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JAMES - WILLIAM GILES Questo monumento gode di grande fortuna presso i
visitatori della Campagna Romana ispirando una ricchissima serie di
incisioni schizzi e dipinti per oltre due secoli, per fare un esempio
basti citare i grandi nomi di G .B. Piranesi e L. Rossini. Il sepolcro
è stato al centro di numerose ipotesi interpretative che lo hanno
identificato come tomba di Arunte, Pompeo, degli Aricini Azzi, fino
all'attuale definizione di Tomba degli Orazi e Curiazi. In realtà
questa è opera del I secolo. Nel suo passaggio il punto di vista
adottato è ribaltato rispetto all'opera in mostra di Busiri.
Il sentiero che fiancheggia il monumento coincide con l'antica Via Appia.
L'"indefinitezza" topografica con il paesaggio di fantasia
all'orizzonte fanno di quest'opera un prodotto tipico della memoria
di tanti viaggiatori, sospeso fra realtà ed invenzione. |