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Lamberto CIAVATTA

NETTUNO, FORTE SANGALLO
4 - 30 MAGGIO 2003

a cura di
BENEDETTO LA PADULA

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Presentazioni


PRESENTAZIONE DI FRANCESCO STORACE
(Presidente della Regione Lazio)

"Noi accusiamo: perché chiunque provochi l'inquinamento dell'aria, del suolo, delle acque, delle coscienze, non abbia a vincere mai. Ignoranza, guerra, miseria, morte è inquinamento. Chiunque può e non si oppone all'inquinamento della vita dell'uomo con il silenzio e la paura è un criminale". Così scriveva su un quadro, oggi in una collezione privata (Fantuzzi), nel 1975, Lamberto Ciavatta. Una frase che testimonia l'attualità di un uomo, di un artista pieno, di un carattere forte, di una persona impegnata nel suo tempo, che è, poi, anche il nostro.

Presentando il catalogo di questo Maestro, dunque, sono al tempo stesso orgoglioso e intimidito. Ciavatta, infatti, è uno di quegli artisti che, senza clamore, segnano un'epoca, aprono la strada ad anni nuovi, come testimoniano la sua tensione verso l'aspetto religioso dell'arte e le sue tecniche.
Le parole, però, servono a poco. Per Ciavatta parlano le centinaia di mostre individuali allestite in Europa e in Medio Oriente, parlano le opere conservate al Metropolitan Museum di New York, alla Municipal Gallery di Dublino, al Museo Reale di Bruxelles, al Rijksmuseum di Amsterdam, al Museo di Zurigo, al Museo di Mosca, al Museo d'Arte Moderna di Madrid, al Museo Ciudad Bolivar (Venezuela) e nelle più note collezioni in Europa e in U.S.A.
A poco più di venti anni dalla scomparsa di Lamberto Ciavatta, la Regione Lazio, quindi, è davvero orgogliosa di poter presentare ai giovani, agli appassionati di arte, le opere di questo inimitabile Maestro.

 

PRESENTAZIONE DI VITTORIO MARZOLI
(Sindaco di Nettuno)

Non ho avuto la fortuna di conoscere Lamberto Ciavatta, conosco però una parte delle sue opere, quelle donate alla città ed esposte all'interno della Casa Comunale.
Dopo aver letto le note biografiche di questo eclettico figlio di Nettuno, sento di poter esprimere due concetti nel presentare il catalogo della mostra delle Sue opere: Ciavatta è stato un Nettunese doc, ha cavalcato il XX secolo con le contraddizioni, le ansie, i timori prodotti da un periodo storico pieno di eventi contrastanti, le guerre mondiali, le crisi economiche e sociali, le riprese eclatanti, i movimenti operai e studenteschi sociali e politici. Era come se chi viveva quei momenti non vedesse l'ora di passarli ed andare oltre, compreso il nostro artista.

Altro concetto è quello legato al periodo della maturità di Ciavatta, una maturità angosciata dalla delusione del vedere i propri ideali, forse i propri sogni, irrealizzati ed irrealizzabili, nel momento in cui si tirano le somme, si allungano le ombre e la vita sembra sfuggire di mano. E allora ecco il rifugio nell'arte, nella materia mutabile, quasi alla ricerca di aiuto o, forse, a voler lasciare un messaggio: la speranza che il domani sia sempre per tutti un giorno migliore.

Vittorio Marzoli Sindaco di Nettuno

 

PRESENTAZIONE DI MARILENA CAPPELLA

Quello di Lamberto Ciavatta, che ho avuto la fortuna ed il piacere di conoscere e frequentare, è un ricordo nitido: un uomo dall'eleganza ricercata, dal sorriso dolce, dal parlare sommesso e quasi in contrasto, dalla inesauribile capacità artistica che si concretizzava nelle sue tele grandissime, dirompenti nei colori e nelle figure, quasi dipinte da una mano gigantesca guidata da un temperamento violento.

E' con emozione ed orgoglio, dunque, che come Assessore alla Cultura di questa Amministrazione, porto all'attenzione dei Cittadini la mostra delle opere di questo artista che la stessa critica considera grande e da oggi quanto mai attuale, perché con la sua arte sembra rispecchiare pienamente il tormento e la disperazione dell'uomo contemporaneo. Eccezionalmente attuali sono i temi ricorrenti delle sue tele, la fame e la guerra; terribilmente attuale è la folla anonima e urlante delle sue figure e la rappresentazione dell'umanità schiacciata dall'angoscia e dalla paura; attuale è la sua aspirazione religiosa, la sua ricerca di Dio come se la risposta agli interrogativi degli uomini non possa venire dal concitato incalzarsi degli eventi storici, ma solo dalla sfera del soprannaturale.

Una mostra importante dunque, e dopo Sacchi, Ongaro, Brovelli Soffredini, un'altra occasione per rendere doveroso omaggio ad un artista e figlio illustre della nostra Nettuno.





OPERA APPARTENENTE AL FONDO BIBLIOGRAFICO
"100 LIBRI PER NETTUNO" Edizione del Gonfalone 2003
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