1944 - 11 febbraio
Nessun apparecchio, né tedesco, né anglo-americano, viene a sciupare il candore di questo giorno luminosissimo, anniversario dell'apparizione della Madonna a Lourdes. Soltanto a notte avanzata riprende con violenza il duello delle artiglierie.
La permanenza della popolazione civile nella zona di guerra, intralcia in vari modi le operazioni militari, mentre continua lo sbarco di ingenti quantitativi di materiale bellico.
Il Comando militare ordina di procedere ad un regolare sfollamento; e per i Nettunesi, l'orizzonte, invece di rischiararsi, si fa più buio.
1944 - 17 febbraio.
Dal porto di Anzio salpa il primo convoglio con a bordo tutti i cittadini che liberamente hanno scelto di trasferirsi presso i propri parenti nel meridione. Ma è soltanto l'inizio di uno sfollamento che, divenuto poi obbligatorio, si protrarrà fino al mese di aprile.
I profughi, quando non vengono imbarcati immediatamente, passano la notte nelle chiese di San Rocco, a Nettuno, e di Santa Teresa in Anzio. Al momento giusto, fattili risalire sugli autocarri, si procede sollecitamente all'imbarco e si parte verso Napoli, spesso cannoneggiati dai Tedeschi annidati sui monti Lepini. Ma a loro dispetto, tutti i convogli, compresi quelli che si susseguiranno fino alla metà di aprile, raggiungono incolumi il porto di Napoli o quelli della Sicilia.
1944 maggio.
Finalmente tutti i profughi di Nettunia sono sistemati alla meglio nei vari centri della Campania, della Calabria e della Sicilia, sebbene non abbiano trovato sempre quella disponibilità e comprensione tanto necessarie in simili circostanze. I più vivono in locali di edifici scolastici, di collegi e seminari messi a loro disposizione dalle Autorità civili e religiose; altri presso famiglie private, con un sussidio giornaliero di poche lire.
Nei vari centri di sfollamento, i Nettunesi celebrano la festa della Madonna delle Grazie con la solennità consentita dalle circostanze. In alcuni luoghi, come a Tropea, a Gioia Tauro e a Scilla, i festeggiamenti si svolgono tra uno straordinario concorso di popolo, con l'intervento dei Vescovo del luogo e di numeroso Clero.
1944 luglio - settembre.
I profughi nettunesi rientrano nella loro città, che sebbene danneggiata e mutilata in più parti, ha conservato tuttavia intatte le sue sembianze. Tutte le chiese sono salve.
Cinquantuno soldati Nettunesi sono caduti durante la guerra: Antonacci Alfonso - Bianchini Orlando - Bianchi Ennio - Bianchi Orlando - Barboni Francesco - Cianfoni Alfredo - Cornalino Carlo (Cap. Magg.) - Cappelli Umberto - Cibati Giovanni - Campo Giuseppe - Cannucciari Tirio - De Santis Mario - Di Cresce Sisto -Della Millia Ettore - De Santis Emidio - D'Annibale Orlando - De Franceschi Filiberto - Fiorini Italo - Fiorilli Aldo - Fiori Ferdinando (medaglia d'argento al V.M.) - Lauri Loreto - Lucini Luigi - Milan Ottavio - Massimi Tommaso - Minardi Giuseppe - Macciocca Luigi - Mariola Aldo (Ten.) - Mariola Giulio - Mosca Salvatore - Mastroddi Francesco - Magno David - Pellicciari Mario - Pecchia Fernando (Cap.) - Prosperi Alfredo - Pecchia Marcello - Pagnano Giovanni (Serg. Medaglia d'argento al' V.M.) Ricci Pasquale - Romani Mario - Romani Salvatore - Romani Aristodemo - Salvatori Amerigo - Solazzi Loreto - Sbandi Mario - Simeoni Eraldo - Sturzo Vincenzo - Tamburrini Ugo - Taveri Alfredo - Tedesco Bruno - Tomei Giovanni - Valentini Benedetto.
1944 8 settembre.
La sacra Icone della Vergine Santissima delle Grazie, trafugata a Roma per sottrarla alle rapine e alla devastazione, ritorna accolta da un'immensa folla di Nettunesi e di Anziati.
1946 30 dicembre.
A Nettuno, in via C. Colombo, muore il pittore nettunese Salvatore Valeri. Era nato il 25 dicembre 1856. Terminati gli studi all'Accademia delle Belle Arti di Roma, soggiorna in diverse città, insegnando e dipingendo. Dopo lunga peregrinazione, raggiunge Costantinopoli dove ha la possibilità di manifestare tutte le sue capacità di vero artista. Infatti un'esposizione dei suoi quadri, promossa da Lord Duffery nel 1893, lo rivela maestro di eccezionale valore, tanto che S.M. il Sultano lo incarica di insegnare disegno e pittura ai suoi tre figli e, poco dopo, pienamente soddisfatto degli eccellenti risultati, lo eleva al grado di Bey concedendogli il titolo di Eccellenza e annoverandolo fra gli alti Ufficiali della Corte imperiale. Gli viene poi affidato l'incarico di fondare una scuola di belle arti, l'unica di Costantinopoli, dove egli insegnerà per molti anni. Le sue numerose opere sono sparse qua e là in tutta l'Europa; tra le più importanti: "Partenza per la guerra", "Trasporto di un ferito", "Arrivo di una carovana in un villaggio", "Una truppa di zingari in viaggio", "Un vecchio condottiero di cammelli", "La sera alle acque dolci", "La buona ventura", "Un cavaliere", "Ritratto a cavallo di S.M. l'Imperatore di Germania", "Mater dolorosa", ecc.
I critici affermano concordemente che in tutti i suoi dipinti il Valeri esprime in modo assai eloquente la sua genialità e riconoscono in lui il valore di un vero artista.
Al suo nome è intitolata una piazza di Nettuno, nei pressi del mercato.
1949 1° ottobre.
A Marino, dove si era recato per motivi di salute, si spegne serenamente all'età di 86 anni l'esimio Maestro di musica Cav. Angelo Castellani, Era nato a Nettuno il 4 marzo 1863. Ancora giovanissimo palesa appassionata inclinazione alla musica; a 18 anni si arruola nell'esercito come primo clarinetto e per circa trenta anni è instancabile e fervido direttore della banda del 52°, 56°, 20° e 72° Fanteria. Nei bollettini militari è giudicato come uno dei migliori direttori dei corpi musicali militari del tempo. Per la concentrazione e la perfetta esecuzione dei suoi programmi riceve applausi e onori da cittadini, critici e giornali di molte città d'Italia. Il Ministero della Guerra lo vuole a Roma quale membro della Commissione per la organizzazione delle bande musicali e come esaminatore presso la Accademia di S. Cecilia, per la nomina dei maestri direttori delle bande stesse. Le sue numerose composizioni gli ottengono gli elogi di illustri Maestri, tra cui Perosi, Vessella, Giordano, Marchesini, Ferroni e del Principe Amedeo di Savoia, dal quale riceve in dono un suo personale remontoir d'oro con incise le sue iniziali e lo stemma reale. Vince numerosi concorsi tra cui quello internazionale di Bruxelles, dove riporta il 1° e 2° premio con due minuetti di squisita fattura. Ottenuto il collocamento a riposo, vince il concorso bandistico a Novara, quindi si trasferisce a Nettuno. Alla veneranda età di 84 anni con le sue ispirate composizioni vince anche il concorso indetto dalla Casa Musicale "Ticconi" con la marcia "Nettuno", nella quale il Maestro "alla sicurezza e complessità della tecnica accoppia freschezza e varietà di ispirazione".
Uomo di grande fede e di profonda pietà cristiana, fu affezionatissimo alla sua città natale, di cui è onore e vanto.
Una via, sita nei pressi della chiesa di Sant'Anna in Nettuno, ne tramanda il nome alla posterità.
1949 31 ottobre.
Vinto da una male inesorabile, muore a Roma il chirurgo GUIDO EGIDI. Era nato a Nettuno il 10 luglio 1883.
Conseguita la laurea in medicina all'Università di Roma nel 1906, si specializza appassionatamente in alta chirurgia e per la sua profonda preparazione scientifica gli viene conferito il titolo di Primario degli Ospedali Riuniti di Roma.
Fautore e iniziatore delle più avanzate tecniche chirurgiche riconosciute ed apprezzate in campo scientifico, viene eletto Presidente della Società Lanciniana e della Scuola Ospedaliera. Come socio dell'Accademia Medica di Roma interviene alle consuete conferenze professionali nelle quali si fa ascoltare con piacere per il suo linguaggio forbito, elegante e di grande interesse scientifico. Lascia 72 pubblicazioni su vari argomenti di chirurgia.
Appassionato anche di problemi nautici, consegue un brevetto per la costruzione di nuovi tipi di scafi.
Il giorno della sua morte Roma gli tributa un'imponente manifestazione di cordoglio: tutti i rappresentanti dei vari partiti politici esaltano le sue doti di scienziato e di insigne benefattore dell'umanità.
1950 24 giugno.
Il Sommo Ponteficie Pio XII (Pacelli, 1939-1958) in piazza San Pietro, alla presenza di circa 500.000 persone, proclama la canonizzazione della piccola martire nettunese MARIA GORETTI.
1953 30 agosto.
Pio XII dichiara Santa Maria Goretti COMPATRONA particolare di Nettuno.
1953
II 29 novembre viene inaugurata la piccola "Casa di Riposo G. Tosi", realizzata dal sindaco Ennio Visca. Il fabbricato, col
terreno circostante, è stato acquistato dal Comune al prezzo di favore di 4 milioni.
Alla direzione della Casa sono state preposte le Suore Stimmatine, già presenti a Nettuno con un orfanotrofio in zona Cretarossa.
1955 25 settembre.
Con l'intervento delle Autorità civili, militari e religiose, si inaugura a Nettuno il nuovo acquedotto di CARANO, le cui sorgenti furono scoperte e portate a luce nel 1929 dai fratelli SCAVIZZI, a loro spese e su propri terreni. L'opera è stata realizzata per l'interessamento dell'Amministrazione Comunale presieduta dal Sindaco ENNIO VISCA, che ha ottenuto dal Governo De Gasperi lo stanziamento della somma occorrente.
1960 maggio.
Il Sindaco di Nettuno Bruno Lazzaro conferisce la medaglia d'oro a Suor ELETTA del S. Rosario (al secolo: Barattieri). Entrata nella congregazione delle suore del Cottolengo, nel 1920 è mandata a Nettuno in qualità di infermiera. Umile, gentile, paziente, si è dedicata per tutta la vita all'assistenza sanitaria della popolazione nettunese, con spiccato senso di carità cristiana.
1960 13 ottobre.
A conclusione di un grandioso pellegrinaggio popolare di preghiera e di penitenza promosso dalle Autorità ecclesiastiche locali, il sindaco Bruno Lazzaro consacra la città al Cuore Immacolato di Maria.
1961 23 luglio.
Il Sindaco Bruno Lazzaro, a nome della cittadinanza, conferisce la medaglia d'oro all'Arciprete Parroco Mons. NICOLA DE FRANCESCHI, che da oltre un quarantennio cura il bene spirituale del popolo di Nettuno con instancabile operosità.
1969 1° maggio.
Nella sede della Scuola Allievi Guardie di P.S. di Nettuno (ex "Caserma Piave") viene istituita la SCUOLA SOTTUFFICIALI DI P.S. Dispone delle più complete e moderne attrezzature, e svolge molteplici attività: corsi per Allievi Sottufficiali, per Allievi Guardie Atleti, per Cinofili ecc. Presso di essa hanno sede il Centro Nazionale Accademico di Judo del Corpo delle Guardie di P.S. e il Centro Addestramento Cani di Polizia. Le sue attuali disponibilità consentono l'alloggiamento di oltre mille Allievi.
1969 11 luglio.
Il Presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Saragat si reca a Nettuno per presiedere alla celebrazione del 117° anniversario della fondazione del Corpo di Polizia.
1969 14 settembre.
Il Sommo Pontefice Paolo VI inaugura a Nettuno il Santuario dedicato a Nostra Signora delle Grazie e a Santa Maria Goretti, che per la terza volta risorge con sempre nuova monumentante.
Nella sua omelia il Santo Padre, dopo aver ringraziato le autorità religiose e civili per la loro presenza, esprime la sua gioia, porge il suo saluto a tutta la comunità presente ed invita i fedeli ad ispirarsi all'esempio della Madonna e di Santa Maria Goretti.
Lasciato il tempio, Paolo VI, attraversando la cittadina tra fitte ali di folla acclamante, si reca alla Casa della Divina Provvidenza, l'antico ospedale dove la martire nettunese fu ricoverata subito dopo il delitto.
10 ottobre - 9 dicembre.
Con l'approvazione del Vescovo diocesano, Mons. Raffaele Macario, nelle Parrocchie di Nettuno, Anzio, Lavinio, Borgo Ferriere, Borgo Montello, Borgo Bainsizza e Borgo Sabotino, si svolge un grande e straordinario pellegrinaggio penitenziale mariano con la vetusta immagine di Nostra Signora delle Grazie che si venera nel Santuario di Nettuno. Per l'occasione il Santo Padre Paolo VI invia al Vescovo della Diocesi il seguente telegramma:
"INIZIANDOSI PEREGRINATIO MARIAE VICARIA DI NETTUNO SOMMO PONTEFICE AUSPICA COPIOSI FRUTTI SPIRITUALI CON INCREMENTO SALUTARE DEVOZIONE MADRE CELESTE ET VOLENTIERI INVIA VOSTRA ECCELLENZA ZELANTI SACERDOTI ET FEDELI PARTECIPANTI PEGNO DIVINI FAVORI IMPLORATA BENEDIZIONE APOSTOLICA. - Cardinale Villot".
Il pellegrinaggio ha tutti i caratteri di una vera Missione condotta con instancabile zelo dai Padri Passionisti.
La sera del 9 dicembre dalla Parrocchia di S. Antonio in Anzio, ultima tappa della sua lunga peregrinazione, dopo un commosso saluto del Sindaco Giorgio Pasetto, il venerato Simulacro della Vergine Santissima delle Grazie inizia il suo trionfale ritorno al Santuario di Nettuno. Migliaia di pellegrini l'accompagnano a piedi e nel procedere la fiumana di gente ingrossa sempre più fino a prendere l'aspetto dell'annuale festa di maggio. Niente fuochi d'artifizio, niente luminarie: quell'immensa folla prega e canta inni sacri invocando dal Cielo pace, benedizioni e grazie per la città, per la Patria e per il mondo intero. Uno spettacolo davvero commovente, devoto e solenne che i vari monumenti eretti per la circostanza alla Vergine in molte località della Vicaria di Nettuno ricorderanno alle generazioni future.
1972 12 luglio.
Il Presidente della Repubblica Giovanni Leone presenzia a Nettuno la festa della Polizia in coincidenza col 120° anniversario della fondazione del Corpo. Tra le moltissime autorità convenute sono presenti S.E. Mons. Raffele Macario, Vescovo della Diocesi di Albano, e l'Ausiliare S.E. Mons. Dante Bernini.
Al termine della cerimonia il Presidente Leone visita ufficialmente il Palazzo Comunale tra le vive acclamazioni del popolo nettunese.
1972 9 agosto.
Dopo l'udienza generale, il Santo Padre Paolo VI, nel palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, riceve il Sindaco e la Giunta Comunale di Nettuno che gli presentano il filiale saluto della cittadina.
Il gruppo è guidato dal Sindaco Rag. Antonio Simeoni e dall'Arciprete della Collegiata Mons. Vincenzo Cerri. Sono presenti gli Assessori Alessandrini, Molinari, Fiori, Masullo, Eufemi e Romani, il Segretario Generale del Comune Giovanni Del Giudice, il Vice Segretario Marcelle Giuliani e il signor Mario Cerri.
Al termine de! breve discorso rivolto ai presenti, Paolo VI imparte la Benedizione Apostolica e si sofferma amabilmente col Sindaco, l'Arciprete e gli altri Amministratori. Da essi riceve l'omaggio di un'artistica ceramica raffigurante l'antico costume delle donne nettunesi, opera della Professoressa Emma Gatti.
Il Santo Padre, prima di accomiatarsi, rinnova a tutti i sentimenti di gratitudine per la visita e prega l'Arciprete della Collegiata di recare agli ammalati della città "a Lui tanto cara" una sua speciale Benedizione.
1973 6 ottobre.
I Sindaci di Nettuno e del Comune tedesco di Traunreut, Rag. Antonio Simeoni e Dr. Franz Haberlander, assistiti dai rispettivi Consiglieri, approvano e celebrano solennemente in Nettuno il GEMELLAGGIO tra le due città, impegnandosi a stabilire vicendevoli legami di amicizia e a favorire in ogni campo gli scambi culturali e turistici tra i loro abitanti nel quadro della libertà, della pace e della fraternità dei popoli d'Europa.
1973 27 ottobre.
II NETTUNO B.C. aggiunge un altro alloro alla sua lunga catena di successi, conquistando per l'undicesima volta il titolo di campione d'Italia di Baseball. Importato dalle truppe americane sbarcate a Nettuno, il Baseball è divenuto elemento di vita dei giovani Nettunesi, che in tale disciplina sportiva hanno trovato modo di eccellere non solo in Italia, ma anche in Europa, aggiudicandosi per due volte, nel '65 e nel '72, il massimo trofeo per club, la Coppa dei Campioni.
1974 11 aprile.
Nettuno dedica ai Cavalieri di Vittorio Veneto, i veterani della grande guerra, una nuova vasta piazza, con giardini e parcheggi, sita presso l'ospedale e recentemente ottenuta con la demolizione di vecchi edifici compresi nel quadrilatero via Olmata, via Santa Barbara, via Isonzo e via Sangallo.
1974 5 maggio.
Dopo circa 900 anni, un Padre Abate di Grottaferrata, nella persona del Rev.mo Padre Paolo Giannini, è tornato nella Chiesa Madre di Nettuno per una solenne celebrazione in rito greco-bizantino, in occasione della festa patronale di Nostra Signora delle Grazie.
Gli abati del monastero di San Nilo di Grottaferrata, come abbiamo già detto, furono i primi feudatari di Nettuno intorno all'anno 1100.
Il Rév.mo Archimandrita P. Paolo Giannini, negli anni della sua giovinezza è vissuto con la sua famiglia a Nettuno, dove sono nati alcuni dei suoi fratelli, tra i quali FILIPPO, consacrato vescovo il 06-01-1981 con l'incarico di "Ausiliare" del Vicario della diocesi di Roma.
1975
II 24 maggio viene inaugurato a Nettuno un monumento a Padre Paolo Segneri, statua in bronzo dello scultore romano
Giovanni Gianese. È stato collocato a fianco della chiesa di San Giovanni, a pochi metri dalla casa dove nacque il celebre oratore e scrittore.
1979
Passati appena dieci anni dalla visita di Paolo VI, un altro Papa, Giovanni Paolo II, si reca a Nettuno in pellegrinaggio al
santuario di Nostra Signora delle Grazie, dove riposano le spoglie di Santa Maria Goretti. Ne avevano dato l'annuncio ufficiale Monsignor Gaetano Bonicelli, vescovo di Albano, e il sindaco di Nettuno, Antonio Simeoni.
Papa Wojtyla giunge in elicottero nel pomeriggio del 1° settembre, alle 17,30 sul campo della Scuola Sottufficiali di P.S.; poi, percorrendo in macchina via Santa Barbara, piazza Mazzini e via G. Matteotti, tra due fitte ali di popolo, raggiunge il santuario dove celebra la Santa Messa sul sagrato della basilica.
Una visita breve; un omaggio alla Madonna e alla Santa della purezza, e una presa di contatto con la gente che affolla ancora questa zona in questo periodo di villeggiatura. Tra i doni offerti al Santo Padre: un'artistica ceramica della Signora Emma Gatti riproducente la venerata statua di Nostra Signora delle Grazie.
Dopo la celebrazione eucaristica il Papa saluta le Autorità presenti e s'intrattiene affabilmente con un gruppo di ammalati, alcuni dei quali in carrozzina. Poi, accompagnato anche dal Vescovo, dal rettore del Santuario e dai parroci di Nettuno e di Anzio, accetta di fermarsi per una breve refezione. Dopo di che, essendo il primo sabato del mese, torna in chiesa per la recita del santo Rosario ritrasmessa dalla radio vaticana. Verso le ore 22, salutato da un numeroso gruppo di giovani, riparte in elicottero alla volta di Castel Gandolfo, sua residenza estiva.
1981
II 13 agosto, all'età di 73 anni, muore a Genzano il pittore nettunese LAMBERTO CIAVATTA.
"Diplomato al Liceo Artistico di Roma. Ha studiato pittura nella bottega del maestro Alessandro Battaglia, scultura nella bottega del maestro Duilio Gambellotti, architettura presso la Facoltà di Roma.
Ha diretto l'Accademia Internazionale del nudo. Ha allestito una cinquantina di mostre personali in Europa ed in Medio Oriente. Ha esposto ripetutamente a Roma, Firenze Nettuno, Cortina d'Ampezzo, e con altre personali a Milano, Genova, Napoli, Macerata, Iodi, Bologna, Perugia, Reggio Calabria, Latina, Osimo ecc.
Inoltre i suoi quadri hanno ottenuto notevole successo all'estero, come a Mùnchen, New York, Chicago, Stafford, Phila-delphia. Sue opere di pittura si trovano presso enti pubblici e privati italiani, nonché in musei e collezioni private...
Tra le più note collezioni citiamo quelle dei Reali del Belgio, del Gen. Ike Eisenhover (USA), di Mr. William Allen (Londra), del Prof. Christian Barnard (Città del Capo), di Cary Grant. (USA), del Dottor G.C. Papandreu, ecc. ecc.
L'arte di Lamberto Ciavatta rispecchia pienamente il tormento e la disperazione dell'uomo contemporaneo. Egli centra infatti le sue figure in una dimensione che appartiene alla contemporaneità, pur nutrendo le proprie radici di succhi che vengono da assai lontano..." (Massimo Grillandi)
1985 POLIZIA DI STATO
Con decreto ministeriale del 28 maggio 1985 è stata disposta la trasformazione della Scuola Allievi Sottufficiali di Nettuno in "ISTITUTO PER SOVRINTENDENTI E DI PERFEZIONAMENTO PER ISPETTORI", con scuola di specializzazione al tiro e per cinofili. L'Istituto nel suo genere è l'unico in Italia.
1985
Oggi, 31 luglio, alle ore 12,30, le suore Figlie della Croce (dette "Francesi"), dopo 121 anni di attività scolastica nella scuo
la materna ed elementare, per motivi interni della loro congregazione, nonostante la viva opposizione dell'Arciprete-Parroco, hanno lasciato Nettuno. La gestione della scuola era passata alla Parrocchia di San Giovanni già fin dall'anno
scolastico 1982-1983.
Le Figlie della Croce erano venute a Nettuno nel 1864 dietro invito della principessa Teresa Borghese, che fino al 1890, oltre all'uso gratuito dei locali, dava loro anche un generoso contributo mensile. Durante la loro lunga permanenza a Nettuno hanno curato l'educazione religiosa e civile dei ragazzi e della gioventù femminile, per cui istituirono un laboratorio interno di cucito, ricamo e taglio, oltre che una ben nutrita scuola di canto, che per lungo tempo prestò servizio anche nella Collegiata. Per loro merito, unitamente alla Maestre Pie Filippini, si è sviluppata e stabilita la bella tradizione degli "angioletti" nell'annuale processione della Madonna delle Grazie, dando vita, gaiezza e folklore alla festa.
Alla Congregazione delle Figlie della Croce vada il ricordo affettuoso e l'imperitura riconoscenza della buona popolazione di Nettuno.
1986
Il 2 agosto, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose, e con la partecipazione di un gran numero di cittadini,
viene inaugurato i! nuovo porto turistico, opera di primaria importanza per il centro-sud dell'Italia. È stato costruito ai piedi del borgo medioevale, quasi nello stesso sito dove, secondo gli storici, era situato l'antico porto "Cenone" o "Antium Navale", "il porto degli Anziati, il foro per il mercato e il deposito dei loro viveri" (Dionisio d'Alicarnasso).
1986
Nettuno è divenuta una delle più belle cittadine della costa tirrenica. Il suo territorio si estende su una superficie di 7.164
ettari e conta, oggi, circa 33.000 abitanti. Il suo litorale, cosparso di ville moderne, di stabilimenti balneari e di antiche vestigia, a levante e a ponente del centro storico, si distende per circa 16 chilometri. A sud, oltre il territorio del poligono di artiglieria, termina con l'austera e antica Torre Astura e lo sguardo è attratto dalla figura inconfondibile del monte Circeo. Nei giorni chiari, sul mare aperto, emergono dalle acque azzurre le isole pontine.
Quasi al centro di questa incantevole riviera, ricca di luce, di verde e di azzurro, ai piedi del borgo medioevale signoreggia,
oggi, il bellissimo porto turistico recentemente inaugurato.
All'interno la città, specialmente in questi ultimi venti anni, ha subìto una crescita così intensa nei vari settori, da superare ogni più rosea aspettativa: numerosi centri residenziali popolari, nuovi centri scolastici, opere stradali ed illuminazione pubblica, approvviggionamento idrico della periferia, impianti di depurazione, nuovi collettori di acque impure, sport, verde, giardini e parchi pubblici, viabilità rurale, opere per lo sviluppo del commercio, del turismo, delle industrie e dell'artigianato, servizi socio-sanitari... un complesso di opere che si stenta a credere che sia stato possibile attuare in così breve tempo. Ne va tutto il merito alla competenza degli Amministratori che, a differenza di molti altri Enti Locali, sottoposti purtroppo a logoramento per continue crisi, non soltanto hanno saputo definire i programmi, ma si sono impegnati tenacemente a realizzarli.
Oltre tutto, Nettuno possiede un bel patrimonio dì interesse storico-artistico:
- Il Borgo medioevale con le torri, i bastioni, le mura di ronda, il palazzo baronale e quello Doria-Pamphili;
- Il Forte Sangallo;
- la Torre di Astura con gli avanzi del porto mercantile romano e di altre antiche costruzioni;
- un monumento tombale di età romana in località "Torre del Monumento", ritenuto il sepolcro di Tullia, figlia di Cicerone;
- i ruderi in opus reticulatum di una villa romana attribuita a Lucullo, in località "Grottacce";
- la villa Bell'Aspetto, del Principe Borghese;
- la Chiesa di San Francesco col quadro di Andrea Sacchi;
- il Santuario della Madonna deile Grazie e di S. Maria Goretti;
- il cimitero di guerra americano, che raccoglie i resti di circa 7.000 caduti nelle operazioni di sbarco e nella campagna d'Italia durante l'ultimo conflitto, in cui si celebra annualmente il "Memorial Day" con la partecipazione di alte Autorità statunitensi e italiane, civili e militari;
- il cippo-ricordo dello sbarco degli alleati in località "Foglino";
- il Porto turistico inaugurato il 2 agosto 1986. |