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TORRE ASTURA
ITINERARIO TURISTICO




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Indice dei monumenti
Storia di Torre Astura di Oscar Rampone
Astura di Augusto Rondoni
Gabriele D'Annunzio descrive Torre Astura
Origine e processo formativo di Cesare Ottaviani
Considerazioni storiche di Oscar Rampone
Itinerario turistico di Torre Astura
Foto di Torre Astura

ITINERARIO TURISTICO
Siamo in uno degli angoli più belli, ed insieme più discussi, della costa laziale. A nord ovest, in direzione di Nettuno, si estende un ampio poligono di tiro. Al centro, sul mare, è il magnifico maniero di Torre Astura, che chiude il lungo arco sabbioso della spiaggia del lido di Latina.
Al castello è legata la triste storia di Corradino di Svevia, il quale, vi fu rinchiuso nel 1268 dopo essere stato sconfitto nella battaglia di Tagliacozzo dalle truppe di Carlo d'Angiò.

Intorno alla torre si notano ancora gli antichi resti della villa di Marco Tullio Cicerone ( ne aveva 18 e questa era la sua preferita). Qui scrisse la maggior parte dei suoi poemi tramandati poi ai posteri. La zona è di grande bellezza, l'area destinata a poligono è l'unica che si è salvata dal cemento e dalle strade, infatti il castello è raggiungibile soltanto a piedi impiegando circa mezzora.

Punto di partenza dell'itinerario è il ponte sul fiume Astura che si raggiunge da Nettuno (11 Km) direzione Acciarella. Si parcheggia in uno spiazzo sterrato accanto alla strada, si imbocca un viottolo sterrato fino a raggiungere la spiaggia, che si segue sulla destra con bella vista sul lontano Circeo. Proseguendo sulla spiaggia, in direzione del castello, si entra in una magnifica pineta che costeggia il mare, dove tra un cespuglio e l'altro, come in un bosco incantato, vi appare il castello.

Dopo aver raggiunto il promontorio si nota da vicino la torre, la quale è collegata alla terraferma da un ponte. Dal promontorio si è spettatori di uno dei più incantevoli paesaggi incontaminati della costa del Lazio, dove volgendosi verso sud si nota l'immenso arco di spiaggia del lido di Latina su cui sfocia il fiume Astura. A sud ovest si ammira l'imponente e misterioso promontorio del Circeo, ed infine a nord ovest del castello si apre l'immensa distesa di spiaggia deserta, dove banchettano migliaia di gabbiani indisturbati e dove sul lontano orizzonte appare Nettuno.
E' consigliabile, oltre che andarci l'estate, di visitarla in inverno quando all'austerità del castello, si aggiunge la potenza del vento che corre veloce lungo le spiagge deserte, entrando nella pineta le fa intonare strane musiche di antichi incantesimi, fino a gettarsi nel mare e risvegliare l'antico dio del mare Nettuno, il quale con forza alza impetuose onde che si infraggono  addosso le mura del castello e sui ruderi delle ville romane.