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GIOVANNI (NINO) COSTA
(Roma 1826 - Marina di Pisa 1903)
Torre Astura
Olio su tela, (cm 175x65)
Collezione privata

Nel soggiorno a Porto d'Anzio Nino Costa matura la sua teoria per dipingere "Far prima, sul vero, un bozzetto di impressione il più rapidamente possibile; e, poi, fare dal vero studi dei particolari. Finalmente abbozzare il quadro, stando attaccato al concetto del bozzetto non togliendo mai le pupille dall'eterno bozzetto. Lo chiamo "eterno" poiché ispirato dall'amore dell'eterno vero". In questo modo aveva proceduto per dipingere uno dei suoi capolavori Donne sulla spiaggia, di Anzio. Così scrive Nino Costa "dopo Tivoli andai, nel tardo autunno, a Castel Fusano. Poi andai a Porto d'Anzio, dove feci il bozzetto del quadro che tuttora conservo della "manaide", che sta nel centro di questo quadro. Dopo una nottata piovosa, alla mattina, mentre si apriva il cielo, vidi delle donne che avevano sulla testa strani fardelli, che poi conobbi essere radiche di alberi, delle quali caricavano una barca. Ne ebbi una grande impressione; e principiai il quadro che fu compiuto nel 52". Le marine tra Anzio e Nettuno appassionarono il Costa che ha composto vari quadri tra cui ricorderemo: Veduta di Nettuno da Anzio, Torre Astura, Donne sulla spiaggia di Anzio e numerosi disegni, basti menzionare: II Costume Nettunese, Pescatore di Anzio, Grotte di Nerone. In quest'olio su Torre Astura viene fuori quel modellare dipingendo con una contrapposizione di mosse cromatiche che caratterizza la pittura del Costa. Molto probabilmente questa tela appartiene al periodo in cui il pittore compose Donne sulla spiaggia di Anzio ossia quella fase che va dal 1850 al 1853 che corrisponde al momento più fecondo e maturo del Nostro pittore.
Bibl.: P.ANDREA DE ROSA - P.E.TRASTULLI, ROMA 2001 N. COSTA, MILANO 1983 BENEZIT, 1976
DIZIONARIO ENCICLOPEDICO DEI PITTORI E DEGLI INCISORI -TORINO 1972 MAESTÀ DI ROMA, 2003
Clemente Marigliani