Forte Sangallo in un
disegno di Giuseppe Miselli 1692 |
Il Forte fu voluto da papa Alessandro VI Borgia, allo scopo di rafforzare il sistema difensivo costiero della Campagna a sud di Roma. Il Papa incaricò dell'esecuzione dell'opera il figlio Cesare, detto il Valentino, famoso per la spregiudicatezza delle sue gesta politico-militari che ne fecero, per molti storici, il simbolo del principe rinascimentale.
La fortezza venne edificata tra il 1501 ed il 1503, ma non vi è piena concordanza sul nome dell'architetto che la progettò, essendo variamente attribuita ai Sangallo (Giuliano e Antonio il Vecchio) o a Francesco di Giorgio Martini.
Di chiunque fosse la paternità, il Forte rappresentò, al momento della costruzione, uno degli esempi più avanzati di architettura militare, vero compendio di tutti gli accorgimenti tecnici atti a rendere inespugnabile una rocca.
Il massiccio edifìcio è a pianta quadrata, con quattro bastioni cuoriformi, ed è circondato da un fossato sui tre lati che non guardano verso il mare.
Nei secoli successivi si ebbero diversi restauri e ampliamenti, testimoniati dagli stemmi dei papi che li promossero. Nel 1920 l'edificio fu acquistato dal barone Alberto Passini Camossi che lo trasformò in lussuosa residenza privata.
Oggi di proprietà comunale, il Forte è utilizzato come sede per molteplici attività espositive e convegnistiche.
Ospita al suo interno l'Antiquarium Comunale, che espone reperti paleontologici, paletnologici e archeologici raccolti nel territorio, e il Museo dello Sbarco Alleato, che permette ai visitatori di consultare preziosi documenti, uniformi, fotografie d'epoca e materiale bellico rinvenuto nella zona teatro delle operazioni di guerra.
Forte Sangallo visto dal Borgo Medievale |
|