In tutti gli sport, come nella vita, l'uomo, l'atleta, è in lotta contro l'altro uomo, l'altro atleta, o contro più di uno; altre volte contro un cronometro, o un centimetro. Per ogni disciplina sportiva e stato elaborato un meccanismo di classificazione che permette di mettere a confronto atleti diversi o diverse squadre Di questi meccanismi qualcuno è più semplice (qual è la misurazione di un tempo o di una distanza), altri più complessi (tra i quali lo "score" del baseball), tutti in grado di stabilire il più forte il più efficace, il più deludente...
Nel baseball di classifiche se ne possono stilare a decine tanto vano e ricco di situazioni è il gioco, tanto è vasta la fonte da cui attingere dati, particolari, prestazioni individuali e di squadra. Ogni difensore ricopre un ruolo con un compito specifico ed indispensabile nell'economia del gioco; si trova sempre a gareggiare contro più di un fattore: gli avversari il campo, la palla la velocità; soprattutto egli si misura con i numeri, i quali riassumono tutte le sue prestazioni e attraverso i quali viene comparato con questo o con quello, persino con quell'interbase dal nome strano che giocava vent'anni fa. Proprio così, le cifre permettono di paragonare due giocatori anche se attivi in periodi diversi la bella giocata, la presa incredibile, sono destinate ad ingiallire come ingiallisce e sfuma una fotografia, ma i numeri rimangono.
Talvolta può sembrare ingiusto che la carriera di un grande atleta possa essere riassunta in poche cifre, sembrerebbe sminuirlo; ma e forse sminuire parlare di 714 (fuoricampo) a proposito di Baba Ruth o 213 partite consecutive) a proposito di Lou Gehrig?
Da queste considerazioni si può comprendere l'importanza del classificatore e la sua responsabilità quando, in special modo nelle sene maggiori, sono in ballo titoli prestigiosi come quello di miglior battitore, miglior lanciatore, miglior fuoricampista ed altri: ogni suo giudizio (valida o errore?) o valutazione (come per i punti guadagnati sul lanciatore o i punti battuti a casa) può favorire o danneggiare la prestazione di un giocatore. Per questo il classificatore necessita di una buona conoscenza del baseball e di competenza nella materia; nelle MAJOR LEAGUES americane, ad esempio, lo 'score' è tenuto da esperti e competenti giornalisti.
Nel nostro paese, mentre degli arbitri se ne è avuto subito il bisogno sin dai primordi del baseball, la necessità di usufruire di precise ed aggiornate classifiche e della loro divulgazione si è avvertita nel momento in cui il gioco raggiungeva buoni livelli ed il numero dei praticanti era in aumento: la figura del classificatore acquisisce importanza contemporaneamente all'aumentare della popolarità del baseball e all'accrescere della competenza del pubblico; infatti nei campi dove c'è un pubblico istruito, l'operato dello 'scorer' viene più seguito e in diversi casi i suoi giudizi aspramente criticati.
L'attività dei classificatori in Italia inizia nel 1953 con la costituzione dell'Associazione Nazionale Classificatori Ufficiali. Tra i primi membri si ricordano Antonio Cocco, Giorgio Nanni, scomparso nel 1971 a soli 51 anni, e Giulio Lippi.
Nanni ricoprì molte cariche, fu Presidente del Comitato Nazionale Classificatori, Presidente del Comitato Regionale Emiliano, Consigliere Federale e, nel 1958, vice Presidente della F.I.PA.B.; ottenne il diamante d'oro e fu classificatore internazionale. Cocco svolge ancora la sua opera di istruttore dei nuovi classificatori, oltre ad esercitare l'attività di 'scorer', ed è stato Presidente del Comitato Nazionale Ufficiali di Gara del Piemonte.
Attualmente, dopo lo scioglimento del C.N.U.G., che in se rag-gruppava classificatori ed arbitri, l'attività è amministrata dal Comitato Nazionale Classificatori, alla cui presidenza vi e Gianpaolo Reiter di Trieste, che è anche Consigliere Federale. L'attività nel 1982 del C.N.C., da cui dipendono oltre cento classificatori in tutta la penisola, è stata la tenuta delle classifiche della Serie Nazionale, Al, A2, PO per ciò che riguarda il baseball, e della Serie Nazionale per il Softball; il tutto ha permesso una attiva collaborazione con la rivista 'TUTTOBASEBALL' mediante l'invio settimanale di classifiche aggiornate e 'box-scores'.
A Nettuno e nell'ambito della sua Delegazione periferica operano una decina di classificatori, gran parte dei quali entrati come effettivi negli ultimi anni.
II responsabile della D.P. di Nettuno è Osvaldo Faraone, classificatore del 1971 e adesso abile alla Serie nazionale e all'attività internazionale. In ordine di anzianità viene Mario Fratticci, di Roma, entrato a far parte del C.N.U.G. nel 1977, anche lui di Serie nazionale, nel 1980 a loro si affiancano Giampiero Guerini e Angelo Fiorilli; quest'ultimo, impegnatesi nel 1982 come classificatore di squadra con la Sicma Nettuno, ha momentaneamente lasciato l'incarico; nel 1981 altri quattro aspiranti classificatori passano effettivi, e sono M. Letizia Maretti, Tiziana Faraone e Paola Ferrazzano di Nettuno, Vito Longo di Ostia; a questi, nel 1982, si aggiungono altri due nomi, quelli di Antonio e Simona Faraone, che completano il 'roster' dei classificatori che attualmente prestano servizio nelle zone di Nettuno, Anzio, Roma, Latina e Grosseto.
Ne è passato di tempo da quando, negli anni '50, i più appassionati tra i tifosi del Nettuno faticavano per imparare dai primi stranieri che varcavano l'oceano i rudimenti dello 'score', per andare poi al campo con un foglio da loro stessi disegnato e una penna e riempirlo di lettere e croci, senza avere in seguito il coraggio di riguardarlo. Ora non solo a Nettuno, ma in tutta l'Italia, lo 'scorer' ha acquisito importanza ed ha notevolmente elevato la sua competenza; a sugellare tutto questo, soprattutto grazie all'ottima organizzazione del C.N.C., il 'MANUALE DEL CLASSIFICATORE' italiano, per la sua completezza e chiarezza, verrà probabilmente adottato a livello europeo. |