Fattore importante, caratterizzante nel senso religioso la cittadina di Nettuno, è la presenza delle reliquie di S. Maria Goretti, custodite nel Santuario di N. S. delle Grazie.
Questo Santuario, un tempo chiamato Chiesina dell'Annunziata, sorge in riva al mare, dove nel 1550 approdò, a causa di una violentissima tempesta, una nave mercantile proveniente dall'Inghilterra e diretta a Napoli, la quale trasportava, tra l'altro, una statua di legno della Madonna, salvata dalla persecuzione iconoclastica. Si suppone che tale sacra immagine venisse dalla città inglese Ipswich, nel Suffolk, dove nel territorio dell'attuale parrocchia di San Matteo, sulla strada della Lady Lane, sorgeva un celebre Santuario distrutto da Cromwell nel 1538.
L'immagine di N. S. delle Grazie, donata dai marinai ai nettunesi, fu successivamente restaurata ed intronizzata nella Chiesa che ora ha preso il Suo nome, insieme a quello dì S. Maria Goretti.
S. Maria Goretti, martire della purezza, nacque a Corinaldo (Ancona) il 16 ottobre 1890. Nel 1899 si trasferì con tutta la famiglia presso le Ferriere, una zona agricola a 10 chilometri da Nettuno. ai margini dell'Agro Pontino. Morì il 6 luglio del 1902 nell'ospedale di Nettuno, dopo essere stata ferita mortalmente dal diciottenne Alessandro Serenelli, che voleva abusare della sua innocenza. Nel 1929 la salma della Martire fu trasportata dal cimitero di Nettuno nella Chiesa di N. S. delle Grazie, ove nel 1957 Le fu inaugurata una Cappella. Pio XII, dopo la canonizzazione, avvenuta nel 1950 in Piazza San Pietro, dichiarò la piccola martire Patrona dell'Agro Pontino e Compatrona di Nettuno.
Suggestiva, per la semplicità dei sentimenti che ispira, è la casa de "Le Ferriere" dove la Martire della Purezza, S. Maria Goretti, fu colpita dalla mano del suo aggressore. |