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IL BORGO MEDIEVALE DI NETTUNO



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Indice dei monumenti
Storia del borgo (di Don Vincenzo Cerri)
Passeggiando al Borgo (di Oscar Rampone)
Il Borgo (di Augusto Rondoni)
Foto del Borgo (di Ester Tofani)
Stampe Antiche (Credito Cooperativo di Nettuno)


IL BORGO

di Augusto Rondoni

Guardando la fontana del "dio Nettuno", in P.zza Mazzini, troviamo alla sinistra il Palazzo Camerale (che anticamente era sede della Guardia del Borgo) e, alla vista sullo sfondo, la Torre con l'orologio (anticamente P.zza dell'orologio) attigua al Palazzo Baronale (ex corte degli Orsini e dei Colonna, entrambi Signori di Nettuno).

Il Palazzo Baronale delimita l'ampia Piazza Marconi antistante la chiesa di San Giovanni Battista ed Evangelista, la quale ha sull'ampio sagrato anche il busto bronzeo dell'insigne oratore e concittadino Paolo Segneri (noto come Cicerone moderno), alle cui spalle si trova la Piazzetta di San Giovanni, laterale al duomo, che accede in Via del Limbo ed alla Via di San. Giovanni. Tali strade sono trasversalmente collegare dal Vicolo del Limbo (uno dei due più stretti vicoli del Borgo).

La Via di San Giovanni conduce direttamente in Piazza Segneri, oggi anche Soffredini (già Piazza del Gelso), dove nacque l'illustre oratore e dove era l'antica sede del Governo (il cui palazzo fu acquistato da Andrea Sacchi, trisavolo dell'oratore, nel XVI° secolo, più conosciuto come palazzo Censi), da detta Piazza, in fondo a sinistra, troviamo Via Forno a Soccio, fatta ad U, per collegarsi, all'altezza di Via delle Campane (restrostante la sagrestia della chiesa) alla predetta Via di San Giovanni ed alla Via Antonio Ongaro, celebre poeta nettunese (che scrisse l'Alceo, una favola pescatoria, d'onore e vanto per Nettuno), dove si ammira una magnifica bifora trecentesca.
Allo sbocco di tale Via sulla Piazza Marconi, troviamo un piccolo slargo, dove nasce la Via del Cavone che percorre in balconata la Marciaronda e s'affaccia a contrasto sul moderno porto turistico, per ridiscendere con altra scaletta, la parte occidentale del Borgo, nel largo della Resistenza nettunese, presso il forte Sangallesco.
Tra gli anzidetti Palazzi Camerale e Baronale (la cui costruzione risale al XIII° sec.), superiormente collegati con un arco a tutto sesto, nasce l'imbocco di Via Marcoantonio Colonna, che immette dalla omonima Piazza, nella parte orientale del Borgo, che si costituì in un secondo tempo.

Dall'anzidetta Piazza Colonna troneggia, verso il mare, il Palazzo Doria Pamphili, ad opera di G.B. Mola, edificato nel 1650 da Camillo Pamphili, sulle preesistenti fondazioni del Villino del Card. Cesi del 1615 (che già fruiva dell'acqua della Mola). Egli poggiò il palazzo sulle mura di fortificazione, dotandolo di un meraviglioso giardino e di sontuosi saloni affrescati, nei quali si dice, anticamente aleggiava vagante lo spirito di Donna Olimpia, condannata all'esilio da Papa Borgia.
Piazza Colonna è ulteriormente collegata alla Piazza Mazzini dalla Via del Quartiere, che accede con scala, anche a Via dello Steccato, posta a balconata lungo le mura nord-orientali per ridiscendere in Via del Baluardo. Lateralmente a destra del Palazzo Doria-Pamphili troviamo la Via del Mare (l'antico Vicolo della Mola, che conduceva al mare della Marciaronda ed ora ai servizi vari del porto).

 

A lato sinistro del Palazzo si snoda la Via Stefano Porcari (fatta ad elle) che costeggiava il muro della Villa fino allo slargo dove s'innesta la Via della Fontana Vecchia (ex Via della Fontana Grande) che conduce all'antica polla d'acqua pura del Borgo, lungo la Marciaronda, dov'era pure un antico lavatoio.
Dallo slargo a salire, con alcuni gradini, l'ultimo tratto di Via Stefano Porcari, che immette sulla Via Andrea Sacchi (insigne pittore nettunese). In allineamento a Via Stefano Porcari, attraversando la Via Sacchi, imbocchiamo il Vicolo del Baluardo (vicolo più stretto del Borgo) per allacciarsi in salita a Via del Baluardo.
La Via Andrea Sacchi e la Via del Baluardo (con alcuni gradini a salire) s'imboccano dalla Piazza Marcoantonio Colonna e conducono ambedue alla porta orientale del Borgo, più comunemente chiamata Buco, che sfocia sul Lungomare Matteotti. Il Vicolo Sacchi congiunge la Via omonima al Largo del Baluardo, antistante il Buco.

La piazzetta Andrea Sacchi è ubicata a metà percorso delle predette vie, che per colmare il sensibile dislivello tra loro, è attraversata longitudinalmente, lungo i bordi delle due strade, da due serie di quattro e cinque gradini, lasciando la parte centrale in pendenza.