Per un Pontefice, che ha alle spalle l'immensa potenza della Chiesa, il fascino del suo rito e la suggestione dei suoi misteri, non dovrebbe essere difficile acquisire quell'irresistibile potere di attrazione sui popoli che si chiama carisma.
E tuttavia pochi furono i papi carismatici. Fra questi, Giovanni XXIII.
Ma egli rappresentava il vecchio padre buono e saggio che vede tutto con occhio affettuoso e comprensivo, che non rimprovera e, quando è costretto a farlo, se ne addolora; un vegliardo al quale non si può e non si sa dire di no. Insomma, se mi si passa l'espressione, un amatissimo padre-nonno. Questo era il carisma dl Papa Roncalli.
Quello di Papa Wojtvla è un carisma diverso e molto più complesso. Giovanni Paolo II. primo pontefice non italiano in cinque secoli, viene da un paese dove la religione, o non si ha o, quando si ha, è pulita e totale. E' un papa giovane ed estroverso, uno studioso dell'animo umano che ama le folle ed ha bisogno di conversare con esse; uno sportivo che può sciare o nuotare accanto a te; un Papa dinamico ed energico che crea intorno a sé tanto movimento, ma anche tanto ordine; un Papa che, dopo aver duramente lavorato non si riposa, ma attinge nuove energie dal piacere dell'opera compiuta: un innovatore, anche, ma nei limiti dettati dalla religione.
Questo Pontefice, che ha rifiutato la tiara ed abolito il plurale majestatls. che ti saluta e benedice insieme, che viene da tanto lontano e lo senti tanto vicino, che ti stringe cordialmente la mano. che con le sue braccia robuste leva in alto i bambini e li bacia: che posa la mano leggera e commossa sul capo degli sventurati e carezza lievemente le guance scavate dal dolore, ha un altro carisma. quello del padre-fratello che lavora per te, insieme a te, e che un giorno, come in una suggestiva pubblicità televlsiva. potrebbe dirti: " Hai visto? ce l'abbiamo fatta "
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Ma come si spiega che in un solo anno di pontificato, papa Wojtvla sia diventato la personalità più nota e seguita nel mondo? Come mai uomini e donne di ogni età, cattolici e protestanti, buddisti e musulmani, gente di ogni religione e gente che non ha religione accorrono a milioni ad ascoltare la sua parola? Parafrasando un detto inglese, si potrebbe " The right pope in the right moment" cioè: il papa giusto al momento giusto.
Millenni di storia dimostrano che i popoli hanno bisogno dl capi carismatici e li seguono ciecamente. Purtroppo, dimostrano anche che, troppo spesso, questi capi causano guerre e lutti per tutti e, più di tutti, per il loro stesso popolo per il cui bene credono di operare.
L'umanità esce da uno di questi periodi in cui capi ritenuti carismatici esaltarono la guerra fino al punto dl esserne loro stessi vittime insieme ai loro popoli. Ecco perché i popoli sono oggi increduli e sospettosi verso chiunque aspiri a guidare le masse. D'altra parte vi è carenza dl personalità politiche che siano di spicco ed indiscusse insieme.
E' questo un periodo buio di odio e violenza, in cui il terrore dilaga e paralizza. Niente più funziona e tutto si sfascia. I valori umani sono sovvertiti; la gente è disorientata e ammutolita. Tutti sentono che occorre cambiare, ma nessuno sa come e quando, con che e con chi. insomma è tempo di transizione in cui regna un vuoto quasi assoluto.
Ed ecco che arriva la personalità folgorante, prorompente, dilagante di un papa, cioè di qualcuno a cui ci si può rivolgere senza sospetto e senza paura, perché è l'unico "leader " che non ha né può avere un solo nemico al mondo; un " leader " che non parla ad una nazione ma a tutte le nazioni; che esalta l'uomo e i suoi diritti: che non vuole dividere ma unire i popoli nella dottrina di Cristo, che egli, suo vicario, rappresenta.
E' un Papa che visita continuamente non solo città e paesi italiani, ma vola In Messico. Irlanda, Brasile ed USA e nella sua Polonia. E dovunque folle oceaniche accorrono ascoltarlo, mentre il mondo s'incolla alle e televisioni per udire finalmente parole buone al posto di quelle violente che i mass-media ci rovesciano continuamente addosso parole buone che ci liberino dalla paura e riempiano quel vuoto di bontà e speranza miseramente cresciuto nel nostro cuore.
E tutti lo comprendono perché il Papa viaggiatore e poliglotta non ha bisogno di ambasciatori e interpreti, va a parlare direttamente ai popoli nella loro lingua e, quello che conta anche di più: gli parla col cuore in mano. Tutti, credenti e non credenti, credono in Papa Wojtyla. Il non religioso vede in lui il capo politico ma nel senso pulito della parola.
Ancora una volta il mondo stanco e deluso sorge ad una nuova speranza, quella che dal prestigio e dalla bontà di questo Papa possa derivare una nuova era di pace e di giustizia.
Pace e giustizia, infatti, sono le due parole-programma che più di tutte le altre pronunzia Papa Wojtyla. |