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MARIA ISABELLA DI BORBONE Per questa bella veduta l'autrice si rifà
allo stile del suo maestro Salvatore Fergola. pittore di corte presso
Francesco I di Barbone, marito di Maria Isabella dal 1802. La tela è
giocata sulla raffinata antitesi tra la zona d'ombra del primo piano
boschivo contro lo sfondo sfumato e luminosissimo del cielo aperto.
Sulla destra si riconosce l'Abbazia di S. Nilo, avvolta da un' atmosfera
vaporosa e "incorniciata" da una coppia di esili alberelli.
L'abbazia fu fondata nel punto dove sorgeva una cripta (cripta ferrata)
rinvenuta sul luogo di un'antica villa romana. (Nel 1004 il conte del
Tuscolo donò all'abate Nilo la cripta ed il territorio circostante,
da questa acquisizione e per iniziativa dei monaci prese le mosse la
costruzione dell'antico complesso dall'aspetto medievale. |