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(Attribuito) EDOARDO GIOIA
(Roma, 1862-Londra, 1937)
Anzio, Villa di Nerone
Olio su cartone, (cm 19,8x13,2), (1924)
Collezione privata

L'opera di Gioia sulla Villa di Nerone rinnova la sua vena artistica nel ritrarre un'altra angolatura delle rive e della costa di Anzio. La sensibilità cromatica e luministica è predominante. Le movenze calme delle acque, i riflessi sullo specchio marino della costa e il contrasto di tonalità calde e fredde ritornano come nell'opera in cui è ritratto L'Arco Muto. Qui la visione d'insieme ha però una prospettiva più ampia e di maggiore respiro, infatti, risulta più immediato l'emergere in primo piano dell'Arco Muto. Il tutto è risolto attraverso il linguaggio pittorico che descrive e modella anche i ruderi dell'antichità. Con Gioia sia la realtà, la quotidianità, che la storia e il passato, nel tema del paesaggio sono evidenziati con il vigore espressivo delle pennellate.
Bibl.: R. MAMMUCARI 1996
Silvia Marigliani