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SANTA MARIA
DEL QUARTO

a cura degli
UFFICI DI STAFF DEL SINDACO

EDIZIONI DEL GONFALONE 2002

 

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IL RESTAURO ARCHITETTONICO


Il restauro architettonico della chiesa di S. Maria del Quarto costituisce un evidente esempio di restauro conservativo, volto soprattutto al recupero di quelle parti e di quegli elementi che durante Il trascorrere del tempo erano stati fortemente danneggiati o in alcuni casi comunque molto trasformati.
I problemi dal punto di vista architettonico e artistico sono stati molteplici, dalla pulitura, recupero e integrazione delle superfici lapidee e marmoree (attraverso pulitura a idrogetto) a quelli di finitura esterna e interna, attraverso un recupero degli intonaci, lì dove era possibile mantenere e conservare.
Si è posta molta attenzione per quella che fosse nei secoli l'immagine complessiva dell'edifìcio sia dal punto di vista della tinteggiatura e della finitura delle superfici esterne. Di conseguenza la tinteggiatura esterna e interna è stata fatta mantenendo le antiche modanature e partiture delle cornici.
Si è analizzata e riscoperta la coloritura originaria della Chiesa, la quale preservava una bicromia con colorazione più chiara, in corrispondenza di cornici e paraste, mentre il fondo era più scuro.
Tale bicromia è stata riscontrata anche all'Interno, in quanto chiese con questa tipologia semplice e prive di orpelli e decorazioni, non potevano avere in corrispondenza di paraste e cornici rivestimenti marmorei.
La decorazione quindi era affidata alla diversa colorazione delle superfici. Come tinteggiatura è stata utilizzata una pittura minerale traspirante a base di silicato di potassio, ad elevata resistenza degli agenti atmosferici, simile all'originaria coloritura.
II portale in marmo e la porta in legno, attraverso pulitura il primo e decorticamento della vernice il secondo, sono stati riportati agli antichi splendori. I saggi di scavo in corrispondenza del portale hanno evidenziato la presenza di alcuni gradini in pietra che davano anticamente accesso all'edifìcio.
Questa era una caratteristica che avevano tutte le chiese a navata unica e facciata con timpano triangolare, coeve alla chiesa di S. Maria del Quarto (vedi antica facciata della chiesa di S. Maria Goretti).
Per quanto riguarda l'interno, interessante è stata la scoperta dell'affresco nella parete sinistra della navata, nella seconda nicchia verso l'altare.
All'esame obiettivo, la chiesa presentava, prima dell'intervento, una muratura composita, costituita da blocchi di tufo e pietrame vari.
La malta risultava degradata e decorsa a causa del fenomeno di imbibizione delle murature dovuto alla percolazione dal tetto, oltre che per l'umidità di risalita per capillarità. Pertanto le acque meteoriche hanno costituito sull'interessante affresco, il cui soggetto è difficilmente identificabile, un'azione dilavante generalizzata, su tutta la superficie di estensione dello stesso. Questo presenta uno strato lacunoso dello smalto pittorico e decoesione dell'intonaco sottostante. Un successivo restauro pittorico sicuramente consentirà la sua salvezza e conservazione.

Arch. Laura Zecchineili, direttore artistico






OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
"100 LIBRI PER NETTUNO" Edizioni del Gonfalone 2004
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