FORTE SANGALLO
di Augusto Rondoni
Fu progettato dall'architetto Giuliano Giamberti da Sangallo e costruito da suo fratello Antonio, per incarico di Cesare Borgia, detto il Valentino, figlio di Papa Alessandro VI0, a salvaguardia del vasto territorio (che andava da Tor Vajanica a Torre Astura), confiscato ai Colonna.
In verità il pontefice donò la Signoria a Rodrigo, nipote treenne e figlio di Lucrezia, altra figlia del papa. Il "forte" fu realizzato in poco più di due anni e successivamente fu citato, per la sua genialità, sui trattati di strategia militare, come prototipo di fortezza. Poteva essere difeso da soli otto uomini appostati lungo i fianchi ritirati dei baluardi, a forma ellittica posti agli angoli della sua base quadrata.
Pur essendo mastodontico detto forte è aggraziato dalle cornici di coronamento con sottodentellatura sulla svasatura di base. Fu ricavato da un sol blocco tufaceo prospicente la marina, a ponente del Borgo.
Esso è collegato all'entroterra da un lungo pontile a quattro arcate, sul fossato di rispetto, terminante con un ponte levatoio al suo ingresso. È dotato anche della Porta di Soccorso (lato mare) dove anticamente era issata una scala retrattile. Emblemi interni ed esterni scalpellati ma ancora riconoscibili, dei Borgia e dei Colonna.
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