100libripernettuno.it

Nettuno
città antica e moderna
sulla costa del Tirreno

guida turistica anni '70

HOME - OPERE

La Storia


Dionisio di Alicarnasso, storico greco, nello scrivere durante l'impero di Augusto la sua opinione circa le origini italiche, asserisce che i primi confini di quella parte della penisola denominata Italia si ebbero da " Neptunia, città edificata sul lido del mar Tirreno, a Taranto ".
Le popolazioni primitive furono ben presto assoggettate dai Volsci, che, divenuti padroni di Nettuno, fondarono Antium e costruirono il primo porto chiamato " Cenone ", da coenum, fangoso, perché di basso fondale, presso la foce del fiume Loracina.
Nel 415 a.C. il Console romano Caio Menio espugna la Volsca Antium e distrugge il porto Cenone.
Da allora i patrizi romani e gli stessi imperatori, invaghiti della sua incantevole posizione e del suo purissimo clima, la scelsero come luogo di delizie e di diporto e l'arricchirono di ville e sontuosi edifici, di cui ancora si vedono gli avanzi dal capo di Anzio fino a Torre Astura.
Dopo la caduta dell'impero romano, la città di Antium viene saccheggiata e devastata dai Goti. Gli abitanti si rifugiarono nel quartiere più antico della città - nel promontorio sede del Tempio del Dio Nettuno e si fortificarono (attuale Borgo Medioevale). In tal modo anche i Saraceni vennero respinti.
Narra la tradizione che le donne saracene, assieme ai loro bambini, dopo la cacciata degli invasori, abbandonate sul litorale, furono ospitate dalla gente del luogo, e molte si unirono ai nettunesi, perpetuando, se non la stirpe genuina, i costumi muliebri ed alcune tradizioni.





OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
"100 LIBRI PER NETTUNO"
AUTORIZZAZIONE PER LA PUBBLICAZIONE
CONCESSA DAL COMUNE DI NETTUNO

Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta e trasmessa
in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti.