Italiana e che era uno dei dirigenti più stimati nel continente per la sua profonda competenza; la sua nomina non fu che il giusto riconoscimento della sua dedizione, della sua capacità, della sua passione per il baseball. Vice presidente fu eletto lo spagnolo Luis Barrios, tesoriere e segretario generale il belga Roger Pennaye. Il principe Borghese rimase in carica fino al 1970; da quell'anno è presidente un altro italiano, Bruno Beneck che è anche uno dei due vice presidenti della Federazione mondiale. Nel 1972 la Federazione europea ha cambiato denominazione e ha assunto quella di C.E.B.A. (Confederation Europeenne Baseball Amateur).
Un ottimo baseball si gioca in Giappone, seguito da migliaia di appassionati che gremiscono i modernissimi stadi, ma soprattutto a Cuba che attualmente è campione del mondo dilettanti, titolo che detiene ormai da otto anni.
In Giappone si cominciò a praticare questo sport dopo l'inizio del secolo, quando il dr. Isso Abe, che è considerato il padre del baseball giapponese, tornato dall'America dove aveva studiato, cominciò ad allenare i giovani dell'Università Imperiale di Waseda a Tokio. Nel 1905, con la sua squadra di universitari, andò in America per incontrarne alcune americane che, a loro volta, andarono in Giappone per delle Tournèes. Il gioco appassionò i giapponesi in modo tale che affollarono le gradinate degli stadi fin dai primi incontri.
A Cuba, invece, il baseball arrivò nel 1876, quando alcuni giocatori americani si recarono sull'isola per una tournée e lo insegnarono agli abitanti del luogo che ne furono subito entusiasti. In pochissimo tempo il nuovo gioco prendeva il posto del "jai alai" lo sport locale. In breve, dunque, i cubani impararono il gioco alla perfezione e divennero ben presto famosi per le gesta dei loro "campioni" e per l'enorme entusiasmo degli appassionati.
Nel 1879 veniva disputato il primo campionato; la stagione si inaugurò con la partita tra "Almendares Blues" e Havana Reds"; quest'ultima vinse con un punteggio di 21 a 20. Negli anni che seguirono, molte squadre americane disputarono avvincenti partite con i cubani. Nel 1886 due squadre gli "Athletics" ed il "Philadelphia", vennero a Cuba per alcuni incontri dimostrativi e rimasero tanto colpiti dal modo di giocare dei cubani che tornarono molto spesso nell'isola per gli allenamenti primaverili. Il famoso giocatore e allenatore americano John Me Graw fu il maggiore artefice delle fortune del baseball cubano. Nel 1899 portò nell'isola una formazione di tutti campioni che con le loro esibizioni mandarono in visibilio i cubani. Da allora il baseball è il gioco più amato e seguito: fra campionati, tornei, esibizioni, l'attività non viene mai interrotta; si gioca praticamente tutto l'anno, anche per il particolare clima mite della "perla delle Antille".
Il baseball è popolare anche in Canada, nel Messico, nelle Hawai, in Argentina, Guatemala, Perù, Colombia, Venezuela, Nicaragua, Ecuador, nella Repubblica Cinese, nelle Filippine, in Corea, in Australia dove però il cricket11' a cui, in definitiva si fa risalire l'origine del baseball, ha ostacolato fortemente e per lungo tempo, il diffondersi del gioco.
La federazione che raggruppa tutte le nazioni del mondo che praticano il baseball è l'A.IN.B.A.. L'italiano Bruno Beneck è il primo vicepresidente dell'organizzazione mondiale del baseball amateur; è un tangibile riconoscimento per il lavoro che il presidente della F.I.B.S. ha svolto in questi anni per lo sviluppo del baseball in tutto il mondo, ma "soprattutto per essere l'ispiratore del movimento olimpico.
NOTE
(1) II cricket è uno sport originario della Gran Bretagna che si disputa anch'esso con palla e mazza di legno. La prima partita venne giocata nel 1728 tra le contee del Kent e del Surrey. La caratteristica più evidente di differenziazione tra il cricket e il baseball è la presenza, per il primo, di due porte poste a m. 20,05 di distanza e sistemate al centro della linea del lanciatore. |