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LA FESTA DI NOSTRA
SIGNORA DELLE GRAZIE
A NETTUNO

Collana Caritas

di
DON VINCENZO CERRI

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LA STORIA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE


 

 

- Qual'è, in sintesi, la storia di questa bella statua tanto venerata dai nettunesi?

- Secondo la tradizione, approdò a Nettuno durante una furiosa tempesta nel 1550, proveniente dall'Inghilterra, dove infieriva la persecuzione scatenata dallo scisma di Enrico VIII contro i cattolici. Le immagini sacre, specie quelle più venerate, venivano sottratte dalle loro chiese e pubblicamente bruciate. La nostra, a quanto pare, fu presa e nascosta per qualche tempo, poi consegnata ad alcuni pii mercanti che si recavano a Napoli. Sul mare di Nettuno sarebbe avvenuto il naufragio che costrinse i marinai a depositare il simulacro della Madonna - forse insieme alle statue di San Rocco e di San Sebastiano - nella chiesetta dell'Annunziata sita oltre il fiume Loricina.

- Vi sono documenti storici a sostegno di questa tradizione?

- Il documento più antico risale a 168 anni dopo l'arrivo della statua, cioè al 1718. Si tratta di un manoscritto rinvenuto tra le carte del nettunese Giuseppe Del Monte.
Inoltre, durante i restauri eseguiti nel 1959, nel retro grezzo della statua fu trovata questa scritta: FUERUNT RESTAURATE ISTE FIGURE IMPENSIS SOCIETATIS St. ROCHI, 1594 (Queste statue furono restaurate a spese della Confraternita di San Rocco l'anno 1594). Un restauro compiuto, quindi, appena 44 anni dopo l'arrivo dell'immagine a Nettuno. Il che fa supporre che la statua fosse venerata in Inghilterra già molto tempo prima di giungere a Nettuno.
La provenienza dall'Inghilterra, oltre che dalla tradizione, è dimostrata anche dall'altra antichissima scritta emersa sotto il piede destro della Madonna, quasi illegibile, che può ricostruirsi così: JU? (H)ARET GRATIOSAS (Voi siete tutta grazia). E' un inglese antico espresso con rozza ortografia

.- Al suo arrivo a Nettuno la statua si presentava così com'è ora oppure vi sono state fatte delle aggiunte?

- Vi è stata aggiunta una grande sedia. Quella attuale risale al 1900 ed è stata rifatta sul modello precedente andato distrutto in un incendio insieme alla macchina processionale. In alto, ai lati della spalliera, furono collocati due graziosi angioletti lignei, reggenti un nimbo dorato, con dodici stelle. Il 28 maggio 1881 la statua fu solennemente incoronata nella Chiesa di San Giovanni dal Capitolo Vaticano, rappresentato dal Vescovo Monsignor Angelo Jacobini. Senza queste aggiunte la Madonna figura seduta sopra una sedia rudimentale intagliata nel medesimo blocco, così come forse è stata consegnata ai Nettunesi nel 1550.

- E' stato detto che prima del restauro effettuato nel 1959 il volto della Madonna fosse più bello; che ne pensa?

- Ognuno giudichi da sé confrontando le fotografie qui riprodotte.

- Perché si usa portare la statua della Madonna alla chiesa di San Giovanni, dove rimane di solito otto giorni?

- E' un'usanza molto antica; quasi certamente risale ai primi anni. I fedeli di Nettuno si recavano spesso, durante l'anno, al piccolo santuario distante allora un buon chilometro dal centro abitato, in aperta campagna. Ma nel mese di maggio, dedicato alla Vergine, per esprimere in modo più solenne ed agevole la propria devozione, volevano vicina la sacra Immagine e invalse l'uso di trasportarla e trattenerla una settimana intera nella Collegiata di San Giovanni, che è la chiesa parrocchiale più antica della zona, Madre di tutte le altre chiese che sono in Nettuno, Anzio e Conca (oggi: Borgo Montello).

- Fino a non molti anni fa, si usava addobbare l'interno della chiesa di San Giovanni con lunghi drappi di seta e damasco. Come mai non si usa più?

- E' vero. Questa antica usanza è stata abolita dopo gli ultimi restauri della chiesa. Gusti a parte, quegli abbondanti drappeggi servivano anche a ricoprire un po' le miserie del sacro edificio che, prima del 1965, era ridotto in uno stato pietoso. Tutti quei drappi, però, venivano sospesi ai chiodi che i paratori conficcavano a centinaia, con le conseguenze che ognuno può immaginare. Di più, per compiere questo lavoro vandalico, camminavano sul cornicione addossandosi alla parete e asportandone le tinte. Danno su danno.

- Abbiamo notato in diverse occasioni che i Nettunesi sarebbero molto contenti se la Madonna restasse a San Giovanni per tutto il mese di maggio...

- E' vero, ma non si può; si deve stare ai patti sanciti a suo tempo con la Direzione del Santuario. La permanenza della statua a San Giovanni può essere prolungata solo nel caso che la pioggia impedisca la processione di ritorno; oppure, previo accordo con i Padri Passionisti, per altre importanti ragioni. Bisogna tener presente che il Santuario è stato costruito per onorare la Madonna delle Grazie; non sarebbe giusto privarlo della statua proprio nel mese a Lei consacrato.





OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
"100 LIBRI PER NETTUNO"
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