Tra i luoghi di culto più antichi di Nettuno, vi è questa chiesetta di Santa Maria del Quarto, cara ai Nettunesi per la sua contiguità al cimitero civile e custode essa stessa della memoria di tante famiglie che appartengono al nostro passato.
Alcune non ci sono più, altre ci sono del tutto sconosciute: segno del tempo che tutto cancella. Ma molti dei cognomi incisi su queste lapidi appartengono ormai alla storia di Nettuno, alla storia di tutti noi.
Restaurare e restituire ai fedeli Santa Maria del Quarto è stato uno degli impegni più sentiti da questa Amministrazione, come lo sono stati il restauro della chiesa e degli affreschi di San Francesco, delle tele sacre nella Collegiata di San Giovanni e in San Francesco, come il recupero del letto di morte dì Santa Maria Goretti, come il restauro e il recupero della Torre del Monumento, o come la sarà il prossimo intervento sulla chiesetta di Santa Croce.
Se la soddisfazione dei bisogni dì benessere, espressi dai cittadini, è il nostro lavoro quotidiano, rispettare i sentimenti religiosi più antichi di questa comunità e coltivare il culto dei defunti sono il nostro motivo di orgoglio più grande, perché con la fedeltà a questi impegni vogliamo mantenere vivo tra noi quello stesso legame che ha unito per secoli i nostri avi.
Una città cresce e si sviluppa quando gli uomini e le donne che ci vìvono, le generazioni che si succedono nel tempo sentono e rinsaldano i vincoli reciproci di appartenenza, con il rispetto e l'amore per i loro simili e le cose comuni. Il sentimento religioso e il culto dei morti sono due di questi vincoli. Il restauro della Chiesa di Santa Maria del Quarto è il nostro segno del rispetto, dell'amore per i nostri simili e per le cose che ci appartengono e che vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi.
Nettuno, 22 marzo 2002
Vittorio Marzoli, sindaco |