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L'ICONOGRAFIA E LA STORIA DI
SANTA MARIA GORETTI
DA CORINALDO A NETTUNO
A SANTA NEL MONDO

a cura di Vincenzo Monti

 

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INDICE - Da Corinaldo a Nettuno - Maria Goretti: La Vita e il Martirio - Il Culto e la festa di S. Maria Goretti - Iconografia - I santini - Le sculture - Mosaici e vetrate - Cartoline - Quadri - Libri - Ricordi - Film, giornali e fumetti - Pio XII , i Papi e Marietta - Modelli di santità - Parrocchie di S. Maria Goretti - Appendice documentaria

 

Cap 03 - Il culto e la festa di S. Maria Goretti


 

Con il rito della Beatificazione (27 aprile 1947) e soprattutto della Canonizzazione in Pza S. Pietro il 4 giugno 1950, viene ufficializzato il culto universale nella Chiesa Cattolica di S. Maria Goretti.
Viene approvata la cosiddetta Messa Propria e la data del 6 luglio quale giorno della sua memoria sia nel Messale Romano che nella Liturgia delle Ore.
Da quel momento a seconda della sensibilità e della volontà delle singole Chiese particolari prende il via il culto e la venerazione della Santa attraverso iniziative e azioni tipiche della cultura delle singole nazioni. Parrocchie, cappelle, monumenti, ospedali, orfanotrofi, in tutto il mondo vengono dedicate a Marietta in ogni angolo della terra. Abbiamo notizie che ciò è accaduto in Europa, in Asia, in Africa, in Australia e persino in Russia. Una venerazione ed un culto che non lascia di stupire anche chi lavora alla diffusione ed alla memoria del “piccolo fiore di campo destinato a non sfiorire mai”.
La bibliografia sulla storia di S. Maria Goretti non ha confini, si passa dal coreano al maltese, al greco e all’arabo, dallo slavo al portoghese passando per l’inglese, francese, spagnolo e logicamente italiano. In appena 60 anni possiamo dire che le principali lingue del mondo hanno raccontato a tutte le latitudini la storia di S. Maria Goretti e non solo. Una buona letteratura le hanno anche la biografia di Alessandro Serenelli, il suo uccisore, e Assunta Goretti, la sua mamma. Anche i due famosi film usciti su di lei hanno sempre avuto un’audience da primato: ricordiamo l’indimenticabile Cielo sulla palude di Augusto Genina (1949) e quello di Rai Uno Maria Goretti (2003). Un profilo artistico di notevole spessore che ha contribuito a diffondere nel mondo il nome della Santa bambina. Anche l’iconografia ha avuto una accelerazione addirittura dopo appena qualche anno dalla sua morte (1902) con il primo monumento costruito nel 1904 dove Maria Goretti è raffigurata sul marmo morbido e opaco dello scultore Zaccagnini, nelle vesti di S. Cecilia del Maderno. Da quel momento il “ritratto” di Marietta ha impegnato la vena artistica di pittori ed artisti di tutto il mondo. Il più famoso è quello realizzato dal Brovelli (1929) artista nettunese che attualmente si trova nella cosiddetta Tenda del Perdono in via Orsenigo 1 a Nettuno, la stanza cioè dove Marietta morì il 6 luglio 1902.Ma abbiamo ritratti di Marietta nelle varie chiese di Olanda, Belgio, Francia, Spagna, Africa e Giappone, chiaramente con i tratti somatici degli abitanti del posto. Il ritratto per la Canonizzazione venne dipinto dalle Suore Missionarie Francescane su ordinazione di P. Mauro Liberati, postulatore della Causa di Canonizzazione della Santa.

 

tipico “progressivo” prima della stampa definitiva

 

Teatro, musical, danze: un ampio spaccato interessato alla vita della Santa che attraverso varie epoche ha saputo raccontare il suo messaggio. Su tutti ricordiamo il musical Domani sarà grano e Sbarre di carta, rappresentato nei teatri di tutta Italia con grande coinvolgimento di pubblico e di critica.Il musical “Amore di Fango” scritto e musicato da Gianluca Terranova nel 2004 sulla vita di Alessandro Serenelli e Santa Maria Goretti con interpreti Gianluca Terranova e Sabrina Picci.

 


musical “Amore di Fango” Nettuno 2004

 

Certamente non si esaurisce in questo libro l’ampia documentazione sul fascino di Maria Goretti nel mondo dell’arte e della creatività ma certamente è questa una seria rassegna di come il suo nome sia ormai diffuso in tutto il mondo e non solo in quello cattolico. Il Santuario Madonna delle Grazie e S. Maria Goretti in Nettuno dal 1929 conserva il corpo di S. Maria Goretti. Ha seguito tutte le fasi dei Processi Canonici e le splendide giornate della Beatificazione e Canonizzazione. È tenuto dai Passionisti, cui Assunta in ringraziamento di quello che avevano fatto per la glorificazione della figlia, donò il corpo della figlia.
Dinanzi a queste spoglie della Santa oltre a milioni di persone son venuti i papa Paolo VI (14 settembre 1969) e Giovanni Paolo II (1 settembre 1979) a ricordare al mondo l’importanza del messaggio gorettiano e lanciare questo santuario tra i luoghi più significativi del nostro tempo.

 

 

Il Santuario grazie al suo mensile la Stella del Mare e l’attività apostolica dei Passionisti è in prima fila per promuovere il culto e la devozione di S. Maria Goretti nel mondo.
Il mensile ha abbonati di tutto il mondo e promuove la spiritualità gorettiana attraverso scritti, meditazioni, sussidi per la catechesi e l’evangelizzazione attraverso la presentazione della via di Maria Goretti. Le varie biografie edite dal Santuario e tradotte nelle principali lingue europee sono adatti a vari tipi di lettore, iniziando dai bambini per finire agli adulti. Nel 2002 anno centenario della Morte della Santa i Passionisti hanno organizzato nella Pontificia Università Lateranense un Congresso Scientifico dal titolo Maria Goretti, il coraggio di scegliere. Una analisi documentata sulle problematiche giovanili, che ha visto la partecipazione di specialisti in questo settore provenienti dalle migliori università europee.
Il Santuario dal punto di vista liturgico celebra con grande intensità due date della vita della Santa: il 6 luglio, giorno della sua morte ed il 16 ottobre giorno del suo compleanno.
I festeggiamenti di luglio si prolungano per tutto il mese con ormai la celebre Rassegna delle Corali e varie iniziative musicali. Su tutto spicca il Pellegrinaggio a piedi che collega il Santuario con Cascina Antica: 10 km sulla stessa strada che percorse Marietta ormai ferita a morte in quel pomeriggio del 5 luglio 1902.

 

foto anni ‘50 dei continui pellegrinaggi a Nettuno

 

Il Pellegrinaggio a Piedi giunto alla 23° edizione ogni anno si avvale di un tema ispiratore, ed attraverso testimonianze, preghiere, canti conduce a Le Ferriere migliaia di persone.
Molto partecipato il triduo in preparazione alla festa e particolarmente solenne il giorno della memoria liturgica.
Il 16 ottobre è il giorno del compleanno di Marietta, è ricordato sia nella solenne liturgia che attraverso iniziative soprattutto di carattere sportivo.


Il pellegrinaggio a piedi nel centenario della morte di S. Maria Goretti


 

 

Corale di Nettuno

 

 

Alcune date significative: Paolo VI dichiarò basilica il Santuario nel 1970 e Benedetto XVI ha concesso la facoltà di celebrare la S. Messa della santa ogni giorno dell’anno.
Giovanni Paolo II nel 1993 ha composta una bellissima preghiera in onore della Santa ed è quella che oggi viene recitata in tutte le circostanze liturgiche della vita del Santuario. Iniziative analoghe si svolgono nella città Natale di Corinaldo dove particolarmente sentito è il giorno del 16 ottobre, compleanno di Marietta.
Altri poli di culto gorettiano sono tutte le varie parrocchie d’Italia e del mondo che soprattutto ricordano in maniera significativa il 6 luglio.
Da vari anni è sorta la tradizione di richiedere in visita il corpo della Santa in occasione di anniversari particolari delle singole chiese. Si tratta di un evento di benedizione e di fede con accoglienze straordinarie come concorso di fedeli e di autorità che si prolungano con veglie notturne e liturgie molto partecipate. Finora questi eventi si sono verificati in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Emilia Romagna, Lazio e Toscana.
Il 29 settembre 1991 il papa Giovanni Paolo II si è recato in visita pastorale anche a Cascina Antica di Le Ferriere, la casa che ha visto gli ultimi anni di vita della Santa e che è il simbolo della sua santità.

 


Nettuno

 


Alghero

 


Fano

 


S. Antioco

 


Canicattini Bagni

 





 

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VINCENZO MONTI

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