Accogliamo con orgoglio nelle nostre Edizioni del Gonfalone questo nuovo lavoro di Pietro Cappellari, Vincenzo Monti e Alberto Sulpizi: tre nostri concittadini, che da tempo coltivano con passione, entusiasmo e competenza l'interesse per le cose "nettunesi", con in più il lavoro di "squadra", un ingrediente innovativo e proficuo.

Essi continuano una tradizione ininterrotta di tanti studiosi, che nei tempi più recenti portano i nomi di Bartolomeo e Calcedonio Soffredini, di Antonio Nibby e padre Francesco Lombardi, di Giuseppe Brovelli Soffredini e Giuseppe Tomassetti, di Norberto Perotti e Giulio Petraglia, di Oscar Rampone e Augusto Rondoni, fino a monsignor Vincenzo Cerri.

Noi intendiamo incoraggiare questo nuovo tipo di relazioni e di sinergie che stanno nascendo intorno all'istituzione comunale, perché esse consentono di unire le forze buone della città, condividere le conoscenze, moltiplicare le energie e accrescere i risultati prodotti.

Oggi i cultori e scrittori di storia locale sono innumerevoli e sono radicati anche nel mondo universitario, che da pochi anni si sta intensamente occupando del nostro paese, con tesi di laurea, corsi di studio e ricerche. Basti per tutti ricordare l'Università Roma Tre, che con trenta ricercatori del Centro CROMA diretto dal prof. Carlo Maria Travaglini, ha redatto un completo Atlante storico-ambientale di Nettuno e Anzio; gli studenti della facoltà di architettura della Sapienza, che con la docente Valerla Vocaturo, hanno condotto un approfondito studio sul Borgo medievale; gli studenti che si sono laureati con tesi su Nettuno: Leonardo Faraone in architettura sul Forte Sangallo, Nicoletta Pigliucci in architettura sul costume nettunese, Mara Pacella in lettere su Paolo Segneri.

Assolviamo, in questo modo, con forte partecipazione al compito che questa Amministrazione si è assunta all'atto del suo insediamento nel 1998, cioè quello di promuovere e divulgare la conoscenza di Nettuno, della sua storia, dei suoi monumenti, delle opere d'arte, delle donne e degli uomini che l'hanno realizzata.

E' questo il nostro progetto: voler ricostruire e custodire la memoria storica di Nettuno e dei nettunesi, spesso frantumata più dall'incuria umana che dagli eventi avversi. Intendiamo accrescere quei sentimenti di identificazione e di appartenenza, che volgendosi al passalo per rinnovarsi nel futuro, fanno apprezzare le cose del presente, amarle e migliorarle. A questi obiettivi ci stiamo dedicando con il progetto Parkeo, con i l00Libri per Nettuno, con il progetto A.M.I.-Archivio Multimediale Immagini e con gli innumerevoli lavori di scavo archeologico, recupero di monumenti, ripristino di antichi siti, restauro di dipinti e di libri e documenti dell'archivio storico comunale, convegni scientifici e pubblicazioni. Sono valori fondamentali per il progresso sociale e civile di una comunità e su questi valori abbiamo fondato i nostri programmi.

Cappellari, Monti e Sulpizi hanno soprattutto il merito di aver voluto donare e mettere a disposizione di tutti i risultati delle loro ricerche e, in particolare, il testo della conferenza tenuta da Giuseppe Brovelli Soffredini dinanzi al Consiglio Comunale di Nettuno il 4 agosto 1907, per ricordare la figura di Antonio Ongaro e rivendicarne l'origine nettunese. Nuove emozioni ci danno le foto e i documenti pubblicati ora per la prima volta sul Brovelli Soffredini e le notizie inedite sul medico Francesco Felici.

Si è associata agli autori e a noi, questa volta, anche la tipografia di Enzo e Gabriele Tofani, che con sensibilità ha risposto al nostro appello e con professionalità ha provveduto alla stampa gratuita del volume.

Ci auguriamo, con questa nuova iniziativa editoriale, che altre persone, specialmente i giovani di Nettuno, sentano lo stimolo a proseguire le ricerche e a condividere i progetti dell'Amministrazione Comunale, che ho l'onore di presiedere.

Nettuno. 11 dicembre 2004
Vittorio Marzoli, Sindaco